capitolo 13

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Agust uscì dalla stanza senza dire altro. Namjoon lo seguì, mentre io mi sedetti sul letto. Ricominciai a guardarmi intorno e solo in quel momento notai una scrivania, sulla quale era posato un quaderno con la rilegatura in pelle. Mi alzai dal letto, ma appena mi levai la coperta fui travolta da una sensazione di freddo tremenda. Tirai via il piumone dal letto e me lo sistemai come un grande mantello, diventando così una piccola meringa. Mi avvicinai alla scrivania e presi il quaderno. Mi sedetti su una sedia e cominciai a leggerlo.
Caro diario,
Sono passati due giorni dal mio compleanno e finalmente ho conosciuto la mia anima gemella. È veramente una ragazza testarda e all'inizio del sogno si è fatta beffe dei miei bellissimi capelli biondo platino, dicendo che fossero bianchi. Mi sono sentito molto offeso a questo proposito, ma se i capelli biondi non le piacciono, non li tengo. Non so perché, non la conosco nemmeno, ma voglio piacerle. Lei è veramente carina, capelli abbastanza lunghi e castani, con qualche ciocca rosso fuoco. Il suo viso è stupendo, rotondo con due tenere guanciotte paffute e gli occhi scuri come un pozzo senza fondo...
"Non ti hanno insegnato che non si legge il diario segreto di altre persone?".
Mi girai di scatto verso quella voce e mi ritrovai Namjoon a distanza di pochi centimetri. Abbassai lo sguardo, quando sentii due dita poggiarsi sul mento e rialzare il mio viso.
"Stai tranquilla, fa niente".
Namjoon mi sorrise per poi iniziare a ridere di gusto. Lo guardai confusa.
"Sei troppo carina così! Sembri uno spruzzo di panna montata".
Arrossii leggermente, mentre lui continuava a ridere, per poi tornare serio.
"Non riesci ancora a parlare?"
Scossi il capo per poi guardarlo.
"Torniamo a letto?"
Annuii e lui mi prese a mo' di sposa riportandomi sul letto. Subito mi ributtai sotto le coperte e mi risistemai il piumone addosso. Presi il quaderno e la matita e cominciai a scrivere.
Sai qualcosa sui miei genitori o sul mio clan?
Mostrai il foglio a Namjoon, un po' insicura.
"Gli altri hanno intercettato un branco proveniente da Daegu avvicinarsi a Seoul... Verranno per te".
Guardai in basso, evitando lo sguardo di Namjoon. Mi mancavano la mia famiglia, Kai e la foresta di Daegu, ma non volevo separarmi da Namjoon e da mio fratello.
"Farò di tutto per impedire che ti facciano del male, piccola".
Si sedette dietro di me, facendo aderire il suo petto con la mia schiena. Appoggiò la sua guancia sulla mia spalla e mi avvolse in un abbraccio.
Ti amo, Nam.
Lo sentii sorridere sulla mia pelle.
"Anche io piccola"

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