Pondhouse,
Sinkhole Island,
Gale WorldI suoi occhi erano tornati al loro aspetto originario: le iridi ambrate brillavano più di prima, offuscate da lucciconi tremolanti. Non aveva aperto bocca, neanche per singhiozzare. Semplicemente stava lì, immobile, in silenzio.
Kim si sentiva svuotata: un mucchio di ossa, un burattino esanime. La sempiterna confusione, quell'incessante sentirsi disorientata, non migliorava le cose.Nolan, cereo e tremante, si stringeva nelle spalle, quasi a volersi rimpicciolire sparendo sotto il cappuccio.
<<Non possiamo restare nello stesso luogo troppo a lungo...è rischioso...>> borbottava con occhi stralunati.
Chris, che non aveva spiccicato una parola, lo guardò per qualche minuto.
Mosse un paio di timidi passi in avanti e lentamente raggiunse Kimberly.<<Mi dispiace per tua nonna>> disse, muovendo appena le labbra.
Kim fece un respiro. La voce le tremava.
<<Pensavo che avrei pianto per giorni, che sarei stata solo uno straccio, un cumulo di lacrime...invece è come se lo avessi sempre saputo>>. Rincorse con lo sguardo una lucertola, che guizzò rapidamente sotto le foglie secche.
Si sentiva strana, distaccata dal resto del mondo. Ogni cosa appariva più lontana, più debole.<<Quando ho saputo della sua scomparsa, da bambina, mi sono chiusa in camera per giorni. Ciò che mi addolorava non era il fatto di non poterla più rivedere, ma il mistero, l'impossibilità di sapere cosa le fosse accaduto. Era tremendamente frustrante: da un giorno all'altro era sparita nel nulla e nessuno aveva idea di come, quando, dove, perché. Da quel pomeriggio, non ho fatto che chiedermi: "È viva? È morta? E se avesse bisogno d'aiuto?". L'ho aspettata per anni, perché ancora nutrivo la speranza che un giorno, forse, sarebbe ritornata a casa. Notti intere a formulare ipotesi...>> balbettò, gli occhi arrossati. <<Ora che so che è morta...>>
<<Sei sollevata>> concluse Chris, togliendole le parole di bocca.
<<È crudele dire una cosa del genere, ma... sì. Forse perché ero davvero esausta, stanca di tormentarmi continuamente con le stesse domande. Ora almeno posso smetterla di attendere qualcuno che non riavrò mai indietro. Mia nonna era il mio mondo, ma ultimamente mi sembra di aver conosciuto un'altra persona nella mia infanzia. Una persona che non mi avrebbe mai mentito o ingannato>>.Alcuni uccelli in lontananza cinguettarono e qualcosa poco più in là smosse le foglie di un albero dal tronco sottile. Il sole cominciò a riscaldare leggermente la gelida aria, ma all'orizzonte le nuvole si scurirono minacciose, spezzando il silenzio con qualche cupo e basso ruggito temporalesco.
Christian la stava ascoltando. La ascoltava davvero e Kim lo sentì per la prima volta vicino.
<<È normale che ti senta tradita...ma non devi per forza affrontare tutto da sola. Se ce ne avessi parlato avresti capito che mio nonno o il padre di Eglantine non si sono comportati molto diversamente: hanno indorato la pillola, in fondo eravamo piccoli, ingenui e fragili. Hanno trasformato un incubo in una favola della buonanotte>>.
<<È stato ingiusto>> replicò lei, guardandolo negli occhi.
Si bloccò, le sue pupille incastrate in quelle di Chris. Per la prima volta sostenne quello sguardo così intenso e magnetico: i riflessi olivastri dell'occhio destro e la trasparenza limpida di quello sinistro la catturavano. Ripensò alla loro conversazione.<<Ti è tornata la memoria!>> esclamò sbigottita. Avevano appena discusso sul loro passato e non se ne era nemmeno resa conto.
Lui sorrise timidamente. Era da un po' che non lo vedeva ridere. La sua voce abbandonò il tono grave di prima e giunse alle orecchie di Kim come una dolce melodia: <<Anche a te>>.
<<Come? Quando?>>
<<Credo che nella mia mente si sia sbloccato qualcosa appena usciti da Pondhouse. I ricordi tornano a galla gradualmente>>.Kim si stropicciò gli occhi umidi e fece un respiro. Quella piccola, buona notizia le diede un po' di conforto e le scaldò il cuore. Le perdite di memoria erano temporanee ed Eglantine non aveva ancora manifestato la propria dote: la possibilità di fare ritorno a casa non sembrava più così remota, in fondo.
<<Christian, Kimberly>> li interruppe una voce.
Nolan fece capolino come un'ombra scura tra gli alberi, seguito da Eglantine.
<<Abbiamo sentito dei rumori non molto lontano: alcuni Spettri a guardia del confine. C'è la possibilità che Leah sia con loro...>>.
I ragazzini scattarono in piedi come due molle.<<L'amuleto...hai detto che si trova nel luogo in cui hanno sepolto mia nonna. Dov'è? Quanto dista da qui?>> domandò tempestivamente Kim.
Nolan rimase sconcertato.
<<Non...non molto, ma andarlo a cercare ora è fuori discussione. Se ci sono Spettri Vacanti nei paraggi potrebbero seguirci>> replicò abbassando la voce.
<<Dobbiamo prima occuparci di loro>> mormorò Eglantine.Si avvicinarono al confine avanzando acquattati tra la vegetazione incolta. Ci volle meno tempo del previsto e ben presto si udì il fruscio delicato e rilassante delle onde, sovrastato da esclamazioni concitate. Pareva stessero litigando.
<<Kim, quanti ne vedi?>> chiese Eglantine.
<<Circa una decina, ma nessuna traccia di Leah>> sussurrò lei, il cuore in gola.Nolan non fece nemmeno in tempo ad aprire bocca, perché Chris lo precedette.
I soldati cominciarono a dimenarsi impazziti, mentre la temperatura del loro corpo aumentava a dismisura. Alcuni di loro si accasciarono a terra, tenendosi la gola e boccheggiando per tentare di alleviare quella morsa incandescente, altri si gettarono in mare disperati, ma ogni sforzo fu vano. Ruggivano doloranti, l'aria attorno a loro fremeva. Si contorcevano in maniera raccapricciante, lanciando strida e versi spaventosi.
<<Basta così!>> ansimò Kim, inorridita.
Christian si bloccò immediatamente e gli ultimi Spettri si afflosciarono a terra come spaventapasseri di paglia privi di vita. Calò il silenzio.I ragazzini restarono immobili nell'aria che puzzava di bruciato, trattenendo il respiro.
Le onde presero a frantumarsi contro i cadaveri di alcuni Spettri, per poi inghiottirli facendoli sparire completamente, trascinandoli verso il fondo di quelle acque sibilline.<<È stato troppo facile>> intervenne Nolan, scuro in volto.
<<Decisamente>> replicò Eglantine, con un filo di voce.
La ragazzina si voltò e il suo sguardo cadde su una sorta di bizzarro walkie-talkie. Quando questo si sollevò da terra di qualche centimetro, trasalì violentemente, rimanendo paralizzata.<<No!>> Kim raggiunse con un balzo lo Spettro moribondo e tirò un calcio all'oggetto, strappandoglielo dalle dita mostruose. Questo cadde più in là, piantandosi nel terreno morbido. Produsse un fastidioso ronzio e subito dopo ne uscì una voce fredda e metallica: "Rinforzi in arrivo".
<<Troppo tardi>> constatò Chris, tendendo una mano verso il comunicatore, che si accartocciò fumante, sibilando, per poi colare come cioccolato fuso sull'erbetta umida.
In lontananza le nuvole si erano fatte minacciose e il sole era sparito. L'aria li fece rabbrividire.<<Che cosa facciamo?>> farfugliò Eglantine, con espressione esausta e scoraggiata.
Kim posò lo sguardo sull'orizzonte offuscato dalle nubi, dove il mare e il cielo si confondevano e non era possibile distinguerli. Avanzò, bloccandosi prima che le onde le bagnassero i piedi.
<<Li aspettiamo>> rispose. Si accucciò a terra.
<<Non riusciremo mai ad affrontarli tutti>> ribatté Nolan. <<È letteralmente un suicidio>>.
<<Ma è l'unica possibilità che abbiamo per salvare Leah. Per arrivare qui saranno costretti a portarla con loro: è un'occasione che non possiamo permetterci di sprecare! Inoltre, non abbiamo un modo per oltrepassare il gorgo, quindi le possibilità sono due: restiamo qui e li affrontiamo o torniamo indietro e lasciamo che ci circondino>>.Nolan si morse la lingua e dovette ammettere, suo malgrado, che Kim aveva ragione. Al momento erano come bloccati nelle sabbie mobili, non potevano fare altro che attendere.
<<E se l'amuleto avesse qualcosa a che fare con tutto questo?>> aggiunse Chris.
<<Allora sarà meglio metterci le mani prima che lo facciano loro>> rispose gravemente la ragazzina. <<È una caccia al tesoro...e dobbiamo vincere>>.
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GALE (sospesa)
FantasyUna vecchia storia raccontata la sera per farli addormentare. Era davvero soltanto una leggenda? O qualcosa di più? Un avvertimento? Un inizio? Non tutto è ciò che sembra: Kim, Christian ed Eglantine dovranno fare i conti con un mondo brutale totalm...