Footlover - amore in campo di gioco

12. Tutto per la mia kicker

"O mio dio Cindy! O MIO DIO!! Dovevi vedere la faccia di Arscott, epica! Gliel'hai fatta sotto il naso." Scoppiò a ridere Luke, stritolandomi a se.

Non appena l'arbitro aveva fischiato la fine della partita mi erano tutti saltati addosso, a tal punto che mi ero ritrovata sospesa in aria mentre i miei compagni di squadra mi lodavano come se fossi la loro regina.

Sentivo ancora l'adrenalina scorrermi nelle vene e non riuscivo a smettere di sorridere.

Sean stava ascoltando il loro coach mentre la sua squadra era in cerchio.
Probabilmente lui una brutta figura del genere non l'aveva mai fatta, povero ragazzo.

Soffocai una risata guardandolo e proprio in quel momento lui si girò nella mia direzione, come se avesse sentito il mio sguardo.

A differenza di quello che pensai, non mi fulminò con gli occhi, ma piegò il suo viso in un ghigno.

"Cindy!" Gridarono delle voci alle mie spalle.

"Emily? Abby? Cosa ci fate qui? Non dovreste essere a lezione?"

"Fanculo le lezioni! Appena abbiamo saputo che stavi giocando con Sean Arscott siamo corse sulle tribune, è stata la partita più bella di sempre."

"Gliele hai date di santa ragione!" Strillò Emily, battendomi il cinque.

"Brava la mia sorellina!" Si complimentò Abby, la guardai storta. "Siamo gemelle, non sono tua sorella minore, Abby."

"Si ma in successione sono nata prima io."
Battibeccò.

"Per quanto ancora continuerai con questa assurdità? Siamo GEMELLE."

"Comunque, non pensare che non abbiamo visto come ti stavi emozionando sotto quel bell'imbusto."

"Cosa?" Chiesi a bocca spalancata.

"Si cara, ho fatto pure la foto quando Sean Arscott ti stava sopra." Emily sollevò le sopracciglia su e giù, maliziosamente.

Mi spiaccicai la mano sulla fronte. Non poteva essere seria, quella ragazza era una cosa pazzesca.

"Io vado a casa, tanto non ho altre lezioni oggi.
Venite con me?" Ad interromperci fu Barrie.

Aveva ciuffi di capelli che gli ricadevano sulla fronte ancora leggermente sudata e le sue guance erano arrossate per la fatica.

"Io si." Rispose Abby con un sorriso sollevato.
Forse pensava che sarebbe rimasta a piedi.

"Io no."

Anche oggi mi aveva fatto arrabbiare e quindi non sarei andata con lui nemmeno per scherzo, dovevo sbollire la rabbia.

Lui mi guardò triste, aveva sicuramente capito che ero incazzata e che non volevo andare in macchina con lui. Se ne sarebbe fatto una ragione.

"Vado con Emily." Lo informai, indicando la mia amica. "Ora scusate ma vado a cambiarmi, puzzo davvero troppo."

Non lasciai loro il tempo di rispondere che mi dileguai verso il mio spogliatoio.

Ero davvero stanca e quasi non mi sentivo più le gambe. Nemmeno la mia schiena era messa tanto meglio, mi sembrava di essere una vecchietta.