Sono lee hyein e sono figlia di uno dei più grandi gangster di seoul , sebbene viva con mio padre mi reputo comunque sola e facendo parte sfortunatamente di una famiglia ricchissima non mi manca mai niente ma da quando è morta mia madre preferisco non vivere una bella vita come tutte quelle del mio rango ma rimanere umile e perciò lavoro segretamente in un bar per guadagnarmi dei soldi che siano veramente farina del mio sacco e non sangue di qualcuno , mi avete capito no?
La morte di mia madre continua a provocarmi molto dolore e solo a ricordare quel giorno comincio già a rabbrividire...
era una tranquilla giornata estiva a seoul , ero in camera mia quando sento bussare alla porta , apro e vedo mia madre con due glock in mano , non mi era nuovo , mi aveva raccomandato che fino a quando non avessi compiuto 20 anni non avrei potuto tenere in mano quel genere di armi e io preferivo non toccare proprio niente , avrebbero avuto un altro scontro quel giorno e prima di andare si assicuravano che fossi apposto con tutto il necessario; un bacio veloce e uscirono dalla stanza , era un bacio come tutti gli altri solo che non avrei immagginato che arebbe stato l' ultimo;e così al ritorno dallo scontro tornò solo mio padre vincitore, perchè ciò era quello che importava a mio padre dopotutto , che nemmeno amavo così tanto , voleva addestrarmi dopo quel giorno , per diventare una vera Lee ma continuavo a rifiutare, così cominciò l' incubo , mi rifiutavo di combattere e quando mio padre alzava le mani su di me io non reagivo , non avrei mai reagito , non volevo e non sapevo come fare e di certo non volevo imparare da uno come lui che quando tornò a casa sanguinante e senza la mia mamma mi disse semplicemente "è morta" con il tono di sempre , neanche una lacrima o una voce strozzata uscì da quell' essere ripugnante che io chiamo "padre" , nemmeno il funerale fu fatto, niente di niente come se da un giorno all' altro lei si fosse disintegrata e a nessuno importava.
Per questo imparai a cavarmela senza far vedere agli altri che sapevo combattere o almeno era quello che mi dicevo in testa fantasticando combattimenti corpo a corpo con persone più grandi di me e quasi sempre la persona che mi veniva in mente di uccidere fu mio padre, colpevole della mortr di mia madre, nella mia immaginazione sembrava tutto così facile ma quando stavo davanti a lui mi sentivo piccola ai suoi occhi e vulnerabile anche solo al suo sguardo.
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A LOVE THAT WASN'T MEANT TO BE - [Min Yoongi]
FanfictionLee hyein è una ragazza stata trascinata nel mondo della malavita dal padre , un potente gangster ormai al fine della sua carriera ha deciso di affidare sua figlia a uno dei membri della gang chiamata bts , i più temuti di questa generazione con un...