Scoppiai a ridere quando vidi Emily andare addosso ad un paio di persone e sbraitare contro il vento. Probabilmente era davvero stata in ansia tutto il giorno per quello che le avevo detto.
"Eccomi!" Strillò con voce affannata. "Sono pronta per la vendetta. Qualsiasi cosa ti abbia fatto Sean, durante le ore di lezione ho pensato a qualche tortura," tirò fuori dalla tasca un foglietto, lo aprì e si schiarì la voce, "numero uno; levargli il bramato organo riproduttivo. Numero due; levargli la meravigliosa faccia. Numero tre; levargli quelle gambe lunghe e muscolose. Numero quattr-"
Si bloccò a causa della mia risata fragorosa che le impediva di continuare.
Lasciò cadere il foglio sul tavolo, si mise le mani sui fianchi e mi guardò male."Che c'è?" Mi aggredì sbuffando.
"Nulla. Ma non si tratta di Sean, non completamente almeno. E comunque non devo vendicarmi di niente, volevo solo farti stare in pensiero." Quando terminai la frase mi arrivò un oggetto non identificato sulla tempia.
"maledetta!" Gridai, massaggiandomi la zona colpita. "Sei impazzita?"
"Certo che sono impazzita. Ho messo in moto il mio cervello per niente. La mia intelligenza è stata sprecata." Fece una smorfia dandomi un buffetto sulla mano.
"Ehi aspetta," la bloccai. "In realtà c'è qualcosa che devo fare. Ancora meglio di una vendetta."
I suoi occhi si illuminarono e come se stessi parlando di chissà cosa la sua attenzione era del tutto su di me.
"Sean e Barrie mi nascondo qualcosa." Dissi seria, corrugando la fronte.
"Barrie tuo fratello?" Chiese confusa.
"No. Barrie la mia iguana."
"Ah okay...aspetta cosa?" Mi fissò ancora più confusa e io mi sbattei una mano sulla faccia.
"Si, Barrie mio fratello." Spiegai. "Praticamente, ieri sera una bionda ossigenata rifatta, che a quanto pare è leggermente in fissa con Sean, e che pensa per non so quale strano motivo che io e Sean abbiamo qualche rapporto, mi ha rovesciato addosso la mia Coca-Cola, e proprio quando stavo per darle una bella lezione, Sean mi ha fermata. Nonostante la partita non fosse finita ha avuto la brillante idea di accompagnarmi a casa, quindi si è cambiato e poi stavamo andando verso la sua macchina. Ma ad un certo punto è arrivato Barrie e credimi se ti dico che era talmente incazzato che gli si vedeva la vena pulsare sul collo." Tirai un sospiro, perché avevo parlato troppo velocemente.
Emily mi fissava con la bocca aperta e la mascella che ormai toccava terra.
"Si è cambiato e tu eri nello spogliatoio con lui? Lo hai visto nudo? Oddio dimmi i dettagli." Mi ritrovai il suo viso ad un centimetro dal naso ed io indietreggiai spaventata.
"Ti ho fatto un monologo sulle mie disgraziate avventure e tu cosa mi chiedi? Se l'ho visto nudo? Davvero Emily?" Lasciai cadere le braccia sulle cosce.
"Uhm si, scusami, ho perso il filo del discorso."
"Quindi vuoi scoprire cosa ti nascondo, giusto?" Domandò piegando la testa di lato.
Io annuii. "Si esatto. In più quando ho chiesto loro di dirmi cosa stava succedendo mi hanno entrambi urlato che non erano affari miei."
La mia amica aprì gli occhi. "Oh allora è grave."
"Certo che è grave." Dissi seria.
"Prima di indagare, devo farti una domanda." Emily mi guardava pensierosa e maliziosa
Che diavolo aveva in mente adesso?"Spara."
"Ti piace Sean Arscott?"
Scoppiai a ridere ancora più forte di prima, tanto che alcuni ragazzi si girarono nella nostra direzione.
"A me? Stai scherzando spero." Diedi una gomitata alla mia amica, ridendo isterica.
Lei mi guardò come per dire 'non mentirmi, ti leggo dentro.'
"No Emily, non mi piace quello stronzo montato. È soltanto un bel ragazzo."
"Il fatto che tu abbia ammesso che è un gran figo è già qualcosa." Sospirò la mia amica, roteando gli occhi al cielo.
Agitai le mani in avanti. "Ehi, piano, non mettermi in bocca parole che non ho detto. Ho sottolineato che è un bel ragazzo, non un figone."chiarii calma, evitando di guardare Emily negli occhi. Se lo avessi fatto probabilmente non sarei riuscita a mentire.
"Dì la verità Cindy. Dillo nella tua mente, anche se puoi sentirlo solo tu, ma basta che tu sia sincera con te stessa." Prese un respiro e poi continuò. "Ammetti che ti piace. E che i giorni passati con lui sono stati i migliori e che c'è talmente tanta chimica tra voi due che-."
La interruppi prima che sparasse altre cazzate stratosferiche.
"Va bene Em, credo di aver afferrato il concetto."
"Quindi che si fa? Riguardo quello che mi tengono segreto Sean e Barrie, intendo." Cambiai discorso guadagnandomi in cambio un'occhiataccia da parte di Emily. Aveva capito che stavo evitando l'argomento 'Sean'.
"Forse ho un'idea." Il suo viso si piegò in un sorriso, uno di quelli che le spuntava fuori quando stava per dire una sciocchezza, me lo sentivo.
"Potresti chiedere di uscire a Sean, andate da qualche parte, lo fai ubriacare, anche se con tutti quei muscoli mi sa che ci vorrà un po' per renderlo sbronzo, ma dettagli e poi ti fai dire cosa nascondono lui e tuo fratello. E magari nel frattempo che è ubriaco marcio ci fai un pensierino, non so, quella è una tua scelta, fossi in te ne approfitterei."
Scossi la testa sbattendo la fronte sul tavolo di legno. Ecco appunto, lo sapevo che avrebbe detto una minchiata.
"Okay, pessima idea." Ammise, grattandosi la nuca.
Poi puntò i suoi occhi nei miei, in maniera tremendamente seria. "Sei sicura di volerti impicciare in questo segreto? Magari è soltanto una stupida gara tra chi si porta a letto più ragazze o su chi sia il quarterback più bravo.
Non vorrei che poi ti cacciassi nei guai.""Io non mi caccio mai nei guai."
Emily soffocò una risata. "Certo, come no." Mi prese in giro. "Comunque pensaci bene prima di rovinare le cose."
"Che tipo di cose dovrei rovinare?" Chiesi, confusa.
"Non so, per esempio il bel rapporto che hai con tuo fratello oppure la scintillante attrazione fra te e Sean. Potrebbero non apprezzare che tu ti faccia gli affari loro." Commentò.
La fissai da sotto le ciglia. Mi costava ammetterlo, ma non potevo darle torto.
Volevo cacciarmi in fatti non miei e magari così facendo avrei potuto mettermi contro due persone a me care. Cioè volevo dire, una persona a me cara, Barrie, logicamente."Hai ragione." Dissi più a me stessa che a lei.
"Davvero?" Domandò stupita.
"Hai detto una cosa intelligente." Le sorrisi divertita e lei mi tirò un pugno leggere sulla spalla.
"Ahia!" Brontolai anche se non mi aveva fatto nulla, volevo solo farla sentire in colpa. Ero una pessima amica, vero come la morte.
Poi mentre ridevamo la abbracciai e la strinsi forte a me, non sapevo cosa avrei fatto senza di lei.
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Ciao ragazze! Spero che il mio nuovo libro vi piaccia.💖
Fatemi sapere nei commenti se è così e se dovrei continuarlo oppure no.
Baci !!! 💋
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Footlover - amore in campo di gioco
ChickLitCindy Lewis adora il football, è la sua più grande passione e quando per miracolo riesce ad entrare nella squadra della Brighton high school, il suo sogno si è finalmente realizzato. Ma anche la Monster High school, che sta di fronte alla Brighton...