~When the party's over, Billie Eilish.
-2!!!! (Credo lol.) I'M SO EXCITED!!!
Non uccidetemi per this capitolooooo ehehdhdjid.Jack si sedette sul tetto di casa Wolfhard, ricordando ogni magnifico attimo trascorso con il suo ex.
Pensò ai baci, agli abbracci e alle lacrime che avevano condiviso.
Pensò alla loro storia, al loro inizio e alla loro fine.
Pensò che Finn avesse dimenticato tutto questo, si chiese perché lui non riuscisse ad andare avanti come aveva fatto il corvino.
Anzi, Finn l'aveva tradito da' principio, non c'era motivo di essere delusi, doveva aspettarselo!
Alzò il viso verso il cielo. Amava guardare le stelle, ma, in quel momento, il cuore gli faceva male. Pesante, pieno di dispiacere e delusione.
Si ritrovò a piangere.
Piccole goccioline salate solcavano le sue guance, ma lui non trovava la forza neppure di singhiozzare o arrabbiarsi.
Semplicemente teneva la testa alta, in modo da poter guardare quei lampi di luce nella notte, accompagnati dalla loro grande madre Luna.
Così lontani e insignificanti ma, allo stesso tempo, così grandi e luminosi.
Alcune potevano essere già morte, molti, molti anni prima. Ma la loro luce non accennava a spegnersi, non taceva.
Infondevano speranza...purtroppo non abbastanza da tirargli su il morale.
Ahimè, in quel momento, l'umore triste di Jack gli impediva di godersi lo spettacolo.
Stupendo, mozzafiato, unico nel suo genere, che, chissà quando, avrebbe potuto riammirare con la gioia nel cuore.
Gli alti alberi, folti e verdastri, il buio e la musica che proveniva dalla casa combaciavano perfettamente con l'atmosfera creata dalla Luna.
Le lacrime si fecero sempre più frequenti, finché non poté più nemmeno fermare i singhiozzi.
Non seppe perché, ma gli venne in mente il loro primo incontro e poi il giorno dopo, al lago.
Tutto aveva un'aspetto così magico e perfetto quell'estate, quando il castano non aveva neppure l'idea di mettersi con Finn.
Scacciò subito quel pensiero dalla mente. Essere amato davFinn Wolfhard era stata la cosa migliore che potesse essergli capitata."No! J-Jack! Non è come credi."
Ma il ragazzino era già scappato via.
"Millie..."
"Che ci fai ancora qui?! Raggiungilo!"
Finn cercò di farsi spazio tra le persone in cucina per raggiungere le scale ma la folla era troppo fitta.
Guardò la castana, disperato.
Lei spense lo stereo e gli fece l'occhiolino, non poteva sapere che quella sarebbe stata probabilmente l'ultima volta che avrebbe parlato con il suo amico.
"La festa è finita! Tutti a casa!"
I loro compagni gridarono in dissenso e si fiondarono, incitati da Millie, fuori dalla villetta. Quando si fu completamente svuotata, Finn emise un sospiro e guardò la ragazza seduta sul divano, riconoscente.
Sperava di non aver mandato di nuovo tutto all'aria con Jack.
Fece per uscire dalla cucina ma Jaeden lo placcò, iniziando a parlare a manetta.
"Ecco, reggiti forte, notiziona!"
"Jae, devo andare da Jack, scusami..."
Il ragazzo dagli occhi celesti annuì, capendo la situazione.
Abbracciò il suo amico e gli augurò la buona fortuna, poi raggiunse gli altri fuori.
Finn salì le scale completamente in silenzio.
Si sentiva solo musica, nient'altro.
Pian piano, ad ogni gradino, un mugolio si faceva sempre più distinto.
Sempre più forte.
Qualcuno piangeva.
"Jack!"
Esclamò Finn.
"Jack, dove sei?"
Nessuna risposta da parte del castano.
"Jack?"
Ancora nulla.
"Amore, ti prego, parlami."
Aprì la porta del bagno, ma i singhiozzi non venivano da lì.
"Jackie?"
Finn iniziò, senza neppure accorgersene, a lacrimare.
"Ti prego, voglio chiarire!"
Lanciò un occhiata per tutto il corridoio deserto, finché non vide che il passaggio per il tetto era lievemente socchiuso.
Sorrise e gli corse incontro.
Aprì la botola e guardò fuori.
Jack non era lì...
Rientrò dentro, distrutto.
Dove poteva essere finito?
I singhiozzi continuavano, ma ora riusciva a sentirli meglio.
Si guardò attorno, poi qualcuno gridò.
"Aiuto! Aiutami Finn!"
Finn si precipitò in camera sua e ciò che vide lo stordì per qualche frazione di secondo.
Jack, Gavin, la finestra della sua stanza aperta e la loro fottuta pistola alla tempia del suo ex ragazzo.
"Ti avevo detto di tenere la bocca chiusa, 'Jackie'."
Sputò acido suo padre, imitando il 'Jackie' di Finn.
Il ragazzino ora piangeva disperato e Finn non poteva neppure immaginare cosa stesse provando dentro di sé.
"In realtà è proprio te che cercavo, Wolfhard."
"Lascialo stare..."
Bisbigliò Jack, cercando di divincolarsi, ma Gavin gli tirò i capelli, trattenendolo contro la pistola che qualche mese prima aveva usato proprio suo figlio.
"Credevate sul serio che non l'avrei ritrovata?! La mia vecchia, bellissima calibro..."
Grazer afferrò il braccio di suo figlio e si spostò verso la finestra, che chiuse con uno scatto.
Fece lo stesso con la porta, gettando la chiave sotto e poi al di fuori di essa.
Finn sudava.
Sentiva che stava per succedere qualcosa di brutto.
"Sei un fottuto pazzo! Come ho pensato di poterti voler bene tutti questi anni?!"
Gavin lo lasciò cadere e Jack corse tra le braccia di Finn.
"I malati siete voi! Vi siete visti?"
"Non ci trovo nulla di strano."
Affermò il corvino, stringendo la mano al suo Jack, che tremava come una foglia.
Suo padre aveva appena tentato di ucciderlo...
"Allontanati da lui. Subito."
"No!"
"Finn, ti prego, ti ucciderà se non lo farai..."
Jack era disperato. Lo scacciò via e il corvino si arrabbiò.
"Che vuoi fare ora?! Evaso di prigione, con una pistola in mano puntata su degli adolescenti?!"
L'uomo rise, ma non pareva divertito.
"C'è solo un proiettile, per mia sfortuna."
"Papà..."
"Lo hai portato a tirare a piattello, mh?"
Jack annuì, guardando il parquet.
La stanza era semibuia, solo la luce della Luna che filtrava dalla finestra aperta rischiarava i loro volti.
"Davvero romantico...e così dannatamente schifoso e ripugnante!"
"Cosa vuoi farci?!"
Sbraitò Finn, su tutte le furie.
Pareva stesse bene in sé, tenace alla situazione, ma in realtà avrebbe voluto solo scappare con il castano.
Il suo obiettivo principale era salvarlo.
"Uno dei due deve morire."
Jack emise un forte singhiozzò e poi un grido.
"Papà...ti prego, getta la pistola, non sparargli..."
"In realtà avevo altri progetti, figliolo."
"Che intendi dire?"
Chiese Finn, quasi in un sussurro.
Gavin distese bene le mani e puntò la pistola su suo figlio.
Jack spalancò gli occhi e guardò Finn. Se doveva morire, avrebbe guardato per l'ultima volta la persona che amava.
"Non posso sopportarlo! Io volevo una famiglia normale e un figlio normale."
Finn scattò assieme al proiettile.
Questo tagliò l'aria, proprio come successo nel bosco, con un suono stridulo e agghiacciante.
Jack si ritrovò sul pavimento, sembrava che il tempo si fosse fermato.Se il capitolo vi è piaciuto lasciate una stellina⭐️💙
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𝐌𝐨𝐨𝐧𝐥𝐢𝐠𝐡𝐭 - 𝐅𝐚𝐜𝐤
Teen Fiction{𝙚𝙞𝙜𝙝𝙩𝙞𝙚𝙨 𝙩𝙝𝙚𝙢𝙚} 1# [COMPLETA] •The light from your eyes made it feel like dancing in the moonlight• !WARNING! ~SMUT ~DRUG ~VIOLENCE ~SMOKE ~ALCOL ~FUN {Tutti coloro che ho scelto per interpretare il ruolo di "cattivi" in questa fanfic...