Capitolo 24

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Qualcuno entra dalla porta...

"Cole" dico guardandolo. Lui mi ignora completamente e si siede sul letto, prendendosi la testa tra le mani, sbuffando. Mi avvicino a lui, e mi siedo al suo fianco, mettendogli una mano sulla spalla.
"Tutto ok?" Chiedo
"Certo non potrebbe andare meglio" dice lui alzandosi bruscamente. Lo guardo confusa, non l'ho mai visto così...
"Ma cosa ti ha dett..." non riesco a finire la frase che lui mi interrompe
"Le solite cose che dice ormai da 3 anni".

Rimango in silenzio, non vorrei peggiorare la situazione. Lui cammina ansiosamente lungo la stanza, facendo avanti e indietro, mentre si morde con insistenza il labbro inferiore. Mi fa male vederlo così, vorrei trovare un modo per farlo stare bene. Mi alzo dal letto e mi avvicino a lui, mettendogli una mano sulla guancia.
"Ora calmati, vedrai che sistemerete tu e tua madre, poi magar..."
"No non sistemeremo un cazzo!" Urla e spinge via la mia mano "Non abbiamo sistemato per 3 anni, e ora tu vieni qua a dirmi che sistemeremo?! Tu non sai niente! Capito?! Niente!" I suoi occhi sono pieni di rabbia e trema leggermente da quanto sta urlando.

I miei occhi diventano lucidi, ma non piango, non voglio. Eppure non mi sarei mai aspettata una litigata simile con lui, non mi sarei mai aspettata questo da lui. Ora sarebbe colpa mia?! Io cercavo solo di aiutarlo. Faccio un passo indietro, mentre continuo a guardarlo.
"Ok..." sussurro, con la voce spezzata. Prendo la mia borsa appoggiata sul tavolo, ed esco dalla porta. Respiro profondamente... sono arrabbiata pure io adesso, ma ora l'unica cosa che mi interessa è uscire da questa casa. Passo per il soggiorno e fortunatamente non trovo la mamma di Cole. Mi avvio verso l'ingresso, per prendere la mia giacca. La trovo, appoggiata a una sedia. La prendo e la indosso velocemente
"Dove vai?" Mi giro di scatto nel sentire una voce a me non familiare. È Dylan.
"Io... torno a casa" dico abbassando la testa.
"Tutto ok?" Chiede lui, guardandomi attentamente. Ha gli occhi simili a quelli di Cole, ma per me sono due cose completante diverse da guardare.
"Ehm... si" mi giro di scatto prima che possa farmi qualche domanda, e apro la porta di casa.
"Aspetta!" Sento urlare da dietro. È ancora lui. Ormai quasi alla fine del vialetto per arrivare al cancello di casa, mi volto verso di lui. "La borsa" dice porgendomi l'oggetto che avevo dimenticato.
"Oh, grazie" dico prendendola
"Sicura che vada tutto bene?" Chiede lui
"Si... solo una piccola litigata con Cole, ma niente di importante..."
Lui mi guarda, come aver capito tutta la situazione.
"Ehm, è colpa di mia madre, sono successi vari casini negli ultimi anni, e diciamo che non va molto d'accordo con Cole" dice lui.
Lo guardo attentamente, quasi aspettando vada avanti...
"Cole ha deciso di rientrare nel mondo della recitazione dopo il college, a differenza mia, che ho seguito il consiglio di mia madre, cioè separarmi un po' da quel mondo. Ma Cole è davvero bravo a recitare, ha una dote unica. E così negli ultimi 3 anni hanno iniziato a litigare. Cole quando ha iniziato Riverdale si è comprato un appartamento per viverci da solo, e non veniva in questa casa da un sacco... Mia mamma c'era rimasta male, e adesso che ha scoperto che ha invitato tutto il cast senza dirle niente, si è incazzata..." spiega tutta la situazione, e ora capisco tutto molto meglio... ma comunque non si poteva comportare così...
"Si, ma il punto è che..." inizio a dire, ma anche lui mi interrompe
"Se si è incazzato con te è solo perché quando litiga con nostra madre diventa molto nervoso" lo giustifica subito.
Sospiro, forse ha ragione, l'ho solo beccato in un momento delicato.
"Mi spiace che tu abbia assistito a tutto questo" si scusa.
"Ci sono abituata ormai alle litigate in famiglia" dico ripensando alla situazione con i miei genitori.
"Lili..." dice lui, pensando sul mio nome "Cole mi ha parlato di te al telefono" dice.
Sorrido timidamente. Vorrei tanto sapere cosa gli ha raccontato.

Qualcuno esce dalla porta di casa, correndo.
"Dylan, dov'è Lili?!" La persona appena uscita dalla porta è troppo impegnata a mettersi il giubbotto velocemente per notarmi.
Dylan si leva da davanti a me, rivelando la figura di Cole, sorpreso nel vedermi ancora qui.
"Lili..." dice lui avvicinandosi. Io resto ferma sul posto, non voglio fare altri passi sbagliati. "Mi spiace così tanto" dice lui.
Resto a guardarlo, lui mi prende il viso tra le mani e chiude gli occhi, appoggiando la sua fronte alla mia.
"È tutto ok" dico
Lui avvicina le sue labbra alle mie, per darmi un semplice bacio a stampo, ma come se fosse l'ultimo che dovesse darmi, come se pensasse di avermi persa per sempre, come per tenermi con lui, per sempre. Si stacca lentamente.
"Scusami" ripete. Gli avvolgo le braccia intorno al collo, e lui mi alza da terra, abbracciandomi, e tenendo le sue mani dietro la mia schiena. Assaporo il suo profumo, non voglio litigare con lui, mai più, voglio averlo sempre con me, senza la paura di poterlo perdere.
"Ringrazia anche tuo fratello" dico sorridendo
Cole si gira verso Dylan, e si sorridono a vicenda
"Perché dovrei ringraziarlo? Magari vi siete limonati mentre io non c'ero" scherza lui
"Simpatico" gli risponde il fratello, ed entrambi si mettono a ridere. "Io torno dentro, è stato bello conoscerti Lili" il ragazzo dai capelli biondi torna in casa, lasciandomi sola con Cole
"Che ne dici se noi ce ne andiamo?" Chiede Cole
"E dove?"
"Non so, ma via da qui" risponde lui, quasi supplicandomi
"Ok" Rispondo.
Cole mi prende una mano, intrecciando le sue dita con le mie. Sorrido a quel gesto, ma lui sembra non farci troppo caso. Ci dirigiamo verso la macchina, e Cole tira fuori un pacchetto di sigarette, buttandolo per terra. Penso lo abbia fatto perché sa che con me non sarà in ansia, e probabilmente se lo era portato fuori perché pensava io me ne fossi andata. Lo amo troppo per andarmene via da lui...

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Spazio autrice
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