35 - Al Sicuro

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<< Siamo arrivati? >>
<< No >>

Chiese Sunny, il piccolo Riolu shiny, accomodato sul dorso di Lightning.
Dopo aver riposato, il Mightyena stava portando i cuccioli salvati il più lontano possibile da...qualsiasi posto fosse quello in cui aveva lasciato Carvos. I cuccioli non erano poi così fastidiosi, obbedivano, non facevano troppi capricci(salvo i turni per stare sul suo dorso) e non pretendevano di fermarsi ogni cinque minuti, ma stavano iniziando a lamentarsi del lungo viaggio e, i più piccoli sopratutto, iniziavano a lamentarsi del continuo camminare e camminare, senza una dimora fissa e mangiando solo bacche.
Sunny poi continuava a chiedere quando sarebbero arrivati, ogni singolo dannato miglio.

<< Siamo arrivati? >>
<< Non ancora >>

Ancora.

<< Siamo arrivati? >>
<< No... >>

E ancora...

<< Siamo arrivati? >>
<< No! >>

...e ancora...

<< Siamo arrivati? >>
<< NO! >>

...e ancora.

<< Siamo ar-ri-va-ti? >>
<< Si >>
<< Davvero?! >>
<< NO! >>

Nemmeno i cuccioli più pigri si stavano lamentando tando.

<< Siamo arrivati?! >>
<< Non siamo arrivati! >>

E all'ennesima, stessa, identica domanda, Lightning sbroccò.

<< Siamo arrivati? >>
<< NOOOOOOOOOOO! >>

Urlò fermandosi di colpo, al ché i cuccioli che erano sul suo dorso in quel momento balzarono a terra spaventati, temendo qualche temibile punizione, ma il Mightyena riuscì a riprendere la calma.

<< Noi dobbiamo andare molto, molto lontano. Capito? Molto. Molto. LONTANOO! >>

Ringhiò sibilando quel "lontano" come un Persian che stava mormorando una bestemmia contro qualcuno e cercava di essere minaccioso.

<< Lo so, ma sono stanco di viaggiare >>

Spiegò il Riolu shiny attaccandosi alla sorella maggiore, la quale lo strinse forte e con fare pritettivo, lanciando al Mightyena uno sguardo d'avvertimento, come se volesse dire:"Urla ancora contro il mio fratellino e strappo il pelo".
Lightning sospirò e si sdraiò a terra, facendo cenno ai cuccioli di stringersi a lui e ascoltare bene.

<< Allora, voi sapete bene che il mostro che vi teneva rinchiusi, che vuole catturarvi, farvi del male e che tiene prigionieri tanti poveri Pokémon, ci ha probabilmente sguinzagliato qualcuno dietro, vero? >>

Chiese retorico, vedendoli annuire.

<< Ecco, siamo già stati fortunati, molto fortunati, a trovare sempre cibo, acqua e dei ripari per le pause, siamo stati fortunati a non essere raggiunti di già. Anche io sono stanco e vorrei trovare un pisto sicuro, ma finché non lo troviamo, potrebbero prenderci da un momento all'altro e io ho promesso ad Anubis e a me stesso che vi avrei portato tutti al sicuro. Quindi, finché non arriviamo ad una nuova città: stringete i denti e cercate un buon modo di intrattenervi >>

Finì rilassandosi e lasciando salire di nuovo sul suo dorso i cuccioli che c'erano prima.
Flame, Ember e Blaze, tre fratelli Litleo, si misero davanti al gruppo, cercando di scorgere con lo sguardo una città e accertandosi che nessuno li attaccasse. Con quel fare da duri, a Lightning ricordavano vagamente lui da cucciolo, forse era per quello che non aveva ancora mangiato i cuccioli, oltre il fatto che voleva dimostrare alla sua Rose, o al suo ricordo, che sarebbe stato un buon padre, se avessero avuto cuccioli. Nel mentre Sunny, prendendo al volo il suggerimento di intrattenersi da solo, iniziò ad emettere dei continui "pop!", facendo schioccare la lingua contro il palato e causando, inizianlmente solo qualche tic a Lightning, seguito da piccoli sbuffi e ringhi, per poi finire con un altro sbrocco.

<< ...pop! >>
<< NO! >>

Ringhiò Lightning girandosi verso di lui.

<< Per cinque minuti! Potresti NON essere te stesso PER CINQUE MINUTI! >>

Sunny si guardò le zampe posteriori con aria innocente, le anteriori incrociate dietro la schiena e fare costernato, poi si avvicinò timidamente al Mightyena, aspettando di vederlo guardare la strada e preparando un altro schiocco, il quale lanciò un urlo di rabbia e sofferenza e un:"SIAMO ARRIVATI?!" che conteneva tutta la frustrazione del Mightyena.

<< Si! >>

Esclamarono Flame, Ember e Blaze, seguiti da un coro di gioia da parte degli altri.
Un enorme cartello accoglieva i visitatori, le scritte erano brillanti, come se tanti lampadine le illuminassero.

<< Come si chiama la città? >>

Chiese curiosa Emerald, una Purrloin.

<< Non so piccola, dubito qualcuno fra noi sappia leggere >>

Rispose Lightning.
Il Mightyena fece cenno ai cuccioli di stargli vicino, entrando nella città e cercando con lo sguardo un posto sicuro dove riposare. Erano molto lontani da David e la sua tana e, forse, lì erano davvero al sicuro, dovevano solo trovare cibo, acqua e un riparo decente per tutti.
Alcune persone lì guardavano incuriosite, chiedendosi se qualche allenatore avesse smarrito i supi Pokémon o se quel Mightyena era un Pokémon che si era divertito un po' troppo e le femmine gli avevano mollato i risultati delle sue scappatelle. Qualcuno aveva provato ad avvicinarsi, ma Lightning allontanava tutti con un'occhiataccia e affrettava il passo, calmandosi solo quando gli altri evitavano di avvicinare lui o i suoi cuccioli.

<< Allora Lightning, dove ci stabiliamo? >>

Chiese Bones, al momento in testa al gruppo, che avanzava con aria risoluta e seria, come una soldatessa nei marines.

<< Boh, troveremo un posto >>

Rispose Lightning scrollando le spalle e notando un vicolo stretto fra due locali, questi con tetti abbastanza grandi da coprirlo, così da fornire un riparo dalla pioggia.
"Basta solo trovare qualcosa per fare dei giacigli e il grosso del lavoro l'abbiamo fatto"
Pensò il Mightyena portando i cuccioli nel vicolo e preparandosi alla parte semplice della cosa: impedire ai picvoli di morire di fame e trovare qualcosa su cui dormire.
A giudicare poi dagli avanzi che una donna, uscita da uno dei locali, stava posando nel vicolo, una delle due cose era già fatta.

Pokémon: Avventure a SomniaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora