7 - The Mansion

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Lara e Lara si erano fermate a giocare in un magnifico prato fiorito.
O meglio, la Persian, sporgemdosi dal sentiero per annusare i fiori, ci era caduta dentro, invitandola a seguirla con un cenno della coda.
Le due quindi stavano prendendo il sole fra i fiori, togliendosi a vicenda i petali dal manto.

<< Oeccato, ti donano questi >>

Disse la Persian liberando la criniera dell'amica da petali neri.

<< Ma non credo... >>
<< Ma cosa dici? >>

Prese un fiorellino rosso e glielo posò sul naso, ridacchiando a come l'altra tratteneva gli starnuti.

<< Ti stanno benissimo! >>

Miagolò facendola arrossire sotto pelo, venendo ricompensata con alcuni camdidi fiori che venivano posati su di lei.
Alla fine, le due potevano anche camuffarsi da prato e diventare irriconoscibili.
Alcuni Pokémon di passaggio le guardarono mimando degli:"Aww" inteneriti, ormai le due erano abituate al fatto che apparivano come la coppia più felice agli occhi altrui, si strinsero nelle spalle con dei risolini e ripresero il viaggio, camminando immerse nei fiori e nel loro dolce aroma, in cerca di nuovo avventure e, speravano, di una famiglia.
Che sogno sarebbe stato trovare dei compagni, galanti e forti che stessero al loro fianco e con cui avere dei cuccioli in futuro.
Degli inquietanti stridii attirarono la loro attenzione e le spinsero a nascondersi di corsa, consapevoli di chi fossero ad averl urlato minacciosamente al sole che presto sarebbe tramontato: Noivern.
Non ci voleva un genio a capire che era meglio non farsi trovare, i Noivern erano Pokémon molto aggressivi e, visto che i più forti dello stormo si occupavani dei Noibat, se era uno stormo numeroso le due avrebbero fatto una fine poco piacevole.
Tre Noivern si avvicinavano alla montagna vicina al loro nascondiglio, accolti da altri quattro che si scagliavano contro di loro e davano inizio ad una lotta senza esclusione di attacchi, chiaramente un litigio territoriale, litigio che durò parecchio, fino a quando altri due Noivern, che sembravano essere più vecchi rispetto ai litigiosi, non si misero in mezzo e interruppero la lotta. I tre invasori seguirono il loro capo e se né andarono, mentre gli altri entrarono in un tunnel che chiaramente portava ad una caverna, molto grande poi visto che, a giudicare dal vasto numero di schiamazzi che si udivano dall'interno, ospitava uno stormo molto numeroso.

<< Meglio tenersi alla larga prima che vadano a caccia >>

Suggerì la Zoroark, usando un'illusione per rendere invisibili lei e l'amica ad occhi indiscreti, quindi scapparono dalla zona e, ripreso il sentiero, proseguirono verso la città che, secondo le informazioni dei Pokémon del posto, era la capitale di Somnia: Agape.
Il viaggio proseguì tranquillo, da lontano già si scorgevano i primi edifici e l'odore degli umani aumentava ad ogni passo, peccato che così faceva anche l'odore delle auto e dei mezzi di trasporto e quello non era esattamente piacevole. Ma non era quello a preoccupare le due, di fatto, era più l'odore umano che sembrava essere troppo vicino per i diversi metri che ancora le separavano dalla città e all'orizzonte, sbucarono fuori alcuni allenatori in corsa verso di loro.

<< Ce la fai a creare un'altra illusione? >>

Chiese la felina all'amica, la quale le rivolse uno sguardo incerto.
Non era cosa da poco creare illusioni, aveva usufruito tante volte del suo potere in quei giorni e sempre per lunghi periodi di tempo, doveva riposare parecchio.

<< Di qua! >>

Le due corsero nel bosco, sfuggendo agli umani che, per loro sfortuna, non volevano rinunciare alla cattura e s'inoltrarono anche loro nella fitta vegetazione, sguinzagliando i loro Pokémon più veloci contro le due fuggiasche.
La coppia di amiche scorse in lontananza un'edificio abbandonato, una villa, quindi con un ultimo sforzo, la Zoroark creò una piccola illusione per depistare gli inseguitori, che si ritrovarono a rincorrere delle semplici copie, mentre le due, dopo aver scavalcato il cancello, entravano all'interno dell'edificio e si chiudevano la porta alle spalle, ansimando dalla lunga corsa.

<< Wow! Che posto incantevole >>

Commentarono le due osservando i loro dintorni.
Il luogo era accogliente, con degli arredamenti che avevano probabilmente fatto soffrire i portafogli degli acquirenti durante le spese e diversi odori di Pokémon.

<< Speriamo non ci accusino di intrusione >>

Commentò preoccupata la Persian, non volevano di certo essere gettate in pasto agli allenatori e nemmeno essere trattate come intruse.
Avevano due opzioni: scusarsi con i padroni di casa e chiedere asilo, oppure uscire e cambiare nascondiglio.

<< Meglio levare le tende, sperando gli umani se né siano andati >>

La Zoroark abbracciò l'amica e si diresse alla porta stringendola a sé.

<< Ma come, andate via senza salutare? >>

Con il cuore in gola, le due si voltarono, pronte ad affrontare i padroni di casa.

Pokémon: Avventure a SomniaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora