C'è una ragione per sorridere, una per dimenticare, l'altra per ricominciare. Forse anche il dolore serve, serve per capire fino a che punto puoi resistere, serve nell'eventualità che se una prossima volta dovesse tornare, lo sentirai un po' meno, per abitudine. Ma serve anche a un'altra cosa. Un po' come il cieco che dopo un'operazione torna a vedere e la luce sembra ancora più forte, o quando un sordo ricomincia a sentire, ogni suono è amplificato. Sono rari i casi in cui accade, sono miracoli, è scienza, non lo so. Ma dopo il dolore scopri la felicità, quella che in passato confondevi con serenità. La felicità non è mai qualcosa di semplice, non è solo un sorriso, non è calma, sono anche lacrime e tempeste. Però adesso la so guardare, adesso ce l'ho di fronte. È negli occhi di Fabrizio che si aprono, con le prime luci del mattino che illuminano la stanza.
F:"Oh cespugliè, che fai, mi guardi mentre dormo?"
"Non ti stavo guardando, mi ero un attimo girato, non è colpa mia se nello stesso istante tu hai aperto gli occhi"
F:"Se se, certo" mi scompiglia i capelli.
"Dai muoviamoci, oggi prove. Eleganza Bizio, eleganza".
Ci vestiamo dirigendoci all'Altice arena di Lisbona, così immensa che spaventa. Ascoltiamo e aspettiamo gli altri, sempre con l'ansia ma la consapevolezza della forza del testo che portiamo. Microfoni, auricolari. Pronti, si va.
...
"Cadranno i grattacieli, le metropolitane
i muri di contrasto alzati per il pane
ma contro ogni terrore che ostacola il cammino
Il mondo si rialza
col sorriso di un bambino"
Ci separiamo sui due ponti disposti sul palco, per poi scendere e riunirci nell'ultimo ritornello. Insieme.
"la felicità volava
come vola via una bolla"
Mano sulla spalla, sorrisi di fronte. Speriamo sia andata bene. Ci saranno delle scritte in sovraimpressione in 15 lingue, per far arrivare il messaggio a quanta più gente possibile. La paura c'è, ma la forza anche. Siamo felici e questo basta sempre. Anche se circondati da tanta gente, tanto casino, tanti giudizi e il tempo che sembra sempre poco.
Poi solo la sera, pace. Ci ritiriamo in camera.F: "Senti Erma io non ce capivo un cazzo oggi, domani come faccio senza te?"
"Dai ma starai solo un pomeriggio e una sera. So che ovviamente non puoi stare senza di me indipendentemente dall'inglese o portoghese, però basta che mi guardi in streaming"
F: "In che? Come se fa? Dai cespugliè ma devi andare per forza?"
"Sì, l'ho promesso a Maria. Non so perché ha insistito particolarmente, poi sai che tra Assago e la finale non posso mancare troppo spesso"
F: "Va bene. Mò mi offendo io come te al concertone"
"Ma non è paragonabil" BUM.
E di nuovo lotta coi cuscini, caos calmo, risate, poi riposo. Andiamo sul terrazzo a guardare le stelle, approfittando di questi pochi piccoli momenti di libertà che in Italia non riusciamo a ritagliare, o non possiamo. Se potessi avere la possibilità di fermare un instante, sarebbe questo. Senza foto, video ma solo l'attimo vissuto così com'è.__________________________
5 maggio.
Arrivo negli studi di amici, mentre tutti cominciano a chiedermi dell'impatto avuto all'eurovision, ma io fondamentalmente avevo nel cuore altro. Maschere, trucco per coprire le occhiaie di queste notti un po' insonni di felicità, parrucco.
Si entra in studio. Oggi dovevo esserci, soprattutto per cantare con Einar "vietato morire". Tocca a noi."Figlio mio ricorda l'uomo che tu diventerai, non sarà..."
sento qualcuno che tira la giacca, non dovrei ma mi giro non capendo cosa stesse accadendo. GIUSEPPE.
Lo abbraccio forte e lascio cantare lui, mentre come un coglione mi commuovo di nuovo, di fronte a quel bimbo di 8 anni che serenamente riesce a cantare su palchi come questo, di fronte al ricordo di un piccolo Ermal che avrebbe voluto essere solamente felice a quell'etá, con la musica, suonando nella sua cameretta senza quell'uomo che lo rimproverasse di disturbarlo sempre. E durante la pausa, dopo aver salutato Giuseppe, mi chiedo se un giorno io potrei mai essere o saper fare il padre, anche se ora è tutta un'utopia. Prendo il telefono, è Bizio."Saresti un ottimo papà."
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Sono anni che ti aspetto ~ Metamoro
FanfictionLa storia di due uomini, Fabrizio ed Ermal, due mondi diversamente simili che si ritrovano legati da un filo invisibile che un giorno, li porta a guardarsi negli occhi e comunicare con la musica, parole...e amore. Inaspettatamente. (È un excursus da...