42 - Brillii lontani

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A volte la vita è come un film della Marvel. Mentre si è concentrati sulla scena principale c'è una chicca speciale nascosta nelle retrovie. In questo caso la chicca era un Bacio di Dama con due biscotti, uno al cioccolato e uno alla vaniglia e in mezzo una meravigliosa crema gusto Astio e Disgusto.

Il telescopio che avevano scelto era defilato in un angolo, lontano dalla massa di ragazzi ma, soprattutto, lontano da Sia. Gabriel lo sapeva bene cosa avrebbe potuto succedere se lui e Jasper non fossero intervenuti. La giacca gli cacciava caldo e un'ondata di calore gli aveva investito la nuca e le orecchie. Si sentiva profondamente a disagio ma anche così perfettamente lucido. Avrebbe potuto spaccare la faccia a quel gradasso, se solo avesse voluto e, se doveva essere onesto, non sapeva nemmeno cosa lo stesse trattenendo. Forse l'idea di una punizione o del dare il cattivo esempio. Jasper non avrebbe detto nulla, ne era certo, anzi ghignava accanto a Callan tagliandogli l'unica via di fuga.

Davanti aveva il telescopio, ai lati aveva gli altri due semidei e dietro si apriva il sentiero che portava alle stalle, ghiacciato come una pista da pattinaggio. Brice, nella sua forma incorporea, aleggiava in quella direzione, pronto a segnalare e impedire (per quanto possibile) ogni via di fuga. In certi momenti sembrava esserci abbastanza freddo da congelare uno spirito come lui. Se Jasper non glielo avesse detto che era lì e che l'aveva portato con sé, non l'avrebbe mai immaginato. 

Callan era immobile a guardare nella direzione in cui era piazzato il telescopio di Nina in attesa dell'inizio della lezione, ma lo si poteva vedere chiaramente occhieggiare di tanto in tanto alla folla, alla ricerca della sua preda sfuggita. La notte era senza luna, perfetta per l'osservazione. Infatti, in uno strano caso che Gabriel aveva attribuito alla presenza di Nina, le stelle brillavano come mai le aveva viste. Punti coscienti e luminosi nella trapunta blu del cielo che sembrava fatta di velluto. Milioni di piccole faci in attesa che qualcuno che guardasse e interpretasse il loro messaggio.

"Ti dispiace che ti abbiamo tolto il giocattolo?" chiese Jasper fissando Callan. 

"Non ho idea di cosa tu stia parlando. Volevo solo passare la serata a guardare le stelle e ora invece sono bloccato qui con Ken del Campo e Sweeney Todd" rispose secco il figlio di Apollo.

"Appunto, non mi comporterei troppo male. Potrebbe tornarmi voglia di uccidere" ridacchiò Jasper togliendo le mani dalle tasche e armeggiando con i guanti. 

"Non è divertente nemmeno per noi, quindi, vediamo di rendere la serata il meno penosa possibile" disse Gabriel avvicinando a sé la carta astrale che era stata lasciata in ogni postazione per permettere di osservare meglio le stelle.

"Vi sarei molto grato se in futuro evitaste di fare gli eroi della situazione - continuò Callan - solo perché il vostro Papi è più potente degli altri non vuol dire che dobbiate essere per forza voi quelli più importanti al campo. In fondo non siete i più belli, non siete i più intelligenti e nemmeno i più stupidi. Avete solo un buon pedigree".

"Vorrei tanto sapere cosa hai tu, allora, che noi non abbiamo" chiese Gabriel.

"Il coraggio di non essere quello che il Campo è programmato per farci diventare, amico di tutti, anche degli immeritevoli. Piccoli principi azzurri con il cuore d'oro, sempre pronti a dare una mano al prossimo. Il mondo non è posto per tutti, il mondo ha le sue regole e la sua selezione, e insegnarci che c'è posto per tutti è solo una crudeltà. Bisogna essere sinceri in questo. Faccio solo quello che in ogni caso ci penserebbe la vita a fare. Nella vita ci vuole coraggio, riccioli d'oro".

"C'è qualcuno che prendi sul serio?" lo interruppe Jasper. "O è proprio parte della tua natura essere un essere umano di merda?"

Callan si girò verso di lui nel buio e lo sguardò con quello che Gabriel immaginò essere uno sguardo pieno di pena. "Basso, non riesci nemmeno a farti crescere dei baffi decenti. Non sei di certo tu che dovrei prendere sul serio. Se davvero volessi tanto fare l'eroe riconosceresti che hai fatto più male che bene al mondo e ti epureresti da solo. Sarebbe più indolore per tutti. Meno pene per te, per la povera Jazzlyn, che di certo non si merita di avere accanto una persona pericolosa come te. Cosa mi assicura che non tirerai fuori un coltello e non ci sgozzerai entrambi per venderci all'Ade? Hai finito le parole? Il fantasma ti ha mangiato la lingua?"

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⏰ Ultimo aggiornamento: Dec 05, 2020 ⏰

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