28. Un nodo alla gola

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Quando fuori nevica, stare al caldo diventa ancora più bello. I magici vassoi della mensa erano stati distribuiti alle cabine per servire la cena al coperto e al tepore delle stufetta elettriche che erano state recuperate in un modo o nell'altro. Quella allestita all'interno della cabina nove era di straordinaria fattura, con un pannello che emanava calore autoregolandosi rispetto alla temperatura della grossa stanza e ai livelli di umidità. L'unico problema era il ronzio continuo che emetteva, vagamente fastidioso e un poco vibrante. Doveva essere alimentata a corrente ma il gruppo elettrogeno della nove era il migliore. Gabriel aveva caricato la grossa batteria solo tre ore prima e non gli era costato il minimo sforzo quasi. Ora invece, dopo tre ore passate a spalare neve dal tutti i sentieri, sgelare vetri, spargere sale e rompere pinnacolo di ghiaccio pericolosi la sola idea di mettere le mani sulla batteria gli faceva girare la testa. Era da secoli che non si stancava così tanto a sazietà di lavoro manuale. Jasper era stato riportato nella sua cabina quasi di peso a metà delle attività di manutenzione. Era ancora debilitato e magro. La sua bassa temperatura corporea non aiutava. Non aveva mai smesso del tutto di fioccare e questo aveva reso i lavori ancora più frustranti. Alla fine tutto ciò che avevano ottenuto era evitare che, col calare del sole, tutto si trasformasse in una sola lastra di ghiaccio potenzialmente mortale.
"togliti le scarpe prima di entrare" gli abbaiò stanco Rob mentre anche lui si sedeva sul gradino d'ingresso per togliersi gli scarponcini. Era esausto anche lui, paonazzo in viso e con un bruttissimo inizio di raffreddore che gli aveva congestionato l'intera faccia. Tutti i semidei più piccoli erano stati tenuti per quanto possibile al coperto mentre quelli più grandi, ma comunque troppo giovani per lavorare, erano stati intrattenuti da attività extra gestite da una distrattissima coppia Cadmy/Grant.

Oltre ai vassoi magici erano comparse anche delle bellissime mug, tutte uguali, rosse e bianche con il manico a forma di coda di volpe. Non avevano il potere di riempirsi di quello che si voleva, sapevano fare di meglio. Si riempivano di cioccolata calda quando uno ne desiderava. Sospettava che ci fosse lo zampino di Shoshanah e del suo divino genitore. Si chiese se a tutte le cabine fossero state recapitate le stesse mug.

Attorno alla stufetta erano stati piazzati strategicamente dei cuscini e da un tubo fissato attorno al corpo centrale prendevano calzini bagnati. Sia era intenta a girarli come fossero panini in forno, fischiettando tra sé e sé un motivetto allegro. La cabina era gremita di gente ma l'ingegnoso sistema di letti meccanizzati riusciva a supplire all'apparenza mancanza di spazio. I letti a castello modulari erano stati raddoppiati facilmente, in un batter d'occhio, da un'abile squadra di piccoli Efestini coi musetto sporchi di fuliggine. La sua cuccetta, come quella di tutti quelli più grandi, era vicina alle finestra. La cosa non gli dispiaceva affatto dato che sospettava avrebbe avuto bisogno di ossigeno più tardi quando la maggior parte dei presenti si sarebbe addormentata.

Una mano spuntò dall'angolo del suo campo visivo. Una mano piccola e sudaticcia.
"cioccolata?"
Sia teneva due tazzevolpi in mano e ne stava porgendo una a Gabriel. Prima ancora di pensare a cosa rispondere, la tazza gli fu piazzata in mano. Era calda e le sue dita intirizzite parvero sciogliersi al contatto. 

"Ehy, grazie" farfugliò mettendosi a sedere sulla branda che gli era stata assegnata da Rob qualche ora prima. Sia si sedette su quella accanto, di fronte a lui, mentre sorseggiava una goccia alla volta la sua cioccolata. Il taglio sul collo c'era ancora, come i lividi sulle braccia, ma tutto a un tratto Sia sembrava stare bene nel suo ambiente naturale. 

"Certo che avete un vero e proprio ecosistema funzionante qui" disse osservando tutti i ragazzi e le ragazze che sembravano agire come se sapessero perfettamente cosa dovevano fare e in che momento. Tutto sembrava un macchinario perfettamente funzionante. Sia era un ingranaggio e all'interno del suo sistema stava bene.

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