Pokémon: Avventure a Somnia

1 - Somnia

Note d'autrice: Come ho gia detto, consiglio di leggere prima:"Forever Lasting Nightmare", "I Promessi Fidanzati" e "Cloudfang" e, se volete, anche lo Spinoff:"Saving Christmas" e la OS:"Cloudmare".
Inoltre, la regione di Somnia è di invenzione della mia BFF: FantasyThinker54

- Mattalara

P.S: Se vi piace la storia, lasciate un voto e una recensione, per favore.
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Somnia, isola del Nord nota in tutto il resto del mondo.
Non per i suoi vari biomi, in ogni regione si potevano trovare foreste rigogliose, spiagge calde, montagne rocciose e innevate e vulcani e tanti altri posti che attiravano allenatori in cerca di nuovi Pokémon. Non era neanche il fatto che su questa isola si potessero trovare specie e forne di ogni dove, no, la sua particolarità era la presenza di una nuova "specie" di Pokémon, anche se forse "specie" non è il termine più adatto. Si trattava di Pokémon benedetti da un misterioso leggendario, che aveva donato loro il potere di mutare in una forma quasi del tutto umana.
La gente del luogo li chiamava "Pokédemoni", poiché molti associavano le loro capacità a doni del male e non ad un Pokémon leggendario; alcuni studiosi li chiamavano solo "Mutaforma" e altri semplicemente non credevano a queste storie, seppur note in tutto il mondo come reali, anche dagli scienziati più scettici, che cominciarono a dare loro la caccia per studiarli.
Su una nave diretta sull'isola, una giovane ragazza guardava l'orizzonte, accomodata su una sdraio con una Persian al suo fianco.
Le due erano in viaggio da due giorni ormai, ansiose di raggiungere tale isola e ricominciare da capo una nuova vita.

<< Sei pronta amica? >>

Chiese la ragazza alla Persian, la quale annuì d'accordo con un miagolio di gioia, rizzando poi le orecchie alla voce del Capitano, il quale stava annunciando l'arrivo sull'isola.
Le due scesero a terra, lasciando presto il porto e le case di alcuni abitanti che vivevano al porto e vicino la spiaggia, non avere bagagli con loro aiutava certo a fuggire da occhi indiscreti il più rapidamente possibile. O almeno, a scappare prima che il Capitano facesse due conti si accorgesse che non avevano pagato i biglietti.

<< Finalmente, la nostra nuova casa >>

Disse la ragazza, annullando con uno schiocco di dita l'illusione che l'aveva aiutata a fingersi una ragazza agli occhi degli umani, rivelandosi per la Pokémon che era: Zoroark, il Pokémon Re delle illusioni, Regina nel suo caso.

<< È stata una bella crociera eh? >>

Chiese retorica alla sua amica felina.
Le due Pokémon erano amiche fin da quando erano una piccola Meowth e una piccola Zorua, amicizia iniziata dal semplice fatto che avevano lo stessi nome:"Lara" e che erano vicine di tana, la prima abbandonata dal precedente allenatore nella Valle Pokémon, dove l'altra abitava.
Le due vivevano una vita tranquilla, finché un'ombrosa figura non apparve a loro una notte. Non fu possibile alle vedere bene quale strano Pokémon fosse, ma donò loro un potere che mise fine ai giorni di pace e che attirò molti, troppi scienziati curiosi e ciò spinse loro ad andarsene, anche per la sicurezza degli altri loro vicini.
Quindi, le due ora Pokédemoni avevano intrapeso il viaggio verso Somnia, in cerca di un posto sicuro dove andare e, ovviamente, in una regione dov'era quasi la normalità che dei Pokémon mutassero in umani dai tratti animaleschi, non avrebbero dato troppo nell'occhio.
Le due quindi si rifugiarono nel bosco vicino ad una città a loro sconosciuta, avrebbero sicuramente tentato di imparare e ricordare i vari luoghi di Somnia per non perdersi, ma per quella serata, preferivano riposare.
La Zoroark si sdraiò ai piedi di un abete, lasciando che l'altra le si accomodasse addosso, immersa nella sua soffice criniera e la usasse come materasso, quindi si addormentarono.

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A svegliarle fu il dolce cinguettare di alcuni Pikipek e Fletchling, i quali volavano in due stormi separati e si contendevano i frutti di alcuni alberi, ricorrendo anche ad alcuni attacchi.
Le due Lara si svegliarono sbadigliando pigramente, decise a trovare qualcosa di buono per colazione.

<< Quanto ci è rimasto? >>

Chiese la Persian stiracchiandosi pigramente.
L'altra estrasse dalla criniera un piccolo sacchetto che conteneva alcune monete che avevano guadagnato facendo alcuni lavoretti nelle città di Kalos, ovviamente, fingendosi sempre allenatrice e Pokémon domestica.

<< Dovrebbe scapparci qualcosa da bere al bar, mi pare che diano alcuni dolcetti per Pokémon gratis >>
<< Perfetto, andiamo alla prossima città >>

E così le due si rimisero in viaggio, pronte alla loro nuova vita nell'isola di Somnia.