"Sei impazzita per caso? Dio ti hanno visto tutti, ora alle partite ti prenderanno di mira" la ramanzina di mio fratello non poteva mancare.
Ero seduta sulla panchina dello spogliatoio, con le mani incastrate nei capelli e la testa china, con gli occhi puntati sul pavimento.Scossi la testa. "Tanto non sarò titolare" cercai di sdrammatizzare, scrollando le spalle.
"Si invece, calci meglio di tutti. Devi essere titolare per forza" si sedette al mio fianco, facendo un sospiro profondo."In caso ci sarete voi a proteggermi no? E poi dai, cosa vuoi che sia schivare un avversario, sono agile, dovrei riuscirci" Ridacchiai per non piangere, visto che schivare un bestione da una tonnellata non era certo cosa facile.
"Lo spero bene..." mormorò voltandosi verso di me. Fece scontrare i nostri occhi e mi sorrise in modo dolce.
"Tra poco arriva il bello; quando dovrai dire che sarai titolare alla mamma. Gli verrà un colpo, me lo sento" cercò di ridere, passandosi una mano tra i capelli.
"Fratellone, il bello è già arrivato" dissi muovendo le sopracciglia su e giù, e indicandomi.
Lui roteò gli occhi, trattenendo una risata.
Mi diede una spallata divertita, per poi circondarmi le spalle con le braccia.Già, il vero problema non era giocare in una squadra maschile, ma dire alla mamma che avrei giocato con una squadra maschile.
Sono d'accordo con Barrie, probabilmente o inizierà a urlare o rimarrà zitta che sarebbe anche peggio, credetemi.
Perché se rimane zitta vuol dire che o sta per svenire o sta architettando la sua vendetta."Vado a fare la doccia, ci vediamo fra una ventina di minuti dalla mia macchina va bene?" Si alzò passando le mani sulle gambe e uscì dalla porta.
Io la doccia l'avrei fatta a casa, non mi fidavo molto a farla qua, dal momento che c'erano delle grandi finestre che davano proprio sulle docce, era meglio farla a casa in tranquillità e senza la paura costante che qualche troglodita in astinenza venisse a spiarti.
Sfilai i vestiti, mi diedi una passata per togliere la terra dalla pelle e indossai i miei vestiti puliti.
Misi le scarpe e rifeci la coda che oramai era divenuta un grumo disordinato e arruffato.Feci per uscire dallo spogliatoio, ma un petto robusto si scontrò con la mia faccia.
"Ehi, che cavolo fai?!"
Sollevai lo sguardo, e due occhi verde mela mi fecero irrigidire.
Deglutii, incapace di parlare, mentre Sean mi scrutava con un ghigno."Scusa , kicker non ti avevo vista" gli lanciai un'occhiataccia. "Non chiamarmi così"
"D'accordo come vuoi, kicker" ridacchiò divertito.
Mi trattenni dal non tirargli un pugno sul naso."Ok bene. Addio." cercai inutilmente di liquidarlo, ma la sua mano afferrò il mio braccio, facendomi voltare.
"Dovete essere messi male se a calciare ci sei tu"
Strinsi i pugni lungo i fianchi, serrando le labbra. "Già, siamo proprio messi male, infatti abbiamo vinto, guarda un po' " sorrisi sfacciata, sollevando le sopracciglia con aria di sfida.
Il suo ghigno si allargò e potei vedere il suo sorriso perfetto farsi largo sul suo viso.
Mi divincolai dalla sua presa, ricominciando a camminare verso l'uscita.
Ma la sua voce mi fece bloccare a pochi passi dalla porta."In partita alcuni potrebbero dimenticare che ci sia una ragazza in campo. Non so come reagirebbe un corpo di nemmeno 60 chili quando uno di 100 ci si scaraventa addosso"
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Footlover - amore in campo di gioco
ChickLitCindy Lewis adora il football, è la sua più grande passione e quando per miracolo riesce ad entrare nella squadra della Brighton high school, il suo sogno si è finalmente realizzato. Ma anche la Monster High school, che sta di fronte alla Brighton...