Lasciamo l'hotel con la nostalgia di quando da bambini al termine di un viaggio non si vuole più tornare a casa, e si saluta quel luogo che ti ha donato sorrisi e spensieratezza sapendo che non lo vedrai per un po'. In realtà non ci aveva regalato spensieratezza. Era diventato come un luna park, una giostra con continue discese e salite, abbiamo pianto, riso, ci siamo abbracciati, baciati, abbiamo vinto dopo tutto questo.
Torniamo all'Ariston per la diretta a domenica In, più sereni e senza gara, anche se in fondo non c'è mai stata. È strano ripercorrere tutto, dolore e gioia, buio e luce. E quante cose le telecamere e la gente non sa, ed è meglio sia così. Per una volta voglio salvaguardare una cosa così importante.
Dopodiché ci mettiamo in auto in direzione Milano, siamo ospiti a "che tempo che fa" e durante il tragitto un po' nostalgico ci tenevamo per mano stando attenti a non farci vedere, perché a volte un minimo contatto serve a trasmettere energia positiva. Saliamo su un altro palco, tra un'altra intervista e musica, quando...Fazio:"che ricordo porterete di questo festival?"
Fabrizio:"Ce ne sono tanti. Ma l'abbraccio che ho avuto con Ermal, dopo la vittoria, sarà uno dei momenti più belli della mia vita".
Sorrido anche se avrei voluto stampargli un bacio commosso.
Fazio:"Ma vi volete proprio bene voi due"
"Ci siamo voluti bene fin da subito in realtà, ma adesso l'affetto è aumentato ancora di più".
E come lo spieghi a parole? In fondo non stavamo mentendo, sapevamo che non si trattava di affetto, e che il bene è imprescindibile ma c'era molto di più. Lo sapevamo solo noi due, solo la nostra camera.
Anche quest'intervista finisce, e con sè tutto. Ho paura di girare quella pagina, di trovare solo i ringraziamenti e "chi si è visto si è visto", di non trovare un nuovo capitolo nè un nuovo libro, ma nei suoi occhi vedo altro...F:"Smettila. Non guardarmi così, a 42 anni sto ridotto come un adolescente. Non sto piangendo"
"Non potevamo sapere. Me l'hai detto tu no? Non è una fine, sarà solo distanza. Ti lancerò un aereo di carta nell'aria, ma i miei sogni non andranno via. So che tu ci sei"
Ci abbracciamo, l'autista ci lascia salutare allontanandosi leggermente. Fabrizio è la mia calamita, l'unica persona che poteva riempire la mia solitudine e renderla felicità. Indossiamo gli occhiali anche se è sera, per non mostrare le lacrime.
F:"ciao cespugliè"
"Ciao Bizio"
Torno in camera e mi metto a letto. Domani mi aspetta il primo instore a Roma, lui sarà a Milano e per un giorno ci invertiamo le città. Il primo contatto con la gente dopo tutto il mio cambiamento, chissà se sarà percepibile dall'esterno. Chiudo gli occhi ed è già mattina, era tanta la stanchezza che la notte è volata in un lampo. Vado via dalla mia piovosa Milano. Prima dell'instore sarò ospite a Rtl 102.5 in collegamento con Bizio, e mi preparo come se non lo vedessi da secoli. Lo guardo da uno schermo ed è tutto così strano. Penso che è bello così, col suo maglioncino arrotolato e le occhiaie marcate, i suoi tatuaggi contro la mia pelle bianca e senza segni, se non cicatrici.
Parliamo del tempo.F:"Qui a Milano c'è il sole"
"Ma come? Fino a stamattina pioveva. Hai fatto uscire il sole"
Non mi trattengo e lo guardo.F:"Facciamo uscire il sole".
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Termina l'instore, stanco ma felice. Ho abbracciato quanti più bambini possibili, forse perché adesso mi sento più simile a loro di quanto non lo fossi mai stato, neanche alla loro tenera età. La felicità è qualcosa di cui si parla tanto, ma solo chi ti guarda da fuori riesce a percepirla. Mentre penso a questo, mi collego sui social e vedo un post di lei con la copertina del mio album:" Ecco la felicità: sono tutte quelle piccole cose che hai accolto, accarezzato, amato ad averti portato fin qui...ed io sono felice con te".
Una lacrima scende, quella che pensa alle mie nove meravigliose primavere. Lei rimarrà sempre la mia spalla più grande, la persona più umana che abbia mai conosciuto e che la vita mi abbia mai regalato...le cose cambiano, il bene mai.
Riguardo l'intervista a Rtl prima di dormire. Guardo il mio volto. La felicità vera non la vedi allo specchio. Ti rendi conto che forse in una vita intera non l'hai mai toccata con mano, ma poi arriva qualcosa di più grande a farti dire "sì, è adesso, eccola qui." La leggi negli occhi.
E io i miei non li ho mai visti così luminosi come quando guardo lui.Che faccia da sottone.
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Sono anni che ti aspetto ~ Metamoro
ФанфікиLa storia di due uomini, Fabrizio ed Ermal, due mondi diversamente simili che si ritrovano legati da un filo invisibile che un giorno, li porta a guardarsi negli occhi e comunicare con la musica, parole...e amore. Inaspettatamente. (È un excursus da...