40 - Fuga Accidentata

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<< La cena era deliziosa. >>

Disse felicemente l'Hendrick appena uscito dal ristorante, camminando a braccetto con la compagna e ringraziando con fare sfottente David, che aveva offerto la cena ad entrambi e si stava lamentando non poco dei soldi spesi.

<< Allora, buona serata David... >>
<< ...e ancora auguria tenere alta l'autostima dopo la tua sconfitta! >>
<< Fottetevi >>

Ringhiò lo Zoroark cromatico andando verso la sua dimora, sperava almeno che DarkFlare e Bignè avessero fatto quanto aveva chiesto.

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Bignè sbadigliò assonnata, guardandosi intorno con fare confuso, prima di accorgersi di non essere sola in quella specie di infermeria: c'era un Mienshao immobile in un angolo, la guardava fisso, con le zampe incrociate e lo sguardo gelido e distante.
"È chiaramente qui per fare la guardia."
Pensò la Purugly alzandosi dal lettino e guardandolo con un sorriso amichevole e gentile.

<< Ehi amico! Ehm... la Banette che mi ha portato qui dov'è? >>
<< Marion è andata a prendere alcuni rifornimenti, tornerà a breve. >>

Spiegò, sempre con l'aria che appariva quella di un'impassibile statua di marmo.

<< Io sono Bignè a proposito. >>

Si presentò porgendogli una zampa.

<< ... Nastrino. >>

Si presentò a sua volta senza stringerle la zampa.
"Mi toccherà combattere per uscire da qui, questo non mi sembra il tipo da poter sedurre o ingannare."
Sospirando, Bignè rivolse lo sguardo ad un lavandino su cui, probabilmente, venivano lavati i bisturi e gli altri attrezzi del mestiere.

<< Potrei avere un po' d'acqua? >>

Nastrino le diede la schiena subito, non sembrava nemmeno pensare al fatto che avrebbe potuto attaccarlo alle spalle e fuggire.
"Perfetto..."
Sorrise la Purugly.
Prese la mira e, poco prima che il Mienshao prendesse un bicchiere, usò Corposcontro contro di lui, mandandolo dritto contro la parete e facendogli battere la testa, stordendolo e uscendo di corsa dalla stanza, notando con la coda dell'occhio il motivo di tanta sicurezza nell'altro: c'erano delle telecamere di sicurezza, che l'avevano ripresa e avevano sicuramente allertato chiunque fosse dietro di esse.
"Ho già perso la mia copertura, che gioia."
Sbuffò internamente.
In corridoio si incontrò con DarkFlare, la quale le corse letteralmente addosso, seguita da un forte odore di bruciato e del fumo.

<< Che cazzo hai combinato?! >>
<< Ho solo dato fuoco ad un divano! Cammina forza! >>

Ordinò trascinandola dentro uno sgabuzzino e spostando alcuni scatoloni davanti alla porta.

<< Anche qui?! >>

Soffiò Bignè distruggendo altre telecamere.
Avevano un solo problema: non potevano scappare da lì.

<< Siamo fottute. >>
<< Ma-magari potremmo aspettare che quelle che mi inseguivano entrino per attaccarle e... >>
<< E cosa?! Ci facciamo ammazzare?! Tu poi non sai nemmeno combattere! >>

Sbottò la Purugly agitata.

<< Si può sapere come hai fatto a farti mettere alle strette? Bruciando solo un cazzo di divano?! Ma hai mai usato le tue fiamme in vita tua?! >>
<< NO! >>

Ringhiò la Ninetales mettendosi le zampe in testa, come se le stesse facendo male.

<< Non ho mai lottato in vita mia, neanche quando la ricca famiglia con cui vivevo mi ha abbandonato! >>

Spiegò guardandola con gli occhi lucidi.

<< Non ti serve combattere quando ti basta ammiccare e muovere i fianchi per avere tutti alle tue zampe! >>
<< Aspetta... non è un po' da...>>
<< Da puttana? Guarda, io prima preferisco trovare cibo, acqua e riparo, poi quando sono viva allora penso anche alla mia dignità, ma prima penso a sopravvivere. >>

Spiegò con una strana smorfia che doveva essere un sorriso tirato, come se stesse spiegando qualcosa di semplice a qualcuno che non voleva ascoltarla, o come se stesse avendo una crisi isterica.
Bignè aspettò che smettesse di prendere profondi respiri tremanti, interrotti da brevi singhiozzi che DarkFlare cercava di trattenere, vergognandosi ovviamente di stare per piangere davanti alla collega con cui litigava ogni giorno.

<< Sono patetica lo so. >>
<< Nah, io prima abitavo a Saltellopoli* e aiutavo ad allenare i Magikarp facendo il peso da spostare. >>

Mormorò Bignè con un lieve rossore d'imbarazzo sul muso.
DarkFlare la guardò senza fiatare, sospirando un leggermente divertito:<< Non ti sfotto solo perché sono ancora più patetica io. >> che le fece rizzare il pelo indispettita.

<< Volete fare a gara anche per chi fa più schifo? >>

Chiese una voce da oltre la parete.

<< Chi è? >>

Chiese Bignè poggiando l'orecchio alla parete.
La voce era familiare e, da un piccolo buco nella parete, poterono vedere il familiare muso di un certo Luxio, accompagnato da una Lycanroc di Mezzogiorno che non riconoscevano, ma, se era con lui, evidentemente era dalla loro parte.

<< MantoNero, tu e l'altra... come ti chiami Lycanroc? >>
<< Mi chiamo Evelyn. >>
<< Tu ed Evelyn potete tirarci fuori? >>

Prima che i due potessero rispondere, il muro venne distrutto da quello che sembrava essere un Neropulsar, lanciato da un Umbreon che Bignè sperava di aver danneggiato abbastanza da renderlo innocuo, o almeno di averlo allontanato quanto bastava a non farlo tornare.

<< Non avrei creduto di avermi sconfitto tanto facilmente, eh puttana?! >>
<< ... amico tuo? >>

Chiese DarkFlare alla Purugly, la quale scosse il capo e si leccò distrattamente il pelo, mentre MantoNero fulminava fino all'incoscienza l'Umbreon di troppo.

<< Almeno abbiamo un prigioniero. >>

La porta del ripostiglio si aprì all'improvviso, costringendo i quattro intrusi ad una rapida fuga, appena in tempo per non essere visti da Hendrick e Presenza, che erano appena rientrati dalla cena.

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<< Che ci siamo persi? >>

Chiese la Yveltal guardando i danni del combattimento con lieve divertimento, sollevata sopratutto dal fatto che nessuno fosse ferito.

<< Hanno preso Shady! >>

"A parte il rapimento dell'Umbreon isterico va tutto bene insomma."
Pensò coccolando le sue "cucciole", quelle che erano state più colpite dell'intrusione degli sgherri di David.

<< Come hanno fatto a cavarsela? >>

Chiese Hendrick curioso.

<< Li hanno aiutati un Luxio e una Lycanroc di Mezzogiorno e... Presenza? Stai bene? >>

Chiese Stacey preoccupata, notando che gli occhi della Pokédemone si erano riempiti di tristezza alla menzione della Lycanroc.

<< Si, va tutto bene, mi è solo tornata in mente una certa... "conoscenza". >>
<< Oh, una compagna? >>

Chiesero curiose.

<< Lo era... >>

Disse, lasciando il suo sguardo vagare su delle rocce aguzze poco fuori dal cortile e su cui si affacciava la sua finestra, su di esse c'erano dei sassi più piccoli raggruppati, assieme ad un mazzo di fiori, come se fosse una tomba.

<< ... ed era bellissima.** >>


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Note d'autrice: (*)= Città del gioco "Magikarp Jump", amo quel gioco.

(**)= Si, ha semicitato Thanos.

- Mattalara

Pokémon: Avventure a SomniaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora