capitolo 26

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"Areum... Ti posso spiegare..."
"Cosa? Cosa cazzo mi vuoi spiegare? Vengo rapita, non sono a casa per due giorni e tu te la spassi con un'altra?!?!?! Con quale coraggio vieni a dirmi un inutile ti posso spiegare?!?! Sei fortunato, Namjoon, tanto fortunato per il fatto che io abbia una caviglia slogata, perché se adesso stessi bene ti avrei già strappato le viscere senza alcun ritegno"
"Areum, calmati..."
"Ma calmati sto paio di balle!"
"Areum. È mia cugina, Seulgi".
Quella tizia scostumata uscì di casa.
"Chi è lei, Nam?"
"Taci oca starnazzante".
La guardai di sottecchi, mentre lei mi lanciò uno sguardo di sfida.
"Areum, ti ho appena detto che lei è mia cugina. Non ti devi preoccupare e soprattutto non alterarti"
"Smetterò di alterarmi solo quando andrà in giro per casa vestita decentemente".
Namjoon sospirò.
"Seulgi, lei è Areum..."
"La tua ragazza. Areum, io sono Seulgi, la cuginetta di Namjoon".
La ragazza mi porse la mano. La guardai incerta, per poi stringergliela.
"Namjoon mi ha parlato molto di te... Cioè... In realtà no, ma ti conosco come se me ne avesse raccontato".
Alzai un sopracciglio, molto confusa.
"Seulgi è un vampiro con un potere abbastanza speciale, è una veggente... Lei sa tutto di tutti e riesce a vedere nel passato, nel presente e nel futuro, da quello più prossimo a quello più lontano... Spesso sa essere un po'..."
"Inquietante e terrorizzante, ma dopo un po' che hai a che fare con me, ti ci abitui"
"Okay... Ci farò l'abitudine. Ora però non è che mi date una mano a scendere di qui, che avrei una caviglia slogata?".
Namjoon mi prese sulle sue spalle come un sacco di patate e mi lasciò sul divano del salotto. Seulgi ci lasciò soli nella stanza, dicendo di andare a fare non so bene cosa.
"Grazie al cielo, se n'è andata!".
"Che carina che sai essere quando fai la gelosa"
"Non sono gelosa".
Misi su un broncio a dir poco adorabile e Namjoon si avvicinò a me, giocando con le mie guance e affondandoci le dita.
"Si, invece, che lo sei"
"Beh, se magari si vestisse un pelino di più e ti girasse alla larga non lo sarei".
Namjoon mi sorrise e mi lasciò un bacio sulla fronte.
"Sarà meglio che fasciamo la caviglia, che sennò qua mi muori"
"Pff... Non scherziamo, non sono io quella che si è fatta stendere da della polverina argentata qua"
Namjoon cominciò a fasciare la caviglia, steccandomela ed evitando di farmi male. Lo guardai tutto concentrato sul suo lavoro e mi intenerii quando lo vidi mordersi il labbro.
"Areum, come hai fatto a scappare?".
Mi voltai verso la voce di Agust.
"Ehi...".
Agust mi venne incontro a mi abbracciò.
"Che cos'hai fatto alla caviglia?"
"Me la sono slogata precipitando dal cielo"
"Non fare battute, cosa ti è successo?"
"Quello che ti ho appena detto, Agust. A quanto pare il marchio riesce a regalare qualsiasi tipo di potere... Mi ha teletrasportata fin qua, ha sciolto le catene che mi tenevano legata... È una cosa fantastica".

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