«L'acqua sarà pure calda ma quando esci ti si congelano anche le palle.» dissi, battendo i denti per il freddo, quel freddo fastidioso causato dal vento quando la tua pelle è del tutto umida e calda. Sean mi guardò, probabilmente divertito dal mio palato sofisticato.
«Si confermo, mi si stanno congelando, magari potresti aiutarmi a scaldarle, che ne dici?» sogghignò togliendosi lentamente la maglia fradicia che gli si era appiccicata al petto come una seconda pelle.
Guardai i muscoli delle sue braccia guizzare, poi spostai lo sguardo sul suo addome nudo e gocciolante e mi sentii andare a fuoco. Vicino alle ossa iliache cominciava la V che finiva misteriosa all'interno dell'elastico dei boxer che era in bella vista, come del resto le sue vene che sembravano un intricato sistema di ramificazioni che gli risalivano dal ventre fino quasi all'ombelico.
Quando mi resi conto di essere rimasta almeno per troppi secondi a fissarlo, finsi un colpo di tosse e scossi la testa, scacciando dalla mia mente l'immagine del suo corpo.
«Dico che puoi sognartelo.»
«Oh stai tranquilla, quello già lo faccio.» disse e mi strizzò l'occhio per poi voltarsi ed entrare in casa. Lo osservai andarsene per qualche istante, imbambolata, poi lo rincorsi e lo seguii dentro.
«Vieni di sopra ti presto dei vestiti puliti. Ti va di fare una doccia?» piegò la testa verso di me e alzò un sopracciglio, mentre girò l'angolo per salire le scale imponenti. Sembrava di essere in un castello, se non fosse per i mobili moderni, ma le dimensioni più o meno erano quelle.
«Si, volentieri, così vedrò di riscaldarmi.» annuii, avvolgendomi le braccia attorno al busto per il freddo. Ma i miei tentativi di autocombustione fallirono, perché venni attirata da Sean, il quale mi circondò con un braccio le spalle, facendomi subito rintanare in un calore piacevolmente familiare.
L'unica cosa a cui pensai, visto che il mio cervello era andato del tutto in coma, fu a come potesse emanare così tanto calore, quando io avevo addirittura il sangue freddo, proprio come un rettile.
Mi lasciai trasportare da lui, evitando di alzare lo sguardo sul suo viso così da non beccarmi un'altro di quei suoi sorrisetti fastidiosamente fastidiosi ed essere messa ancor più a disagio.
Sean si staccò da me quando ci ritrovammo davanti ad una porta, che aprì rivelando quella che pensai fosse la sua camera, ma che agli occhi sembrava più che altro una suite di un hotel a cinque stelle.
Passai in rassegna ogni minima zona, riconoscendo quanto effettivamente rispecchiava Sean: le pareti scure, le lenzuola del medesimo colore, la bacheca con dozzine e dozzine di trofei esposti in bella vista e la scrivania bianca, in contrasto al resto della stanza. Forse era tutto un po' cupo, ma la luce intensa che entrava dalle fessure della finestra rendeva l'ambiente più accogliente.
Sean aprì una seconda porta e mi guardò come in attesa che lo seguissi.
Mi accigliai e inclinai il capo.
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Footlover - amore in campo di gioco
ChickLitCindy Lewis adora il football, è la sua più grande passione e quando per miracolo riesce ad entrare nella squadra della Brighton high school, il suo sogno si è finalmente realizzato. Ma anche la Monster High school, che sta di fronte alla Brighton...