Capitolo 47

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Il film è appena finito, e Cole abbassa lo schermo del computer appoggiato sulle sue gambe.
Abbiamo deciso di vedere un film per ammazzare il tempo, e soprattutto per distrarci dalla situazione che era successa a cena.
Sposto la coperta dalle mie gambe e mi alzo per prendere il telefono sul tavolo.
"Sono le 23.30" lo avviso
"Sei stanca?" Chiede
"Si, un po'" ammetto
"Ok" Si alza e appoggia sul tavolo il computer. "Andiamo a prendere le valige di sotto?" Chiede
"Si..." nella speranza di non trovare ancora Cris in casa...

Scendiamo le scale e posso notare che invece lui è ancora qui, ma si sta mettendo la giacca.
Faccio un segno a Cole di tornare di sopra, meglio aspettare che se ne sia andato.
"Lili!" Troppo tardi, ci ha visti...
Mi volto sospirando
"Stavo andando via, ma prima volevo salutarti" dice ancora lui, mentre mi raggiunge ai piedi delle scale.
Mi avvicino e gli lascio due baci sulle guance come segno di saluto, sperando di non rivederlo per molto tempo. Ma il suo saluto consiste anche in un abbraccio, molto, forse troppo, lungo per i miei gusti, e a quanto pare anche per i gusti di Cole. Infatti è proprio lui che si avvicina, facendo un colpo di tosse che separa me da Cris.
"Avevo preso un regalo per te" ammette Cris, togliendo dalla tasca della giacca una scatolina incartata.
La prendo titubante, e stranamente sorpresa. Non me lo aspettavo da lui.
La apro, e posso notare che è una collanina con un ciondolo a forma di "L". Mi è così familiare... mi sembra di averla già vista...
E poi ricordo, ricordo che me la aveva già regalata questa collanina, ormai quasi 2 anni fa. Decido però di non dirgli niente, mi limito semplicemente a sorridergli e a ringraziarlo "Grazie Cris, non dovevi"
"Appena l'ho vista ti ho pensato"
Povero sfigato, la stessa identica frase che aveva detto la prima volta...
"Lili!" Una voce proveniente dalla cucina mi chiama "Lili puoi venire in cucina?" Chiede nuovamente mia sorella Tess.
"Arrivo!" Urlo a mia volta. "Ci vediamo Cris" lo saluto, con una nota di vittoria nella mia voce. Non mi ha distrutto, non del tutto per lo meno... Mi sono dimostrata più forte, ed è anche grazie a Cole.
Mi volto verso la cucina, senza pensare che ho lasciato Cole e Cris da soli, all'ingresso della casa...

***
Cole
"Ci vediamo Cris" dice Lili, prima di andarsene in cucina da sua sorella.
Posso capire che è contenta che sia finalmente finita, che probabilmente non lo rivedrà più per molto tempo...
Lo guardo con aria di sfida... pensare che ha fatto soffrire Lili mi fa incazzare moltissimo, e vorrei prenderlo a pugni, ma non lo faccio, Lili non me lo perdonerebbe.
"Piacere di averti conosciuto, Cole" dice lui, allungando una mano verso di me. Che faccia tosta, prima dice che vuole uccidermi e poi mi saluta pure.
Lo guardo titubante e poi gliela stringo, con una stretta decisa e forte, per fargli capire che non è nessuno lui, e di stare lontano da Lili.
"Quindi state insieme da quanto?" chiede ancora.
Ma possibile che faccia sempre domande così personali?!
"5 mesi" rispondo sfidandolo.
"Quindi immagino voi abbiate fatto..." alza un sopracciglio, come se sapesse perfettamente di cosa stia parlando. Ma che cazzo vuole adesso? Come si permette di chiedermelo? Lo picchierei in questo momento con le mie stesse mani...
Vedendo che non rispondo continua a parlare "Come immaginavo... beh ti dò un consiglio: lei adora quando a letto le mordi il lobo dell'orecchio. La fa impazzire letteralmente. O almeno con me..."
Cosa cosa cosa? Ho sentito bene? Ma io spacco la faccia a questo coglione.
"Cosa hai appena detto scusa?" Chiedo minaccioso, avvicinandomi lentamente a lui.
"Mi hai sentito bene. E magari mordile anche le labbra a volte, lei lo faceva sempre con me..."
Stringo i denti, non devo cedere alle sue provocazioni.
"Fossi in te ritirerei la denuncia, o si mette male"
"E per chi?" Chiedo io sfidandolo
"Per Lili" rabbrividisco "Non mi importa un cazzo se quella puttana si è messa con te, questo non mi fermerà dallo stuprarla di nuovo"
Ok ne ho abbastanza.
Il mio pugno arriva sulla sua mascella veloce tanto quanto velocemente io lo abbia odiato.
Si piega leggermente su se stesso, probabilmente sorpreso dal colpo inaspettato.
Quando si rialza tenendosi la guancia rossa e sanguinante,mi si avvicina bruscamente, spingendomi indietro. Nonostante lui sia anche abbastanza grosso, io riesco a non perdere l'equilibrio, e lo rispingo a mia volta.
Giuro lo uccido qui, adesso, non me ne frega un cazzo, non doveva dirlo, e nemmeno pensarlo. Non gli lascerò mai fare del male di nuovo a Lili.

"Cole!" una voce per me inconfondibile mi richiama da dietro.
Lili si avvicina a me, mettendosi in mezzo a noi due e guardandomi confusa e preoccupata, appoggiando una mano sul mio petto,  come per tenermi fermo.
Poi si volta verso Cris e vede la guancia sanguinante.
"Vattene, ora!" dice Lili rivolta a Cris, sorprendendomi.
"Brutta stronza! Te ne pentirai" dice lui, sempre attento a non farsi sentire dai genitori di Lili, e spingendola leggermente indietro con un dito.
Sposto bruscamente Lili dalle sue grinfie, portandola dietro di me.
Lo prendo per la giacca e lo scuoto iniziando a fare dei passi avanti. Voglio che esca da questa casa, voglio che stia lontano da Lili.
Ma i miei pensieri vengono proprio interrotti dalla sua voce. "Cole, fermo!" cerca di affermarmi un braccio, facendomi lasciare la presa su Cris.
Lui fa un'espressione arrabbiata e si sistema meglio la giacca prima di uscire.
Lili si stacca da me non appena vede che è uscito, e nello stesso tempo rinizia a respirare regolarmente.
"Lili io..." cerco di spiegare.
"Non qua" mi interrompe "Andiamo in camera"
Prendo la mia e la sua valigia, e insieme risaliamo le scale.
Non appena torniamo in camera sua, lei chiude la porta alle sue spalle e si butta sul letto, prendendosi la testa tra le mani.
Io resto fermo a guardarla. Forse ho fatto una cazzata a tirargli quel pugno, ma se lo meritava.
"Lili so che sei arrabbiata..."
"Non dovrei?!" Chiede lei alzando la voce. "È un coglione, lo so anch'io, ma questo non ti da il diritto di picchiarlo nel mio ingresso di casa! E se ti avessero visto i miei genitori?!"
"Non mi interessa, glielo avrei dato comunque"
"A me invece interessa!" Urla lei "Voglio che tu sia accettato in questa famiglia, non come me!"
Resto in silenzio, non so cosa dire...
Sospira e distoglie lo sguardo dal mio.
"So che vuoi proteggermi, ma non così, non con la violenza"
"Ma lui..."
"Non mi importa cosa ha detto! Non lo voglio sapere, preferisco non saperlo sinceramente"
Sto in silenzio, ha ragione, non voglio dirle cosa mi ha detto, la ferirei forse ancora di più...
"Scusami" dico "non avrei dovuto tirargli quel pugno"
"Immagino avessi una buona ragione se lo hai fatto" dice, sorridendomi leggermente
"Già..." dico, ripensando a quello che mi ha detto. "E sarei andato avanti se non fossi arrivata"
"possiamo dimenticare tutto e goderci questo weekend, insieme?" Chiede con gli occhi leggermente lucidi.
"Si, ovvio" le rispondo e poi la stringo tra le mie braccia. "Vuoi andare a dormire?"
"Si meglio" risponde.

Ci cambiamo e poi ci mettiamo sotto le coperte.
"Buonanotte amore" dice lei, lasciandomi una bacio dolce sulle labbra
"Buonanotte" rispondo e poi la avvicino a me, e lei appoggia la testa sulla mia spalla, prima di addormentarsi completamente.
Io non ci riesco, continuo a pensare a quel coglione. Ma non voglio rovinarmi la vacanza con Lili solo per colpa sua. Adesso è andato, spero per sempre...

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Spazio autrice
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