Siamo arrivati all'ingresso di Hogwarts, proprio in quel cortile del viadotto in cui Draco ha sconfitto Voldemort pochi mesi fa.
La magia mi pervade ma anche la paura. Non so come reagirò all'ingresso in Sala Grande. È troppo difficile tenere a bada le mie emozioni.
Proseguiamo ordinati verso l'ingresso e non appena apriamo le porte della Sala Grande mi manca un battito. È completamente diversa. Alle pareti sono appesi dei ritratti, i ritratti delle vittime. Remus e Tonks sono tra i primi e mi sorridono amichevolmente cercando di togliermi l'espressione triste dal volto. I miei occhi cercano disperati Ron ma non riesco a trovarlo.
Non ci sono più le clessidre dei punti e sono spariti gli stendardi di Grifondoro. Adesso ci sono solo gli stendardi di Hogwarts.
«Prima di farvi accomodare vorrei fare una premessa. Come potete vedere abbiamo deciso di fare diversi cambiamenti. Innanzitutto sono state eliminate le case e non vi saranno più smistamenti. I tavoli non sono più divisi per casa ma potete sedervi come meglio vi aggrada anzi vi chiedo di mischiarvi quanto più possibile tra di voi, altrimenti sarò io stessa a dirvi dove sedervi» la McGranitt adesso è la preside e capisco il motivo di questo discorso. Vuole ridurre le discriminazioni tra case. Prendo Draco per un polso e lo tiro verso l'ex tavolo di Corvonero e ci sediamo lì dando inizio a questo "melting pot". In molti ci seguono. Luna e Neville si siedono subito accanto a noi e così anche gli altri studenti si dividono nelle varie tavolate ad eccezione di molti ex serpeverde che si siedono al loro vecchio tavolo non obbedendo alla preside.
Con un movimento di bacchetta la McGranitt li solleva in gruppo e li sparge in giro per i tavoli, facendoli arrabbiare e alzando delle sono risate tra i tavoli.
«Non permetto che qualcuno faccia finta di non ascoltarmi. Ora se non vi dispiace continuerei il discorso prima che i nuovi studenti del primo anno arrivino. Per quanto riguarda i dormitori non esistono più o meglio, non esistono più come li ricordavate voi. Ce ne saranno sette, uno per ogni anno. Questo significa che non sarete più divisi per case ma per anno. Per tutti i presenti ogni stanza sarà composta da un ex serpeverde, un ex grifondoro, un ex tassorosso e un ex corvonero»
Un ragazzo del sesto anno alza la mano e interrompe la preside e chiede «Quindi anche maschi e femmine nella stessa stanza?»
La McGranitt si mette a ridere «Non sono ancora diventata stupida. Ovviamente in ogni dormitorio c'è l'ala maschile e l'ala femminile. Ora se non le dispiace dopo il suo illuminante intervento vorrei proseguire. Non vi sarà più la coppa delle case e le squadre di quidditch saranno riformulate da Madama Bumb. Inoltre, saranno introdotte nuove attività che non sto ad illustrarvi adesso ma vi consiglierei di partecipare in quanto questo vi permetterà di alzare i voti. Infine, come avrete già notato, abbiamo deciso di rendere la Sala Grande un piccolo memoriale per coloro che non ci sono più. Potrete passare con loro tutto il tempo che desiderate ma vi chiedo di non dimenticarvi che purtroppo rimarranno ritratti. Dunque vi chiedo di non dimenticare qual è la realtà e di non accrescere il legame con i defunti. Al contrario vi chiedo di accrescere il legame tra voi» lo sguardo della preside si sofferma su di me. Lei sa che potrei stare giornate intere col ritratto di Ron e il discorso si riferisce principalmente a me.
«Ora è il momento di far entrare gli studenti del primo anno che avranno comunque modo di fare una specie di smistamento. Il cappello riferirà loro quali sono le loro qualità e quali invece devono migliorare. Dopo questa nuova tradizione potrà iniziare il banchetto. È un piacere riavervi con noi» e le porte della Sala Grande si aprono per far entrare quei ragazzini che non hanno idea di chi siano quei volti alle pareti.
Dopo che la McGranitt ha introdotto loro le novità è il momento del cappello parlante che, sontuoso come sempre, preoccupa un po' i ragazzini del primo anno.
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Love you 'till the end [IN REVISIONE]
Short StoryChi lo avrebbe mai detto: Draco Lucius Malfoy dalla parte dei buoni. Allora è vero che c'è sempre una prima volta. E così è stato per me, la perfettina so-tutto-io Hermione Granger. Il primo libro, il primo giorno di scuola, il primo amico, il primo...