Avevo la vista appannata dalle lacrime che sentivo salirmi agli occhi, ma deglutendo cercai di ritirarle all'interno.
Non dovevo lasciare che Sean avesse tutto questo effetto su di me, poi mi avrebbe solamente usata per i suoi scopi.
Bisognava ammettere che le sue parole avevano lasciato un segno dentro di me.
Era assurdo come in così pochi minuti aveva perso il controllo, si era visto il suo viso cambiare radicalmente espressione e la cosa non mi era piaciuta.E poi perché dire a Barrie una cosa del genere?
Per ripicca? O solamente per sentirsi forte sotto gli occhi di mio fratello?"Smettetela." Dissi chiaro e tondo, cercando di non far prendere alla mia voce una piega sbagliata.
"Non ne posso più di voi due. Non voglio sapere cosa c'è di così segreto tra voi se poi ogni volta che faccio una domanda mi rispondete come dei fottuti bipolari."
"Tu." Premetti con l'indice sul petto di mio fratello.
"Lo odi, lo abbiamo capito tutti, ma perché vietarmi di stare con lui? Mi dici di evitarlo come se avesse la peste, diamine. Sono grande e vaccinata e so badare a me stessa. Quindi lasciami decidere per la mia vita e non intrometterti. Lo so che lo fai per il mio bene, ma sono stufa di dover stare a sentire i tuoi ordini da fratello maggiore." Parlai a Barrie rivolgendomi inizialmente a Sean.
Presi fiato e voltai la testa dalla parte di Arscott.
"Tu invece," cominciai con occhi tristi.
"Credevo di averti giudicato male ed ero quasi disposta ad andare contro mio fratello per averti come amico, ma a quanto pare sei solo uno stronzo doppiogiochista." Conclusi.Sean mi aveva davvero delusa, e non ne potevo più di stare tra due ragazzi stupidi che si facevano la guerra.
"Ho già perso una persona, non voglio perdere anche voi, ma se fate così..." la voce mi si spezzò in gola e sentii gli sguardi dei due ragazzi bruciarmi la pelle.
Socchiusi gli occhi e cercai di scacciare via quei ricordi che mi tormentavano giorno e notte.
Scossi la testa e con passo veloce mi feci largo tra i ragazzi che si erano accumulati intorno a noi ed uscii da quella casa.
Avevo esagerato? Forse si, ma in quel momento non me ne importava più di tanto.
Sollevai il braccio e con il tessuto della felpa, che ricordai essere di Sean, mi asciugai le lacrime che ormai avevano iniziato il loro percorso sinuoso sulle mie guance.
Dal momento che la felpa era dello stronzo, decisi anche di pulirmi il mascara colato, così per fargliela pagare, ma non la tolsi, era troppo calda e comoda.
Una volta fuori dal vialetto, mi incamminai verso una metà sconosciuta.
Casa mia era dall'altra parte della città e non avevo la minima idea di come tornarci.
Gli autobus a quest'ora non passavano e perciò l'unica cosa che mi era rimasta era di girovagare come un senzatetto per le strade buie e deserte.Camminai non so quanto, forse erano passati trenta minuti o forse solo trenta secondi che sembravano ore, fino a quando una macchina si accostò al mio fianco.
"Cindy..."
Quando riconobbi la voce della mia migliore amica, mollai un sospiro di sollievo.
Senza parlare feci velocemente il giro della macchina e salii.
Mi allacciai la cintura e tirai su con il naso."Il mio piano di farti accoppiare con Sean è fallito miseramente, giusto?" Chiese, con un sorriso triste.
Io annuii e appoggiai il mento sulla mano.
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Footlover - amore in campo di gioco
ChickLitCindy Lewis adora il football, è la sua più grande passione e quando per miracolo riesce ad entrare nella squadra della Brighton high school, il suo sogno si è finalmente realizzato. Ma anche la Monster High school, che sta di fronte alla Brighton...