26 - Oscurità

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Apro gli occhi ma non vedo nulla. La sensazione è terribile. Provo a muovermi ma le mie braccia sono legate dietro alla mia schiena e le gambe non riesco neanche a sentirle. Forse ci sono seduta sopra e hanno perso sensibilità.

D'un tratto mi torna in mente la proposta di Draco, la cena al 21 Club e l'esplosione.

«Draco? DRACO? Ci sei? C'è nessuno?»

Nessuna risposta. Un unico suono ripetuto: delle gocce di acqua cadere sul pavimento.

L'unico modo che ho di sapere dov'è Draco è usare la Legilimanzia ma purtroppo non ho mai imparato. E adesso? Che faccio?

Provo a slegarmi con un incantesimo non verbale ma non funziona. Avranno preso la mia bacchetta. Provo di nuovo col "metodo" babbano: inizio a muovere senza una tattica le mani nella speranza che la corda magicamente si sciolga ma ovviamente non accade. Rimango così immobile al buio con le lacrime che mi rigano il volto senza un piano, senza idee e soprattutto spaventata.

Chi mi ha rapita? È stato Rookwood o qualcun altro? E Draco? Starà bene? Perché non ha ancora provato a contattarmi?

D'un tratto smetto di respirare, vedo uno spiraglio di luce e delle gambe avvicinarsi verso di me. Non sembra Rookwood.

«Hermione Granger, la migliore amica del bambino sopravvissuto, finalmente nelle mie mani». La voce mi ricorda qualcuno ma non riesco a capire chi. La luce non è abbastanza e non riesco a vedere nulla.

«Chi sei? Cosa vuoi da me?».

«Non è importante sapere chi sono e neanche cosa voglio da te. Da te non voglio proprio niente. Voglio solo che attiri chi di dovere. Il tuo nuovo amico ad esempio o il tuo vecchio amico. Entrambi sono necessari per il nostro piano».

Vogliono Draco e vogliono Harry e questo lo sapevo. Ma davvero pensano che siano così stupidi da venire qua solo per salvarmi?

«Non verranno. Non sono così importante per loro» dico cercando di divagare e sperando di convincerli.

«Ah no? E allora quella cenetta romantica col Signor Malfoy? Peccato che sia riuscito a scappare così di fretta. Altrimenti non avremmo avuto bisogno di te».

«Ti sei risposto da solo. È scappato. Se ci teneva a me non scappava. Invece si è comportato come il codardo che è sempre stato. Lurida serpe». Provo ad essere il più convincente possibile sperando che abbocchi all'amo. Sta in silenzio per un po', analizzando le mie parole, per poi fare un respiro profondo e continuare.

«In ogni caso per Harry Potter sei importante. Mi accontenterò di lui».

«Importante? Si vede che non ha capito molto bene la situazione. Non vedo Harry Potter dal giorno della battaglia di Hogwarts. Ha ben deciso di abbandonarmi nelle mani di Malfoy, nostro acerrimo nemico, piuttosto che portarmi con se. Mi ha abbandonata. Mi ha lasciato da sola, dopo una dolorosa perdita. Anche lui ha deciso di scappare, di nascondersi come un codardo senza dirmi nulla, senza premurarsi di sapere come stavo, se ero viva o altro. Grande amico il Signor Harry Potter eh?». In questo caso non ho dovuto fingere. Purtroppo è la dura realtà. Mi ha abbandonata.

L'uomo misterioso davanti a me sembra confuso e inizia a pensare di aver sbagliato ostaggio. Il mio piano sta funzionando.

«Amici o no, qualcuno arriverà. Nel frattempo ti spostiamo. Obsuro!».

Quel po' di luce che vedevo è sparito. La benda che ho sugli occhi mi impedisce di vedere qualsiasi cosa. Sento le corde sciogliersi e delle braccia forti sollevarmi. Non mi vogliono neanche far camminare. Pensano forse che ricordo i passi che faccio? Non riesco a capire per quanto tempo sto al buio in braccio a quest'uomo sconosciuto dalla voce familiare. Ad un tratto vengo gettata per terra. Il dolore è lancinante ma evito di lamentarmi. I mangiamorte godono nel sentire le loro vittime soffrire.

Love you 'till the end [IN REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora