Il lunedì era assolutamente il giorno che più odiavo.
Fortuna che la mattina mi ero svegliata con una Emily pazzoide che girava gridando per la stanza.Mi passai una mano sulla faccia schiaffeggiandomi le guance. Non riuscivo a tenere gli occhi aperti, e tanto per peggiorare la situazione dovevo ascoltare un professore che blaterava formule inutili di chimica.
"Tutto bene Cindy?"
Sentii dire poco dopo, da una voce alle mie spalle, mentre un dito premeva sul mio braccio.
Aprii gli occhi e sollevai la testa di scatto.
"Si." Risposi veloce. "Tutto bene."
"Sicura?" Continuò il mio vicino.
Simon a volte era proprio esasperante, ma avere il nerd dell'istituto a fianco portava sempre i suoi vantaggi. Ma non copiavo mai, lo giuro.
"Sicurissima."
"Stavi dormendo." Commentò.
"... riposavo gli occhi, Simon." Puntualizzai.
Lui si tirò su con l'indice gli occhiali e mi guardò torvo.
"D'accordo. Quindi stavi ascoltando il professore?"
Sollevai le spalle. "Certo che stavo ascoltando, per chi mi hai presa?" Mentii, fingendomi offesa.
"Okay...quindi hai anche sentito che a momenti arriveranno i ragazzi dell'ultimo anno della Monster."
"Cosa!" Strillai. Balzando dritta sulla sedia.
Mezza classe si girò verso di noi, ma fortunatamente il professore era vecchio e sordo e non si accorse del mio urlo."Shhh..!" Sentii la voce fastidiosa di Clara, una ragazza che era messa peggio di Simon; non faceva altro che stare sui libri.
"Tu non provare a zittirmi." La avvertii, puntandole un dito contro, poi mi rivolsi nuovamente a Simon, che mi guardava divertito.
Quindi sapeva anche sorridere, interessante.
Ma che ridesse delle mie sciagure non mi piaceva affatto."E tu non ridere, ingrato." Brontolai.
"Ma perché diavolo devono venire sempre a rompere le scatole quelli della Monster." Mi lamentai, mettendo il broncio.
Non avevo affatto voglia nemmeno di vedere di striscio quella faccia da sberle di Sean Arscott.
L'ultima volta avevamo aperto una rana, ora potevo aprire lui.Oltretutto, mi venne in mente il suo messaggio dell'altro giorno.
Ho bisogno di parlarti, mi aveva scritto.
Io ho bisogno di picchiarti, volevo rispondergli.
Ma avevo deciso di giocare la carta dell'indifferenza e di indossare l'espressione menefreghista che spesso accompagnava il viso di Sean. avrei fatto come lui, forse avrebbe funzionato.Quando udii il bussare della porta, strisciai sullo schienale della sedia e mi infilai il cappuccio.
"Ti avverto Simon. Se ti dice di spostarti tu non muoverti, ti conviene."
Lui mi fissò non capendo e mentre stava per aprir bocca, venne interrotto dalla voce che proprio non volevo entrasse nel mio orecchio.
"Hai tre secondi per alzarti."
"Tu ne hai uno per levarti dal cazzo." Sbottai, in preda all'agitazione.
Nonostante dovessi essere arrabbiata a morte con lui, riuscivo solo ad essere ansiosa e agitata quando me lo ritrovavo vicino.
Solo dopo aver pronunciato queste parole mi azzardai a sollevare gli occhi.
Incontrai i suoi, verdi come pochi, che sembravano però più scuri del solito.
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Footlover - amore in campo di gioco
ChickLitCindy Lewis adora il football, è la sua più grande passione e quando per miracolo riesce ad entrare nella squadra della Brighton high school, il suo sogno si è finalmente realizzato. Ma anche la Monster High school, che sta di fronte alla Brighton...