Capitolo 22

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Cole

Sono sdraiato sul lettino vicino alla piscina, con Kj e Mads, mentre tutti gli altri stanno ancora giocando in piscina con la palla.

Non riesco a smettere di fissare Lili, che continua a ridere e a divertirsi, è così bella...

Kj sembra aver notato la cosa, infatti mi tira una gomitata. Mi giro verso di lui e gli faccio una smorfia con la bocca, come per lamentarmi del fatto che mi abbia interrotto dal guardare un bellissimo spettacolo.
"È bellissima questa piscina Cole" mi dice Madelaine, mentre avvolta nel suo asciugamano sorseggia un po' di limonata.
"Già, e fortunatamente l'acqua è riscaldata" Dice Kj. Anche se è inverno, oggi è una bella giornata, quindi non fa nemmeno troppo freddo.

Si sta facendo tardi, tra poco farà buio, e le luci del giardino si sono accese, dando un'atmosfera ancora più suggestiva. Era tanto che non venivo in questa casa, qui in realtà ci abitano i miei genitori, io invece ho un attico nel centro della città, dove vivo da solo da quando ho iniziato a registrare Riverdale. Ho invitato qua tutti i miei amici perché so che i miei sono via per tutto il weekend, e volevo approfittarne per tornare a casa, ma senza trovare loro. Diciamo che le cose ultimamente non vanno molto bene con la mia famiglia. Ci troviamo in disaccordo su molte cose, e vorrei tanto parlarne con qualcuno, che sarebbe Lili, ma al tempo stesso non voglio rovinarle la giornata di oggi, in cui sembra davvero felice e spensierata.

"Ragazzi sta iniziando a fare freddo. Che ne dite se rientriamo?" Propone Mads a tutti quelli che sono in piscina.
Tutti annuiscono, ed escono velocemente dalla piscina, correndo dentro casa, data la differenza di temperatura da dentro a fuori l'acqua. Mi metto a sistemare i lettini, e intanto esce anche Lili dalla piscina. Con i capelli bagnati e il corpo gocciolante, esce dalla piscina, tremando, e stringendosi tra le sue braccia. Afferro l'asciugamano sul mio lettino e mi avvicino a lei. Da dietro le avvolgo l'asciugamano, abbracciandola, e muovendo le mani sulle sue braccia per scaldarla. Si gira verso di me e mi sorride, e non resisto nel rubarle un bacio.
"Dai, vai dentro che sennò ti ammali" le dico, lasciandola entrare in casa con attorno ancora il mio asciugamano.
Sorrido e scuoto la testa, pensando a quanto io abbia perso la testa per quella ragazza. Sistemo le ultime cose, raccolgo i bicchieri usati, e ripongo le palle da gioco nell'apposito cesto.

Rientro in casa, e capisco che si stanno tutti cambiando, dato che in soggiorno non c'è nessuno. Intanto sistemo anche la cucina, così non sono costretto a farlo dopo.

Quando tornano tutti, cambiati e asciugati ci mettiamo comodi sui divani, e ognuno parla con qualcuno, del più e del meno. Io e Lili siamo riusciti a parlare da soli, anche se solo per poco, dato che dopo si sono aggiunte al discorso Camila e Ashleigh.

***
Guardo l'orologio, 11.30 di sera. Il tempo è volato come niente, e alcuni se se sono già andati.
"Io adesso devo proprio andare" dice Camila, alzandosi dalla poltrona
"Si pure io" dice Casey, facendo lo stesso.
"Beh a questo punto andiamo pure noi due" dice Mads, parlando con Ashleigh.
"Si, sono distrutta, in più il taxi dovrebbe essere arrivato" dice la ragazza dalla pelle scura.

Accompagno i miei amici alla porta, seguito da Kj e Lili. Ci salutiamo e poi in casa regna il silenzio più totale.
"Tra poco arriva un mio amico a prendermi" mi avverte Kj, prendendo il telefono per vedere che ora sia. "Ti serve un passaggio Lili?" Chiede poi.
Lei si gira verso di me, come per chiedermelo.
"No, la accompagno io" rispondo. Kj sorride, e così anch'io, ripensando alla situazione di oggi pomeriggio.

Dopo 5 minuti, se ne va via pure Kj, e lo saluto con un abbraccio, è davvero un buon amico, il migliore.
"Vado a prendere la giacca" dice Lili, girandosi verso la cabina armadio.
Le corro dietro e la afferro per un polso, facendola girare di scatto, e non le lascio nemmeno il tempo di parlare, che la bacio. Le appoggio una mano sotto l'orecchio, e con l'altra la avvicino a me per la vita. Lei si lascia andare a quel bacio. Faccio dei piccoli passi in avanti, e lei mi segue, ma senza mai staccarsi dalle mie labbra, fino a quando la sua schiena non tocca la parete. Avvolge le sue braccia intorno al mio collo, e io velocemente la prendo in braccio. Sorride sulle mie labbra, e faccio lo stesso, riprendendo fiato. Le bacio la guancia, il collo e dietro l'orecchio, per poi ripassare alle labbra. Lei respira pesantemente, e sorrido nel sentire la sua reazione ai miei baci. Ci stacchiamo lentamente, e lei riapre gli occhi allo stesso modo, come per godersi al massimo quel momento. Ancora con lei in braccio, appoggia la testa tra la mia spalla e il mio collo, mentre io le lascio un bacio sulla testa.
"Ti va di restare qua questa notte?" Chiedo sussurrando. Lei cerca il mio sguardo, e mi guarda confusa. Cazzo, forse non dovevo chiederglielo, magari lei non voleva e adesso si sentirà sicuramente in imbarazzo.

I miei pensieri vengono interrotti e smontati dalla sua reazione: sorride timidamente e annuisce, senza dire niente, e subito dopo mi ribacia velocemente, per poi scendere dalle mie braccia.

Corre verso il salotto, che è abbastanza distante da dove siamo, dato che la casa è gigantesca.
"Dove vai?" Chiedo confuso, ma ridendo, e rincorrendola.
Lei non risponde, ma continua a correre, fino a quando si butta su un divano. In questo momento sono ancora più confuso di prima.
"Che succede?" Chiedo avvicinandomi e ridendo, adoro quando fa delle pazzie.
"Ho sempre sognato di passare una serata a guardare Netflix con il mio ragazzo. Quindi..." lascia sospesa la frase, alzando un sopracciglio. Sorrido e vado verso la cucina, per prendere qualcosa da mangiare. Quando torno in soggiorno vedo Lili ancora seduta sul divano, intenta a guardare il telefono. Appena mi nota spegne subito il cellulare e lo mette velocemente in tasca.
"A chi scrivervi?" Chiedo, mentre appoggio al tavolino la ciotola piena di patatine.
"Oh... nessuno" risponde lei, vaga.
La guardo, alzando un sopracciglio.
"Davvero nessuno. Dai vieni qua" si stende per lungo sul divano. Decido di non pensare alla questione del telefono, magari veramente non era nessuno. Afferro una coperta e mi stendo dietro di lei.
"Che film?"
"Non so... Colpa delle stelle?" Chiede lei
"Tutto quello che vuoi". Sorride e mi stampa un bacio sulle labbra, e subito dopo con il telecomando mette su il film.

Avvolgo il braccio intorno alla sua vita, e lei appoggia la testa sul mio petto. Vorrei restare così per sempre...

continua....

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