Venerdì 12, la sera prima della finale. Facciamo le ultime prove prima di domani. Siamo stanchi e sentiamo il peso della tensione, sempre di più. Ci ritiriamo in albergo, prendiamo l'ascensore insieme a Luca, uno dei cameramen Rai, che sapeva tutto (come d'altronde chiunque degli interni) e aveva la stanza nel corridoio a destra rispetto al nostro. Ermal appoggia il viso sulla mia spalla.E:"Bizio".
Io stanco, con le mie occhiaie marcate, mi accorgo solo dopo, guardando verso l'alto, che la telecamera è accesa. Non posso dir nulla. Usciamo dall'ascensore, percorriamo il corridoio, facendo il nostro spot
E"Su rai 1, Non mi avete fatto niente, Ermal Meta (indica me) e Fabrizio Moro (indica se stesso). Mi son confuso".
Ed eccoci, i protagonisti italiani di "Chiamami col tuo nome".Il cameramen continua a inseguirci, mentre Ermal camminava in maniera poco virile, e non per emorroidi.
E:"Oh ancora?"
"Basta"
E:"Abbiamo detto che dormiamo in camere separate, ora entriamo nella mia".
Cerco di inventare qualcosa di convincente per giustificare il fatto che entrassimo nella stessa camera.
"Ti devo ridare...la giacca". Scusa di merda
E:"Ridammi la giacca"
Camera 1410. Ermal mi apre, io entro e saluto. La richiude restando fuori. Che coglione. Scoppio a ridere mentre esco e metto la mano davanti la telecamera, facendo segno di spegnere tutto. Ma cosa vuoi farci, in fondo? Certe cose saranno evidenti per qualcuno, altre no. Forse apprezzo più le prime persone, solo perchè se non sono in grado di capire i nostri occhi, significa partire con un pregiudizio di base e voler esser ciechi. O rincoglioniti, anche se da un lato ci conviene così.
13 maggio.
Finale. Svegliarsi insieme ancora, per l'ultima mattina qui. Pensare che ogni cosa prende senso solo quando sai che sta per finire, per poi ricominciare altrove. Pensieri che si affollano in corsa, ansie e responsabilità per milioni di italiani che credono nella nostra canzone. E come dovrei stare? Ci alziamo, colazione, e subito le prime interviste tim music con Eli. Ho una vendetta ancora in sospeso. Durante l'intervista, prendo la mano di Elisa.
"Tu sei una mia amirador?"
Ermal mi fulmina con lo sguardo attraverso gli occhiali, fa per andarsene, io lo prendo dalla vita.
E:"Stronzi".
Sera. Dopo interviste tv sorrisi e canzoni, ingresso e sfilata con le bandiere dell'Italia, attendiamo il nostro turno facendo avanti e indietro nel camerino. Scattiamo una foto per ringraziare tutti coloro che ci seguiranno stasera, e per far invogliare a votare.
"In questi giorni ci avete visto particolarmente ironici e sorridenti, compiaciuti e allegri.... la verità è che abbiamo cercato di esorcizzare la tensione che si sta accumulando sulle nostre spalle ormai da diversi mesi...questo palco fa molta paura. stasera ci esibiremo davanti a circa trecento milioni di telespettatori rappresentando la nostra nazione con un messaggio importantissimo. al di là del risultato, delle statistiche, dei numeri e di tutto quello che accadrà, noi ci metteremo il massimo... come sempre .. sono felice di condividere il palco con un mio amico e con un grande artista come ermal e sono felice, di avere la possibilità di rappresentare l'Italia in questa manifestazione così importante. Ci vediamo dopo in diretta su Rai uno... ci vedrete sorridere un po meno ma... ci porteremo sul palco tutta la nostra forza e tutto l'amore che dall'Italia ci state trasmettendo. Grazie. 💪
Fab #eurovision2018 #nonmiavetefattoniente #parolerumorieanni "Ci siamo. Manca un quarto d'ora all'esibizione, mentre Vincenzo comincia una diretta facebook in cui mi vedranno tutti in queste condizioni. Ho le labbra pallide e per tutta l'acqua che ho bevuto devo scappare in bagno. Maledetta ansia. Quando torno Ermal smorza la tensione prendendomi per il culo.
E: "Bizio ma la prostata? L'hai controllata?"
"È che quando ho ansia bevo molto. La tensione è direttamente proporzionale..."
E: "Ve sto a dì che se bevo poi mi scappa la piscia e faccio come i gatti, solo che mi ricordo che ce sta un cesso e ce vado."
Che coglione.Tocca a noi. Microfoni, auricolari. Andiamo
Nella pausa facciamo il collegamento Rai, dopodiché torniamo ad aspettare il verdetto. Cominciano le votazioni della giuria.
Nessuno pronuncia il nome del nostro paese. Sembra di tornare indietro alla seconda serata di Sanremo, quando non credevano in noi e quindi nel messaggio che portavamo. E così è adesso, perchè la stravaganza ha la meglio sulla sostanza. Mi volto verso Ermal, vedo lo sguardo triste di quella sera, così gli metto una mano sulla gamba per spronarlo."Ricorda che comunque, non ci hanno fatto niente". Lo vedo sorridere solo quando sente i 12 punti dell'Albania. Successivamente iniziano a dire le votazioni del televoto, ma al momento siamo agli ultimi posti.
Stavolta "Italy" tarda ad arrivare. Ciò significa che comunque saliremo in classifica, e ciò solleva anche il mio morale. Arriviamo ai primi tre posti. Guardo Ermal, e finalmente sorridiamo. Comunque vada siamo tra i tre paesi più votati dalla GENTE, ciò che importa davvero. ...points, goes to Italy. Abbraccio Ermal, lasciandogli anche un bacio sul collo, come se fossimo solo noi, mentre finalmente lo vedo sorridere ma mi prendono dalle spalle per staccarmi. Comunque, GRAZIE. Festeggiamo, brindiamo, e complice l'alchool andiamo in camerino. Non contenendo più la felicità, ci prendiamo un minuto da soli, facendoci travolgere un po' dalla passione, tanto da dover indossare uno sciarpone nero non appena sono uscito, nel fare i saluti per la Rai. Era il caso di ritirarsi in albergo.
Basta solo un minuto, guardarsi negli occhi, la voglia di spogliare i pensieri e le ansie oltre i vestiti. E una passione che non muore, sempre come la prima volta, o sempre come l'ultima, come chi non sa in quale altro aeroporto si dovrà salutare. Poi svegliarsi accanto, guardarsi dentro, ascoltare i respiri. E affacciarsi a guardare l'ultima alba prima di ripartire.
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Sono anni che ti aspetto ~ Metamoro
FanfictionLa storia di due uomini, Fabrizio ed Ermal, due mondi diversamente simili che si ritrovano legati da un filo invisibile che un giorno, li porta a guardarsi negli occhi e comunicare con la musica, parole...e amore. Inaspettatamente. (È un excursus da...