Introduzione

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Oscar Wilde, in una lettera indirizzata ad un amico, parlando della sua opera "Il ritratto di Dorian Gray" scrisse:
«Basil Hallward è quello che credo di essere, Henry Wotton è come il mondo mi dipinge e Dorian Gray è quello che mi piacerebbe essere.»

In questo caso, la timidezza e la paura di Eglantine sono i difetti di cui mi vorrei disfare, il coraggio e la speranza di Kim sono le virtù che ho sempre anelato, la magia e gli universi paralleli, che costituiscono la base della storia, sono frutto di fantasia ma vorrei potessero esistere davvero.
Chiara

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