Mi abbraccia con tutta la sincerità che aveva dentro. Rimango spiazzato, non sono abituato a questi gesti. Ho sempre evitato inizialmente il contatto fisico prima di conoscere bene qualcuno, e per bene intendo che possono passare anche anni. Perché il minimo gesto per me ha una valenza importante. Mi è capitato spesso di trovarmi agli instore e rimanere spiazzato dagli abbracci dei fan, a volte posso sembrare freddo, ma è solo una barriera di ghiaccio, sorrido e sono felice, ma forse non ricambio come dovuto, anche se mi arriva tutta la gratitudine e il bene che cerco di dimostrare cantando e con un sorriso. Abbraccio i bambini, perché so che ci si può fidare di un cuore piccolo ma grande, loro ti amano incondizionatamente e ti spalancano quelle piccole braccia ed è impossibile non ricambiare più forte, lo farei per ore, a testimonianza dell'affetto più puro che esista al mondo.
Ma con gli altri è diverso...fin da piccolo ho alzato i muri, non sono fatti di pietra ma di ghiaccio, basta il sole a scioglierli, ma ci vuole tempo. Invece le braccia di Fabrizio li hanno abbattuti in un secondo, ci siamo stretti come se da anni fossimo collegati con fili di un gomitolo, giallo e blu, nelle nostre mani, come le apparenze di due caratteri diversi, legati da un solo nodo mentre vagavamo per anni non sapendo quale fosse la meta. Apparenze che sono parvenze. Man mano si accorciava, fino ad adesso, quando scopriamo che il nodo è in questo abbraccio. Sento il suo profumo e sento casa. Fabrizio non si stacca, io nemmeno.
Solo il telefono che squilla ci separa. Era lei. Ma chiudo la chiamata."Allora la facciamo solo noi" dice Fabrizio.
"Solo noi". Ci guardiamo con gli occhi un po' lucidi e con quei sorrisi che non mentono.
"Non mi era mai successo di trovarmi subito con una persona, al di là del fatto che sia un collega o meno. Non so cosa sia successo in questa stanza, ma mi basta sapere che è successo e basta."
Lo riabbraccio. Io. Non mi riconosco più. Ci salutiamo e chiusa la porta ho potuto sentire Fabrizio sospirare, esattamente come me. Una porta ci separava, ma i muri erano stati già abbattuti.
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Sono anni che ti aspetto ~ Metamoro
FanficLa storia di due uomini, Fabrizio ed Ermal, due mondi diversamente simili che si ritrovano legati da un filo invisibile che un giorno, li porta a guardarsi negli occhi e comunicare con la musica, parole...e amore. Inaspettatamente. (È un excursus da...