«Allora, come sto?» chiese Hermione a Harry e Malfoy.
«Spaventosa» risposero all'unisono.
«Beh, allora funziona» rise.
«Ripassiamo il piano. Potter tu sarai sotto al mantello con Unci-Unci. Granger tu devi essere credibile: fredda, scontrosa e paurosa. Quanto a me io devo essere solo perfetto, ma per me non è un problema dato che lo sono sempre» fece il punto della situazione Malfoy con aria da sbruffone.
«Sì, va bene Malfoy. Scendi dall'ippogrifo e torna alla nostra altezza. Siamo pronti?».
In un attimo si smaterializzarono vicino alla Gringott. Con calma si avvicinarono all'ingresso della banca e attraversarono il corridoio con fare quasi teatrale.
Hermione si schiarì la voce, cercando di farla somigliare il più possibile a quella di Bellatrix Lestrange.
«Io e mio nipote vogliamo accedere alla mia camera blindata. Subito».
«Signora Lestrange, come lei sa dobbiamo chiederle la bacchetta».
«Si certo, ma fate veloce. Al Signore Oscuro non piace aspettare».
Il goblin si ritirò nel retro e Malfoy si avvicinò ad Hermione in maniera quasi impercettibile, bisbigliandole all'orecchio.
«Bravissima Granger, se non ti avessi visto trasformare potrei pensare di essere realmente accanto a mia zia».
All'udire quella voce, dei brividi percossero la schiena di Hermione.
«Signora Lestrange? Siamo costretti a chiederle di attendere un attimo».
La guardia cercò di avvicinarsi agli intrusi ed Harry, ancora sotto al mantello con Unci-Unci, avvisò Draco: erano stati avvisati.
«Quale parte non avete capito? Al Signore Oscuro non piace aspettare e io sono qui per conto suo. Devo assolutamente entrare» ritentò Hermione.
Granger è inutile. Ci hanno scoperti. Dobbiamo procedere diversamente.
Un dolore lancinante la colpì alla testa nel momento in cui la voce del ragazzo iniziò a parlarle tramite legilimanzia e sparì alla stessa velocità appena lui si zittì.
Neanche il tempo di riprendersi da quella strana esperienza che un movimento d'aria, fece cambiare idea al goblin davanti a loro. Harry aveva usato la maledizione Imperius.
Una volta saliti sui binari, iniziarono il percorso verso la camera blindata di Bellatrix Lestrange. Solo una cosa gli era sfuggita: la cascata del ladro. Passando sotto quella cascata l'effetto della pozione polisucco si sarebbe annullato e loro sarebbero stati catapultati fuori dal carrello in pochissimi secondi. E infatti, nel giro di pochi minuti la cascata li colpì in pieno, una sirena iniziò a suonare e il carrello si spostò in modo tale da farli cadere. Draco fortunatamente prese agilmente la bacchetta e riuscì ad attutire una caduta.
«Arresto Momentum» tutti si fermarono a pochi centimetri dal pavimento.
«Hai dimenticato un piccolo particolare a quanto pare Malfoy» disse Hermione furente.
«Sai Granger, non sono mai entrato con altre sembianze e senza permesso. Quindi per me era solo una normale cascata».
Una volta riusciti a entrare nella camera blindata, vennero sommersi da cianfrusaglie d'oro e d'argento che Bellatrix accumulava negli anni in maniera compulsiva.
«Allora, hai idea di dove sia?».
«Si, è precisamente davanti a noi, proprio là in alto, ma state attenti a non toccare niente perché...».
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Love you 'till the end [IN REVISIONE]
Short StoryChi lo avrebbe mai detto: Draco Lucius Malfoy dalla parte dei buoni. Allora è vero che c'è sempre una prima volta. E così è stato per me, la perfettina so-tutto-io Hermione Granger. Il primo libro, il primo giorno di scuola, il primo amico, il primo...