1 - Villa Malfoy

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Harry, Ron ed Hermione stavano correndo da più di mezz'ora senza una meta con i ghermidori alle calcagna.

Ron era stanco ed era rosso in faccia più che in testa. Harry invece continuava a correre. Greyback stava per catturare Hermione per un braccio quando Harry, tentando di proteggerla, lanciò un Expelliarmus al lupo mannaro. La salvò, sì, ma l'unica cosa che ottenne fu attirare l'attenzione del ghermidore. Hermione lo guardò e, dopo averlo raggiunto, l'unica cosa che riuscì a fare fu scagliargli contro una Fattura Pungente, nella speranza che non lo avessero riconosciuto.

Una volta catturati i ghermidori li bombardarono di domande.

I ragazzi, cercarono d'improvvisare, fingendosi vecchie conoscenze. L'improvvisazione però non bastò. Uno dei mangiamorte si avvicinò ai colleghi con una copia della Gazzetta in mano e mostrò una foto a Greyback: la foto di Hermione con il nome scritto sotto. La riconobbero e questo fece scaturire il dubbio su chi fosse lo sfigurato con lei.

«Pensi possano essere loro tre?» chiese il ghermidore.

«Andiamo al Manor, loro li conoscono» concluse Greyback.

Si smaterializzarono in coppia con i ghermidori e si ritrovarono davanti a un possente cancello di metallo, decorato con il blasone dei Malfoy Sanctimonia Vincet Semper: la purezza vince sempre. Un brivido percosse la schiena di Hermione. Superato il cancello videro il Manor, cupo e imponente, adatto ai loro padroni.

Narcissa Malfoy li accolse all'ingresso. Draco era in casa per le vacanze di Pasqua, li avrebbe riconosciuti in un attimo. Il ragazzo iniziò a osservare Harry, ma non attentamente. Sembrava che Malfoy avesse paura di qualcosa. Forse di chiamare il Signore Oscuro senza avere la certezza?

«Io non... non sono sicuro. Non so».

«Figliolo, è il caso di stare attenti. Cerca di osservare meglio» disse Lucius Malfoy, la persona più viscida del mondo. Affascinante, come d'altronde tutta la famiglia, ma un fascino malvagio.

«E la sanguemarcio, allora?» intervenne Greyback, ricevendo un'occhiata lancinante dal Signor Malfoy.

Narcissa riconobbe immediatamente Hermione, ma chiese conferma a Draco che, per la prima volta in vita sua, stupì tutti «Io... forse... sì».

«Draco, guardalo, non è il figlio di Arthur Weasley, com'è che si chiama...?» riprese Narcissa, ma Draco la interruppe «Si. Può darsi».

Non una certezza uscì dalla sua bocca. Eppure era impossibile che non li avesse riconosciuti.

A un tratto il rumore di passi riempì il salone semi vuoto: Bellatrix Lestrange.

«Bene, bene, bene... Abbiamo qui la mezzosangue più ricercata del mondo magico! Dobbiamo chiamarlo!» stava per raggiungere il braccio con la punta della bacchetta quando qualcosa attirò la sua attenzione «Dove l'avete presa? Sudici! Dove l'avete presa?» urlò indicando la spada di Grifondoro.

I ghermidori, pensando si trattasse di una semplice arma, l'avevano rubata dalla tenda dei tre e lo dissero con ingenuità a Bellatrix, che pensò prontamente di accusare Harry, Ron ed Hermione di aver rubato dalla sua camera blindata alla Gringott.

Furente, dopo aver chiuso Harry e Ron nei sotterranei del Manor, si poggiò con tutto il corpo su Hermione, stesa per terra al centro del salone. In pochi secondi un dolore lancinante la colpì, quasi come se venisse trafitta da mille pezzi di vetro, da milioni di spilli. Un dolore indescrivibile dal quale era impossibile fuggire. Col volto girato verso la famiglia Malfoy sentì le forze allontanarsi dal suo corpo e l'unica cosa che attirò la sua attenzione a tal punto da mantenerla lucida furono due occhi azzurri che la osservavano piangendo.

Love you 'till the end [IN REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora