Capitolo 39

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È arrivato il momento di salutarsi. È ormai passata l'ora di cena, e fuori è già buio e diluvia come non mai.
Ci raduniamo tutti in soggiorno, e mi avvio verso Roberto per ringraziarlo.
"Grazie mille Roberto, bellissima riunione" gli dico, sorridendogli cordialmente
"Di niente Lili, non vero l'ora di tornare sul set. Questa stagione si concentrerà molto su di te, e muoio dalla voglia di vedere te e Cole nel set. Sarete fantastici" afferma lui.
Un vuoto si forma dentro di me, come se mi fossi appena ricordata che un pezzo del mio cuore se n'è andato. Ma forse è meglio così...Forse eravamo destinati a finire così.
Cerco di sorridere nel modo meno falso possibile. Roberto ha sempre detto che non voleva questioni e problemi personali all'interno del set, ma sinceramente penso sarà difficile fare finta di niente.

"Lili!" Mads si avvicina a me, prendendomi sotto braccio.
"Ti spiace se vado a casa di Travis? Se vuoi ti diamo un passaggio fino al nostro appartamento" propone lei.
"Oh no grazie, chiamerò un taxi"
"Sicura?" chiede lei guardandomi attentamente.
"Si tranquilla" le rispondo. Non voglio fare la terza incomodo con Mads e il suo ragazzo, in più sono stra sdolcinati tra loro, e in questo momento proprio non ne ho voglia.

Saluto anche tutti gli altri, fino a quando mi manca solo Cole da salutare. Lo cerco tra tutte le perone presenti nella stanza, e quando incontro i suoi occhi posso vedere che erano già puntati su di me. Velocemente distoglie lo sguardo, abbassandolo verso terra, e velocemente va verso Kj. Penso che non lo saluterò, e inizio a pensare che lavorare insieme sarà forse più complicato del previsto...

Ci avviamo all'uscita, e penso a quanto sia stata stupida a non prendere l'ombrello...
"Vieni qua sotto" mi invita Camila, per darmi riparo sotto il suo.
Mi avvicino a lei, e vedo che è particolarmente agitata.
"Tutto ok?" Chiedo
"Si... cioè no, cioè si però boh" risponde. Ok è agitata
"Cos'è successo?" Chiedo curiosa.
"Charles mi ha chiesto di uscire" risponde imbarazzata, mentre le sue guance si tingono leggermente di rosso.
"Oddio! Quando?!"
"Adesso!" Dice lei sorridendo a trentadue denti e mordendosi il labbro inferiore "Ha detto che mi porta in un locale, e ha specificato la parola appuntamento."
"Cami ma è fantastico" dico entusiasta, dalle poche volte in cui mi parlava di lui mi accorgevo che c'era dell'interesse, i suoi occhi si illuminavano e non poteva smettere di sorridere proprio come adesso.
"Si lo so. Ho solo paura di fare figuracce" ammette.
"Cami sei perfetta, stai tranquilla. Sii te stessa e vedrai che perderà lui la testa"
"Ok" annuisce emozionata.
Proprio parlando di Charles, arriva dietro di noi, chiamando Camila.
"Andiamo?" Chiede alla ragazza.
"Si, andiamo" risponde lei, con tono felice. Si volta verso di me per salutarmi "Ci sentiamo domani ok?" Chiede lei, probabilmente riferendosi al fatto che dovrà raccontarmi tutto quello che succederà questa sera.
"Si certo" rispondo
"Ti serve l'ombrello?" Chiede
"Oh no tranquilla, tanto la fermata dei taxi è qua vicina"
Fa un cenno con la testa, e poi insieme a Charles di dirigono verso la sua macchina. Sembrano così felici, proprio come me e Cole... Cioè volevo dire come eravamo io e Cole... Ma perché arrivo sempre a pensarlo? Stupida Lili!

La pioggia mi solletica il naso, e nei miei pantaloni si posso vedere chiaramente grandi gocce d'acqua. Mi guardo intorno, per capire da quale parte andare, e vedo in lontananza una fermata per i taxi. A passo svelto la raggiungo, mentre cerco di ripararmi gli occhi dalla fastidiosa pioggia, che sembra aumentare ogni secondo di più.
Proprio quando devo attraversare la strada, un rumore mi fa sobbalzare, facendomi spaventare a morte. Una macchina si trova a pochi centimetri di distanza da me, e il rumore del clacson ancora risuona nell'aria.
"Stai attenta!" Urla il guidatore.
"Scusi" dico abbassando la testa e attraversando la strada, riprendendomi dallo spavento appena preso.
In lontananza vedo un taxi arrivare verso la direzione in cui io dovrei andare per tornare all'appartamento. Mi sporgo leggermente sulla strada facendo attenzione che non ci siano altre macchine, e butto in fuori il braccio per chiamare il taxi. Sembra si stia avvicinando al marciapiede, ma non rallenta come in realtà dovrebbe fare... infatti subito dopo mi passa velocemente davanti, schizzandomi completamente con l'acqua di una pozzanghera, che mi bagna dai capelli ai piedi.
Rimango a bocca aperta, togliendomi dalla faccia l'acqua che mi ha completante infradiciata. Mi tocco i capelli che non mi stupisco essere completante inzuppati. Intanto la pioggia continua a cadere sulla mia testa, ed è la cosa che in questo momento mi da più fastidio al mondo.
Pensa Lili, pensa.... come torno a casa?
Potrei chiamare un taxi, così sono sicura che si fermerà a prendermi! Ottima idea.
Tiro fuori il telefono e compongo il numero del taxi, che ormai so a memoria da quando vivo qui a Vancouver.
"Salve, volevo chiedere se poteva venire a prendermi"
"Via?" Chiede l'autista da dietro il telefono.
"Sono sulla strad..."

Biiiiiip

"Pronto?" Chiedo confusa. Allontano il telefono dal mio orecchio e posso notare che non si accende più... Cavolo è scarico!
Ma posso essere più sfigata.
"Cazzo" urlo, battendo un piede per terra, procurandomi anche un po' di dolore, ma al momento non ci faccio caso. Durante il mio calcio al pavimento, le chiavi che erano nella tasca della giacca, cadono da essa, finendo proprio dritte dentro il tombino.
"No!" Mi accovaccio a terra, cercando disperatamente e inutilmente di riprendere le mie chiavi.
"Cazzo cazzo cazzo" mi lamento ad alta voce. Ma è possibile avere così tanta sfiga?! Come faccio adesso?!?!

"Lili?"
Una voce alle mie spalle mi fa spaventare, stranamente...
Appena mi giro trovo l'ultima persona che mi sarei immaginata.
"Cole?" Chiedo confusa "Cosa ci fai qua?"
Si avvicina a me, per farmi riparare sotto il suo ombrello.
"Stavo andando verso la mia macchina, l'ho parcheggiata in fondo alla strada" dice tranquillo. Invece a me questa vicinanza tra i nostri corpi non mi tranquillizza affatto... "Tu invece?" Chiede
"Stavo prendendo un taxi" rispondo grattandomi la testa bagnata, imbarazzata...
"E... come mai hai tutti i vestiti bagnati?" Chiede curioso e ridendo leggermente. Adesso lo trova pure divertente? Non capirò mai questo ragazzo.
Alzo gli occhi al cielo, mi da sui nervi che stia ridendo di me. Incrocio le braccia e mi allontano da lui, mentre la pioggia mi rinzia a ricadere sulla testa.
"No aspetta!" Urla lui, prendendomi per un polso, e riportandomi vicino a lui, sotto l'ombrello.
Quando volto lo sguardo verso di lui, i nostri nasi si sfiorano, e a quella sensazione rimango spiazzata, immobile, quasi non riuscissi, o meglio, volessi muovermi. La sua mano è ancora sulla mia, che mi tiene ben salda, come se avesse paura che potessi scappare un'altra volta. Deglutisco a fatica, e per fortuna mi riprendo dallo stato di trans in cui ero.
"Ehm..." bisbiglio, allontanando la mia faccia dalla sua, ma restando sotto il suo ombrello.
Scuote la testa, riprendendosi anche lui.
"Ehm..." ripete "V-vuoi..." inizia a balbettare "Vuoi un...un passaggio a casa?" Chiede, forse spaventato dalla mia risposta.
Sospiro, cos'altro ho da perdere? Ho perso il taxi, il telefono mi si è spento, ho perso la dignità e le chiavi...
Cavolo le chiavi!
"Oddio" penso ad alta voce
"Cosa?" Chiede Cole, confuso
"Io..." cerco di dire, ma mi vergogno a dire che mi sono cadute le chiavi dentro al tombino "Ho dimenticato le chiavi a casa, e Mads è a casa del sul ragazzo..."
Cosa faccio adesso? Cole mi guarda fisso negli occhi, e in questo momento non aiuta per niente.
Potrei stare in hotel, o magari chiamare Ashleigh o Camila...
I miei pensieri vengono interrotti dalla voce di Cole, e quello che dice mi fa rimanere senza parole. La sua domanda è diretta, e detta con tono quasi supplicante...
"Vuoi venire a casa mia?"

continua...

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