~Human, Cristina Perri.
Salve gente! Ok sono troppo eccitata, ho scritto dei capitoli davvero stupendi e non vedo l'ora che voi possiate leggerli, spero che non mi uccidiate appena usciranno.
La serata continuò quasi tranquillamente.
Jack sedeva vicino a Finn, come sempre.
Pareva calmo, ma nella sua testa aleggiava un vortice di pensieri e domande.
Che stava succedendo?
Perché avevano iniziato a dargli del frocio?
Chi era stato?
Perché credevano fosse gay solo per come si comportava con Finn?
Ma soprattutto, perché dopo aver letto quel biglietto dentro Jack era tornata la strana emozione che aveva provato quell'estate quando aveva conosciuto Finn?
Perché, ora che gli stava accanto, Jack si sentiva andare a fuoco?
Forse...forse chiunque avesse scritto quel biglietto aveva ragione?
E se avesse avuto ragione, Jack come avrebbe dovuto comportarsi?
In quel periodo i gay non erano visti di buon occhio, venivano discriminati, detestati, come avrebbe sopportato quel fardello a vita?
Jack era immerso nei suoi pensieri, non stava più prestando attenzione al film che stavano guardando.
Troppe incognite.
Finn avrebbe mai voluto dargli un bacio sulle labbra?
Oppure passare intere nottate con lui, gli sarebbe piaciuto?
Si diede del deficiente.
Finn non era gay, e neppure lui lo era.
Erano solo voci.
Tutto risultava ancora normale, nulla di anomalo o sbagliato.
Poi Finn poggiò istintivamente una mano sulla gamba di Jack e tutti i suoi pensieri andarono a puttane.
Iniziò a sudare freddo."Ehi Jackie, tutto ok?"
Chiese Finn all'orecchio di Jack, visibilmente preoccupato per il colorito rossastro dell'amico.
Lui annuì per risposta, mordendosi le labbra.
Finn allora lo strinse in un abbraccio, giocando con i suoi capelli.
Il bel momento, così pareva agli occhi di Finn, venne rovinato da un fastidioso rumore proveniente dall'altro capo del divano.
Wyatt Oleff stava letteralmente russando appoggiato sulla spalla di Jaeden, anch'egli addormentato.
Finn e Jack ridacchiarono.
Pian piano si alzarono e montarono il divano letto cercando di fare il meno rumore possibile, anche se Jae e Wyatt non accennavano proprio a volersi svegliare.
Salirono di sopra solo quando riuscirono a sistemare ben bene i loro due amici."Forza, vieni qui!"
Finn sorrise, indicando a Jack di venirsi a sdraiare vicino a lui.
Ancora una volta, Jack arrossì, poi, titubante, si mise vicino al suo migliore amico.
"Jack, va tutto bene? Sei stranamente zitto da quando ho smesso di farti il solletico!"
Jack lo guardò negli occhi.
"Tutto ok...davvero."
"Mh..."
Sul viso di Finn spuntò un ghigno. Poi si fiondò sui fianchi di Jack e riprese a fargli il solletico.
Jack ridacchiò per un po', poi Finn gli diede un bacio sulla fronte ed entrambi, spalla contro spalla provarono a dormire.Jack si rilassò solo quando sentì Finn russare lievemente, dietro di lui.
Gli piaceva? Non poteva piacergli!
Avrebbe rovinato la loro amicizia per sempre!
Il biglietto gli aveva forse schiarito le idee oppure gliele aveva completamente annebbiate, oltre che abbassargli ulteriormente l'autostima.
Una lacrima gli rigò la guancia ma lui se la asciugò subito.
Poi cercò di rilassarsi, ignorando il più possibile il ragazzo che aveva a fianco.
Si addormentò una mezz'ora dopo.Era mattino ormai e i raggi di sole illuminavano la stanza.
Jack si svegliò per primo e, quando si rese conto di dove e come si trovasse, decise che avrebbe tanto voluto essere invisibile.
Infatti Finn gli era molto vicino e poggiava una mano sul suo fianco, tenendolo stretto al suo petto.
Non che a Jack non piacesse, però così iniziava a sentirsi di nuovo triste e confuso, come la sera prima.
Si girò verso Finn in modo da potergli guardare il viso.
Era leggermente corrucciato, come se stesse pensando a qualcosa di particolarmente incompressibile, e a Jack fece terribilmente tenerezza.
Sorrise e, d'istinto, lasciò un bacio sulla guancia del ragazzo.
Appena si rese conto di cosa aveva appena fatto si sentì peggio di prima.
Finn mosse le palpebre nel sonno, ma non accennò a svegliarsi, e ciò rese Jack un po' più tranquillo.
Si alzò dal letto e ricoprì Finn con la coperta.
Afferrò il suo zaino e si fiondò verso il bagno.
Una volta pronto uscì di casa silenziosamente, cercando di non svegliare Jae e Wyatt che dormivano in soggiorno.Cavalcando lo skate, con una sigaretta tra le labbra, attraversò mezza città, arrivando nella piazzetta sulla quale si affacciava la sua gelateria preferita.
La stessa nel quale passò quasi ogni pomeriggio d'estate con Finn.
Si sedette ad uno dei tavolini fuori e ordinò un frappuccino.
Si guardò un po' intorno.
La piazza era quadrangolare e parecchio piccola, circondata da una strada percorribile con l'auto.
Nella piazza si affacciavano diversi negozietti: una tabaccheria, un negozio di vestiti, un mini market, una pizzeria.
C'era anche un barbiere e una lavanderia, di quelle che vanno a gettoni.
La sua gelateria era proprio all'angolo della strada che poi percorreva tutto il perimetro della piazza costellata da panchine solitarie.
Terminata la colazione si incamminò verso la tabacchiera dal lato opposto della piazza.
Decise di non attraversare e di seguire il marciapiede che costeggiava i negozietti.
Era quasi arrivato quando sentì qualcuno pronunciare il suo nome.
Non avrebbe voluto girarsi, ma per mantenere un po' di dignità lo fece."Grazer, come va?"
Il sangue gli gelò nelle vene.
Iniziò a tremare quando Asher Angel gli si avvicinò minaccioso, con un ghignò sul volto.
Gli prese il viso in una mano, avvicinandoselo alla faccia.
"Che ci fai da queste parti, frocetto?"
Jack si arrabbiò non appena ebbe sentito il nomignolo che gli era stato assegnato.
"È la mia città tanto quanto è la tua, posso essere dove voglio."
Asher non si aspettò una tale risposta.
Abbassò la mano, portandola sul petto di Jack e facendola scivolare sulla tasca destra di quest'ultimo.
Preso il pacchetto di Marlboro, afferrò prontamente il polso del ricciolino in modo da tenerlo fermo e lontano dalle sigarette.
"Queste le prendo io."
Fece per allontanarsi, ma Jack lo richiamò con non sapeva neanche lui quale coraggio.
"Sei stato tu?"
"A fare cosa, principessa?"
"A far girare la voce che sono gay!"
"Anche perché non lo sono!" Si affrettò a dire.
Asher non risposte. Fece scorrere i suoi occhi verdi su tutto il corpo snello e magro di Jack e poi si portò una sigaretta alle labbra.
"Fatti vedere domani sera alla festa di Nich. Ci terrebbe a saldare un conto in sospeso con i tuoi amichetti."
Detto questo se ne andò definitivamente.Se il capitolo vi è piaciuto lasciate una stellina⭐️💙
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𝐌𝐨𝐨𝐧𝐥𝐢𝐠𝐡𝐭 - 𝐅𝐚𝐜𝐤
Jugendliteratur{𝙚𝙞𝙜𝙝𝙩𝙞𝙚𝙨 𝙩𝙝𝙚𝙢𝙚} 1# [COMPLETA] •The light from your eyes made it feel like dancing in the moonlight• !WARNING! ~SMUT ~DRUG ~VIOLENCE ~SMOKE ~ALCOL ~FUN {Tutti coloro che ho scelto per interpretare il ruolo di "cattivi" in questa fanfic...