capitolo 32

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Agust se n'era tornato a Daegu, lasciandomi da solo, dicendo che sarebbe venuto qualche volta a farmi visita.
Rimasi chiuso in casa l tutto il tempo. Non entrai nemmeno più nella stanza di Areum per almeno una settimana. Un giorno decisi di rientrare nella camera, per vedere un'ultima volta Areum. Avevo decisa di seppellirla nel mio giardino. Le presi la mano marchiata con la mia che invece portava il simbolo dei licantropi. Mi avvicinai e le lasciai un bacio di addio. Me ne andai un attimo da lì, per preparare tutto. Quando tonai in camera non la trovai. Preso dal panico cominciai a guardarmi intorno, quando sentii un paio di labbra sistemarsi sul mio collo e due braccia stringermi per la vita.
"Che stai facendo, oppa?".
Mi voltai e la vidi. Era lì, bella come sempre, ma con i canini, la pelle pallida e le iridi di un colore più arrossato. La abbracciai forte.
"Cazzo, Areum, non è possibile... Tu eri..."
"Vi siete dimenticati un particolare, oppa. Il morso non era necessariamente mortale, poteva anche essere solo pericoloso. Sono stata in coma tutto questo tempo"
"Non ti lascerò andare mai più. Promesso".

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