«Sei pronta? Quanto ci metti a prepararti?» che ansia gli uomini quando non capiscono i tempi di cui necessitiamo. Loro si vestono in un attimo senza soffrire, si sistemano velocemente i capelli e al massimo mettono un po' di dopobarba. Per noi purtroppo è tutto diverso. Per carità, io sono fortunata. Non sono una di quelle ragazze fissate col trucco o con le acconciature. Io ogni giorno mi preparo in pochissimo tempo ma stasera è diverso. È la prima volta che usciamo io e lui da soli a cena, è la prima volta che possiamo uscire senza farci notare ed è la prima volta che non siamo nei territori di Hogwarts. Inoltre siamo a New York che già di per sè rende tutto più romantico.
«Insomma Granger, fra un po' mi passa la fame se devo aspettarti tutto questo tempo».
«Oh quante storie Draco! Dammi altri due minuti!» urlo dal bagno. Provo a sistemare i capelli con un incantesimo non verbale per non interrompere l'allenamento. Vengono bene ma leggermente diversi dal solito. Devo ancora lavorarci. Controllo il trucco. Il trucco occhi è leggero: un filo sottile di eyeliner e il mascara. Sulle labbra ho azzardato invece un rosso, stile anni 50. I rossi vintage mi sono sempre piaciuti. Mi guardo allo specchio, contenta del risultato ottenuto. Da quanto tempo non mi truccavo? Non me lo ricordo neanche più. Gli ultimi anni non mi hanno permesso questi "lussi".
Esco dal bagno e vedo Draco seduto sul bordo opposto del letto voltarsi abbastanza scocciato verso di me.
«Finalmente Granger, stavo per invecch...» ma non appena mi osserva le parole si fermano. La bocca quasi spalancata e gli occhi che mi guardano come non hanno mai fatto.
«Scusa, stavo aspettando qualcun altro. Sono sicuro che non si offenderà se la lascio sola per uscire con te» mi guarda ghignando come al suo solito. In tutta risposta lo colpisco con la mia pochette sulla spalla.
«Ehi! Stavo scherzando! Sei bellissima ma ti manca qualcosa» prende un oggetto d'argento poggiato sul comodino e lo trasfigura in un braccialetto «la collana di mia madre sarebbe stata perfetta ma ovviamente non ce l'ho con me per cui ti dovrai accontentare di questo bracciale».
«Il bracciale è bellissimo».
«Ma tu lo sei di più» e prendendoci per mano usciamo dall'albergo e vaghiamo per le strade di New York alla ricerca di un ristorante. Continuiamo a vagare ma Draco ha troppe pretese, si vede che è cresciuto nella ricchezza e che ha frequentato solo posti di un certo livello.
«Siamo nella zona più ricca e più chic di New York, può essere che nulla ti vada bene?».
«Cos'è questo?» mi chiede ignorando la mia domanda.
«McDonald's. Una catena di fast-food americana. Fanno gli hamburger». I suoi occhi si illuminano pensando all'hamburger che abbiamo preparato io e Winky per lui.
«Vuoi mangiare qui?» se lo sapevo non mi vestivo così. Al McDonald's potevo andare anche con una felpa!
«Tranquilla Granger, non sprecherò la tua splendida mise in questo fast-food. Ma domani a pranzo mangiamo qui» dice sorridente. Nonostante l'idea che mi legga sempre nella mente mi infastidisca, sono felice di vederlo sorridere come un bambino che vede per la prima volta la neve. Ogni cosa attorno a lui è nuova e vuole scoprirla. Forse non è vero che un Malfoy non può sopravvivere nel mondo babbano, ha solo bisogno di qualcuno che lo accompagni.
«Allora facciamo così. New York offre varie possibilità: cucina americana, cucina francese, cucina italiana, cucina asiatica o anche messicana, indiana o più semplicemente un ristorante di pesce in cui trovi varie nazionalità. Dimmi tu cosa preferisci».
«Fai tu e poi proveremo anche tutti gli altri. Non ho mai mangiato questi cibi, non saprei».
«Bene, allora faccio io. Dammi un budget».
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Love you 'till the end [IN REVISIONE]
Historia CortaChi lo avrebbe mai detto: Draco Lucius Malfoy dalla parte dei buoni. Allora è vero che c'è sempre una prima volta. E così è stato per me, la perfettina so-tutto-io Hermione Granger. Il primo libro, il primo giorno di scuola, il primo amico, il primo...