<< Ancora combatti eh? >>
Chiese crudelmente il suo aguzzino.
Il Mightyena mostrò le zanne in un ringhio, incassando l'ennesimo attacco con un guaito di dolore e venendo afferrato per il collo, sentendo gli artigli dell'altro stringere la presa e strozzarlo, mentre le ultime ore gli ritornavano in mente come un filmino.---
Era arrivato in quella cittadina sperduta.
Non aveva mangiato, né si era riposato, per tutti quei giorni, tanto che temeva di impazzire da un momento all'altro.
Si accasciò ai piedi di un albero di Baccacedro, sentendo la fame e la stanchezza arrivare come un treno in corsa, facendogli provare un atroce dolore fisico, ma era nulla, nulla in confronto alla sofferenza che teneva il suo cuore prigioniero in una morsa di disperazione e apatia. Quel vuoto che sembrava volerlo risucchiare, mentre ricordava come aveva sepolto la sua amata compagna, la Deerling che lo rendeva felice come il suo branco non avrebbe mai potuto fare.
A volte, quando vedeva dei Deerling, si precipitava verso di loro, illudendosi che Rose fosse fra di essi e vedendoli scappare terrorizzati o, nel caso di quelli domestici, attaccarlo su ordine del loro allenatore. Spezzando quell'illusione che allietava il suo animo inquieto e ricordandogli che la sua rosa giaceva appassita sotto terra.
Lì per lì, pensò di lasciarsi morire, di chiudere gli occhi e lasciarsi andare fra le ali di Yveltal, ma qualcosa lo impedì: un profumo dolce e rilassante, un odore che credeva di non riuscire più a sentire, quello di Rose.
Il Mightyena scattò in piedi agitato, confuso, sapeva che non poteva essere viva, quindi come era possibile che sentisse il suo odore?<< Lightning... >>
Drizzò le orecchie, rivolgendosi verso la fonte della voce.
Rose era in piedi, accanto ad un cespuglio, sorridendo affettuosamente verso di lui.
Era forse un'illusione?
Era impazzito?
O era semplicemente morto e quello che stava guardando era il fantasma della sua compagna. Però, il Paradiso se lo immaginava diverso, certo, lui non meritava certo il Paradiso, non dopo quello che aveva fatto, ma Rose non meritava certo l'Inferno, magari era il suo perdono ad averlo fatto arrivare lì.<< Rose! >>
Lightning corse verso di lei, il dolore e la stanchezza erano scomparsi, non si era mai sentito così felice, così vivo in vita sua.
Ma, quando arrivò davanti a Rose, quando riuscì quasi a toccare il manto rosato della Deerling, questa si trasformò in una Jigglypuff, iniziando a cantare ancor prima che Lightning potesse fare domande, vedendolo cadere a terra addormentato.---
Quando Lightning riaprì gli occhi, era chiuso in una gabbia, in un umido scantinato ammuffito.
Senza muoversi, si guardò intorno, vedendo tante altre gabbie, con altri Pokémon prigionieri, più due ciotole, una con dell'acqua e una con del cibo Pokémon, tutte per lui.
Il Mightyena si rivolse ad un Lucario, l'unico che non sembrava sul punto di scoppiare a piangere da un momento all'altro.<< Che sta succedendo? >>
<< Sei stato catturato, da qualcuno che sarebbe stato meglio evitare >>Disse l'altro Pokémon.
Lightning notò che il Lucario era legato, a differenza degli altri, ed era ridotto davvero, davvero male.<< Di chi stai parlando? >>
Prima che il Lucario potesse rispondere, la porta si aprì, rivelando uno Zoroark shiny, che si diresse verso di lui e lo sguardò sogghignando malignamente.
<< Ben svegliato, spero ti piaccia la tua nuova casa >>
Lightning cercò di azzannarlo.
Ora era certamente più chiara la comparsa di Rose: per uno Zoroark era uno scherzo trasformarsi in Deerling e, visto che l'aveva catturato, lo teneva d'occhio da un po', ma come faceva a sapere di lei?<< Immagino ti starai chiedendo come ho saputo il tuo piccolo segreto giusto? >>
Chiese retorico lo Zoroark, trasformandosi in un Hypno.
Ovvio, trasformarsi in un Pokémon di tipo Psico tanto potente per leggere la mente altrui, un tipo scaltro.<< Cosa vuoi da me?! >>
Chiese Lightning rizzando il pelo.
Lo Zoroark rise divertito, come se avesse appena sentito una battuta, quindi rispose dopo un po':<< Ti basterà sapere che io, sono David e sono il tuo padrone >>.
Lightning cercò di attaccarlo, ma la gabbia pareva resistere anche ai suoi attacchi più potenti, alla fine guadagnò solo dei forti crampi e un graffio al muso.<< Questo è per lo sfogo >>
Disse David leccandosi il sangue dagli artigli.
<< Io ti uccidero! >>
Ringhiò Lightning.
David si avvicinò alla porta, sussurrando qualcosa a qualcuno e chiudendola, quindi si voltò sogghignando.<< Vediamo di farti stare a cuccia >>
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Pokémon: Avventure a Somnia
FanficLa storia di alcuni Pokémon e delle loro vite nella bellissima regione di Somnia. Amore, amicizia e drammi condiranno le loro vite, mentre le loro strade si vanno ad incrociare poco a poco.