Capitolo 12

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"Allora, come è andata l'intervista?" Chiede Casey. Io, Cole e Casey stiamo aspettando di giare una scena, seduti sulle nostre sedie, con affianco mille buste di patatine e dolci, ovviamente vuote...
"Ehm, bene. Si direi che è andata benissimo" dico, girandomi subito dopo verso di Cole, che mi sorride.
"Si, è stato bello" dice poi lui.
"E cosa avete fatto durante il viaggio?"
"Abbiamo visitato un po' la città in macchina, e abbiamo visto il museo delle torri gemelle" risponde Cole, mentre tira fuori il telefono per leggere le notifiche
"E c'erano tanti giornalisti?"
"Troppi" rispondo alzando gli occhi al cielo
"Ehm, è successo qualcosa?" Chiede Casey, confuso.
Guardo Cole, in cerca di aiuto, mi vergogno a dire quello che ho fatto, forse sono stata un po' troppo aggressiva, ma quello se lo meritava...
Cole capisce subito la situazione, infatti interviene "Semplicemente... i soliti giornalisti invadenti"
Casey annuisce, ma la sua curiosità è simile a quella di Kevin, infatti fa altre domande "E l'hotel com'era? Ho saputo che avete alloggiato in uno degli hotel più belli di New York. Com'erano le stanze? E i letti? Erano comodi? E avevate una stanza a testa oppure dormivate insieme?"
Sgrano gli occhi, e penso di essere diventata completamente rossa. Ovviamente Casey non sa niente della nottata tra me e Cole, anche se non abbiamo fatto niente.
Cole si limita a rispondere "Si belle camere, fresche, e il letto era molto comodo. Ho dormito benissimo"
Da lì in poi loro due iniziano a parlare di altro, mentre io decido di starmene in silenzio, ma fortunatamente poco dopo vengo chiamata per andare a girare le mie scene.

***
Vado verso la mia roulotte. Sono le 2.00 di notte e devo prepararmi per andare a casa. Prendo i vestiti e mi cambio. Rimetto un po' a posto la scrivania, piego i vestiti e metto le mie cose dentro la borsa. Esco dalla roulotte e una folata di vento mi scompiglia i capelli. Chiudo gli occhi, aspettando che la corrente di aria gelida passi, e mi stringo tra le mie braccia. Maledetta me che non ho preso la giacca stamattina. È quasi periodo di Natale, e io sono fuori, al freddo, probabilmente con 3 gradi, e indosso solo un semplice maglione e dei jeans strappati alle ginocchia, se non mi ammalo sarebbe veramente un miracolo.

"Guarda che vestita così rischi di prenderti qualcosa" una voce alle mie spalle mi fa sussultare. È Cole, che come ogni volta, sembra leggermi nel pensiero. Mi giro e lo guardo. Ha una giacca blu in mano e me la sta porgendo. La prendo, senza dire niente, anche perché lui ce ne ha un'altra addosso.
"Grazie" me la metto, e non mi sorprendo nel vedere che mi sta gigante.
"Vuoi un passaggio?" Chiede indicando la sua macchina nera, l'unica in tutto il parcheggio
Alzo gli occhi al cielo, per valutare la situazione. È buio e ci sono dei nuvoloni grigi scuro che sovrastano quasi tutta la città.
"Ok" Rispondo. Si gira e ci dirigiamo alla sua macchina.

Mentre siamo in viaggio da ormai un po', Cole decide di dire qualcosa, interrompendo la mia completa attenzione sulle gocce di pioggia che scendevano lungo il finestrino.
"Che farai per questo Natale?"
Mi soffermo sulla sua domanda. Cosa farò? Non lo so nemmeno io. Forse dovrei tornare a casa, dato che non sento mai i miei genitori.
"Non so, magari torno a Cleveland per un po' di giorni" rispondo, anche se quasi con tono da domanda. "Tu?"
"Pure io torno dalla mia famiglia, ma solo per un paio di giorni, il resto devo restare in città per alcuni lavori"
"Lavori anche nelle vacanze Natalizie?"
"Si, devo controllare alcuni foto shoot per dei calendari natalizi. Mi hanno nominato capo fotografo, quindi devo esserci per forza"
"Wow, complimenti" dico guardandolo, e lui sorride leggermente, ma senza distogliere lo sguardo dalla strada. So quanto ci tiene alla fotografia, e in questo momento posso vedere che è molto soddisfatto.

Ferma la macchina davanti al mio appartamento, e subito dopo essermi slacciata la cintura di sicurezza gli chiedo
"Vuoi salire?"
"No vabbè, torno a casa"
"Sei sicuro? Penso che Madelaine abbia preparato la cioccolata calda" lo guardo, sapendo già la sua risposta.
"Non si dice mai di no a della buona e calda cioccolata"
Ridiamo insieme e ci dirigiamo al portone. Apro la mia borsa, piena di trucchi, caramelle rubate nel set, e altre mille cose, e come ogni volta non trovo mai le chiavi. La pioggia ci bagna leggermente ad entrambi, e posso dire che in questo momento la odio terribilmente.
"Ma dove cavolo sono adesso?" Impreco mentre continuo a frugare dentro la borsa. Cole mi osserva, probabilmente divertito, infatti quando alzo lo sguardo lo vedo fissarmi con un sorriso da ebete.
"Al posto di ridere, potresti aiutarmi?" Dico irritata dalla situazione.
Fa un passo verso di me, quando qualcosa mi cade dalla borsa. Le chiavi!
"Eccole" diciamo in coro. Mi abbasso per prenderle, e Cole fa lo stesso. Succede tutto in un secondo appoggio una mano sopra le chiavi, e Cole la sua mano sopra la mia. È calda e morbida, e incredibilmente grande rispetto alla mia piccola ed esile mano. Alzo lo sguardo di scatto e lui fa lo stesso. Ci alziamo e lui velocemente toglie la mano dalla mia, imbarazzato. Abbasso lo sguardo diventando rossa, ma subito mi giro verso il portone, aprendolo velocemente con le chiavi. Cole fa un passo indietro e aspetta che io apra la porta, per poi entrare e passarsi una mano tra i capelli bagnati. Faccio lo stesso, accorgendomi che anche i miei jeans sono zuppi, ma fortunatamente ho la giacca di Cole a tenermi asciutta il maglione. Saliamo le scale ed entriamo in casa.

"Mads, sono a casa" urlo dall'ingresso, mentre appoggio la borsa e le chiavi
"Sono in cucina" urla lei a sua volta. Mi giro verso Cole, che ha già un sorriso in faccia, probabilmente perché sa quanto Mads cucini bene. Ci dirigiamo in cucina, e sento una voce familiare.
"Camila?" Chiedo guardando la mia amica di spalle
"Cole?" Chiede Mads guardando il ragazzo dietro di me.
"Mi ha riaccompagnata a casa" dico subito
"Camila è venuta qua per proporre una cosa" dice Mads, sorridendo alla nostra amica.
"Volevo chiedervi se sareste d'accordo a fare una festa di Natale con tutto il cast. Potremmo andare a casa di Kj e stare là la notte" afferma Cami, sorridendo entusiasta.
"Bella idea, ma io devo andare dai miei genitori e lavorare" dice Cole, stringendo le labbra
"Eddai Cole! Solo una sera, poi la mattina riparti" dice Camila, sbuffando all'idea che la sua proposta non potesse funzionare.
Si gira verso di me, che inclino la testa come per dirgli che deve per forza venire.
"Va bene" dice lui "Ma forse arriverò un po' più tardi"
"Perfetto! Tu Lili, puoi?"
"Si, penso di sì" dico sorridendo
"Fantastico" Camila si alza dalla sedia e prende la sua giacca. "Meglio che vada, prima che arrivi il temporale"
"Temporale?" Chiede Cole confuso
"Si, tra un ora ci sarà una specie ti tromba d'aria"
"Allora meglio che vada pure io" afferma lui, rimettendosi la giacca.
Annuisco e mi tolgo la giacca velocemente per dargliela
"No tranquilla, tienila pure, me la ridai quando ci vediamo. Ciao" ci saluta
"Ciao" diciamo in coro io e Mads, mentre gli altri due escono dalla porta.
Chissà cosa faranno adesso che stanno scendendo le scale da soli... oddio, cosa ho appena pensato? Non sono affari miei, eppure vorrei tanto essere io con lui in questo momento...

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Spazio autrice
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