Capitolo 17

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"Sono stati due giorni stupendi. Grazie Kj per l'ospitalità" Camila sta ringraziando Kj, abbracciandolo subito dopo.
"Grazie a voi, mi sono divertito tantissimo" dice il ragazzo, rivolto a tutti.

Siamo pronti per uscire, ci salutiamo un'ultima volta e ci dirigiamo verso il cancello di casa, quando Cole mi affianca
"Ehi Lili, hai qualcosa da fare?"
"Quando?"
"Adesso" risponde. Mi giro verso Mads, in teoria dovevamo semplicemente tornare a casa insieme. Lei alza le spalle e mi fa un occhiolino.
"Ehm..." mi rivolgo ancora verso Cole "in teoria no" rispondo
"Allora ti va di venire con me?"
"E dove?"
"A fare un giro" dice tranquillo. Ammetto che mi sento strana, non saprei nemmeno come descriverlo, ma il fatto che Cole mi abbia invitato a uscire con lui mi rende...emozionata.
"Ok" Rispondo e saluto Mads, dicendole che sarei tornata a casa più tardi.
"Ok..." Risponde lei, soddisfatta, e so che è riferita al fatto che Cole mi abbia chiesto di andare a fare un giro insieme. "Trattamela bene" dice poi la mia amica, rivolta a Cole
"Si Signora!" Risponde lui ironico.

"Ho la macchina parcheggiata là" mi dice, indicando il garage di Kj.
Ci dirigiamo alla sua Jeep nera, con vetri rigorosamente oscurati.
Mi siedo sul sedile, e mi allaccio la cintura.
"Allora, dove mi porti?" Chiedo curiosa.
"Sorpresa" risponde lui. Sorrido istintivamente, adoro quando fa così. Accende la radio e restiamo in silenzio, mentre le strade quasi disabitate passano sotto le ruote della macchina. Non mi sento in imbarazzo, abbiamo già fatto dei viaggi in macchina solo noi due, ed entrambi preferiamo farli in silenzio, per goderci meglio il tragitto. Ma oggi mi sento un po' in ansia, ma non voglio farglielo notare, sicuramente lui mi farebbe mille domande.
"Sei preoccupata?" chiede all'improvviso, interrompendo i miei pensieri, e non mi stupisco nel sentire che la sua domanda è proprio riguardante quello che stavo pensando.
"Perché?" Chiedo, avrà sicuramente notato qualcosa.
"Di solito quando ti dico che ho una sorpresa fai mille domande, invece oggi nemmeno una" dice guardandomi, ma rimettendo lo sguardo subito dopo sulla strada.
"Sono solo sovrapenisero" Rispondo, possibile che questo ragazzo capisca proprio tutto di me?
"Comunque siamo arrivati" accosta la macchina in una zona piena di piccoli sassi, che rimbombano sotto le ruote, sembrerebbe un parcheggio, ma di altre macchine non c'è n'è nemmeno l'ombra...
"Ma dove siamo?" chiede scendendo dall'auto e guardandomi intorno. Davanti a me solo un campo pieno di fiori gialli e arancioni. Cole mi raggiunge e si mette vicino a me.
"Nel set dove faremo delle foto" risponde convito
"Cosa?!" Chiedo preoccupata. "No io non posso, non sono una modella, non so posare e non sto stare davanti alla fotocamera, non posso, non ci riesco" comincio a parlare velocemente e balbettando, cercando di far capire a Cole che non voglio, o meglio, che non posso, non ne sono capace. Ma Cole mi ferma, mettendosi di fronte a me, e appoggiando una mano sulla mia spalla.
"Tu puoi fare tutto" afferma, e io sospiro. È impossibile, non ho mai posato come modella, e l'idea di farlo davanti a Cole mi mette anche leggermente in imbarazzo...
"Ma non ho nemmeno i vestiti giusti, e il trucco e..."
"Ti fidi di me?" chiede. Ovvio che mi fido, e so che non mi farebbe mai fare qualcosa di pericoloso o che mi mettesse in imbarazzo. Annuisco e lui prende la mia mano portandomi sopra una piccola collina.
"Ok mettiti là in mezzo" mi indica. Stacco la mia mano dalla sua, e ancora dubbiosa mi dirigo dove lui ha detto.
"E ora fai quello che vuoi" dice successivamente, prendendo in mano la fotocamera appesa al collo che gli ho regalato.
"Ma come quello che voglio?" Chiedo confusa.
"Fai come ti senti" mi dice lui e poi si nasconde dietro la sua fotocamera, puntata verso di me. Istintivamente mi siedo per terra, circondata da fiori alti e profumati. Cole scatta una foto, poi un'altra e un'altra ancora, prendendomi da diverse angolazioni. Il vedere che lui sia così tranquillo, fa sentire meglio pure me, che infatti inizio a rilassarmi. Stendo le gambe e guardo i fiori, ne prendo uno in mano, e lo annuso, e poi guardo il cielo, che anche se è quasi Natale è sereno e limpido. Mi tolgo la felpa che avevo su, e la lancio a Cole,che se la mette da parte, e posso notare in lui un piccolo sorriso. Chiudo gli occhi, mentre il vento mi scompiglia leggermente i capelli. E sto così bene in questo momento...

Cole si toglie la fotocamera dal collo, e la appoggia sopra la mia felpa, penso che come regalo gli sia proprio piaciuto

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Cole si toglie la fotocamera dal collo, e la appoggia sopra la mia felpa, penso che come regalo gli sia proprio piaciuto. Mi raggiunge, sedendosi vicino a me.
"Come sono andata?" Chiedo sorridendo.
"Benissimo" risponde lui, guardandomi. "Se me lo permetti, vorrei mettere queste foto nel mio nuovo calendario"
"Davvero? Sono venute così bene da meritare un posto nel tuo calendario?" Chiedo sorpresa e sorridendo a trentadue denti. Questo suo nuovo progetto è molto importante, e solo le foto più belle vengono inserite al suo interno.
"Si, sono perfette"
Lo abbraccio, così forte che ci sbilanciamo indietro, toccando il prato con la schiena. Mi metto a ridere, sia perché mi sento bene, sia per la situazione che si è creata. Lui è sopra di me, alzato però sui suoi gomiti, e una sua mano e sul mio braccio, e mi tiene saldamente, come se avesse paura che io scappassi da qualche parte. Il punto è che io non andrei proprio da nessuna parte, non adesso. Smetto di ridere quando vedo che lui mi guarda, quasi serio, e non dice una parola.
"Che c'è?" Chiedo confusa, e intanto gli sposto una ciocca di capelli che gli era ricaduta sulla fronte.
"È che sei così bella" dice, quasi in un sussurro. Schiudo leggermente la bocca dalla sorpresa, non mi aspettavo quelle parole, e sentirgliele dire è una sensazione bellissima. Ma allo stesso tempo il mio respiro si fa pesante, non perché io sia schiacciata da lui, non perché ho caldo, e non perché sono stanca, semplicemente perché mi rendo conto che sono a un palmo di mano dalla persona che forse sta diventando una delle più importanti, eppure me ne rendo conto solo adesso.
Ci fissiamo negli occhi, e i suoi sono verdi, non troppo intensi, ma proprio un bel verde. E la sua pelle sembra liscia e morbida, chiara e limpida. E le sue labbra sono rosee, e carnose, quasi vellutate.
I nostri respiri sono sincronizzati, e il suo mi solletica il mento da quanto siamo vicini. Poi succede tutto in un attimo, i suoi occhi che si fanno sempre più vicini, fino a quando le sue labbra non si posano sulle mie...

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Spazio autrice
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