Finalmente inizia il tour. Voglio vedere la mia gente cantare sotto il palco felice, voglio sentire ogni cuore battere allo stesso tempo della mia musica, voglio sentirmi libero. E non sono mai stato libero come quando canto, nella mia camera come davanti migliaia di persone. Non è una cosa intimistica, ma è vera. Certo, l'ansia mi accompagna sempre. Pensare a tutta quella gente che spende i soldi che da giovane mi dovevo guadagnare con fatica mi fa sentire parecchia responsabilità addosso, ma spero di ripagarla allo stesso modo e ci metto tutto me stesso. Solo che sta succedendo qualcosa. Apro un'email:
"Ciao Fabrizio, ho preso i biglietti per il palottomatica qualche mese fa e ho deciso di fare la pazzia dei miei 18 anni e viaggiare da sola dalla Sicilia, solo che io stessa e i miei genitori siamo piuttosto preoccupati dopo l'attentato di Manchester al concerto di Ariana Grande. Spero e credo che ci saranno le giuste misure di sicurezza. Ho paura, tanta paura, ma niente del genere potrà mai calpestare i miei sogni. Ci vediamo tra pochi giorni Fab.
Veronica"
Controllo tutti gli altri messaggi e ritrovo lo stesso contenuto. Ragazzi preoccupati di andare ai miei concerti, e io sento ancora più responsabilità. La musica è vita, non può essere morte. Ma dalla morte può nascere una vita, quindi decido di scriverci una canzone. Non è ancora il momento, manca qualcosa, intanto parto per le mie prime date e poi penserò. Sarebbe bello cantare un brano in tre, amplificare la forza del messaggio, ma non so da dove partire. Comincio il tour e le date live delle varie radio, constatando che le persone non avevano davvero paura, o meglio l'avevano, ma era più forte il coraggio. Loro erano tutte lì a cantare con e per me.In qualche tour delle radio incontro di nuovo Ermal. Lo guardo e ascolto da dietro le quinte, di nuovo.
"Cambia le tue stelle
se ci provi riuscirai,
e ricorda che l'amore
non ti spara in faccia mai [...]
Ricorda di disobbedire,
perché è VIETATO MORIRE."Rimango in silenzio. Lui doveva esserci in quella canzone, era la persona giusta. Era il secondo dei tre, se mai avesse dovuto accettare, e ogni volta che lo ascolto penso che la sua presenza sia imprescindibile nel mio progetto.
"È lui" dico a voce bassa senza accorgermene.
"Lui chi?" Risponde un mio collega.
"Ah? No niente". Cazzo, ma perché l'ho detto.Passa un solo giorno, quel pomeriggio afoso di Agosto non mi tolgo l'idea di quella canzone. Diventa necessità. Decido di contattare Ermal prima del mio terzo nome. Non posso dire di conoscerlo, ma lui ha i miei stessi occhi, le mie stesse cicatrici, lui capirà. Stranamente mi fido lo stesso, lo sento a pelle per la prima volta nella mia vita. Riesco ad avere il numero di telefono e mentre lo digito la tachicardia non passa. Ma perché? Quattro squilli...
"Dai non risponde, per ora lasciamo star..."
"Pronto? Chi parla?" risponde Ermal.
Cazzo, l'ansia.
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Sono anni che ti aspetto ~ Metamoro
Fiksi PenggemarLa storia di due uomini, Fabrizio ed Ermal, due mondi diversamente simili che si ritrovano legati da un filo invisibile che un giorno, li porta a guardarsi negli occhi e comunicare con la musica, parole...e amore. Inaspettatamente. (È un excursus da...