I've been waiting for so long, now I've finally found someone to stand by me

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~The Time of My Life, Jennifer Warnes, Bill Medley.

Meno 3/4 capitoli alla fine! Emozionati? Vi stupirò, lo sento.

"Ti prego, rispondi..."
"Forza Finna, non abbatterti, ci verrà."
"Continua ad alzare la cornetta e a riattaccare! Scommetto che si sta facendo delle belle risate alle mie spalle, sembro proprio un disperato!"
"È Jack, probabilmente è rosso d'imbarazzo e sta ascoltando tutte le parole dolci che continui a ripetergli finché non riattacca senza risponderti."
Finn guardò Millie e fece un mezzo sorriso.
"Come fai ad essere così positiva?"
"Sarà che oggi sono vestita di rosa. Il rosa mi mette allegria. Tu non hai un colore che ti rende felice?"
Il corvino ci rifletté.
"Credo il viola."
Lei ghignò e si precipitò in camera dell'amico, uscendone subito dopo con un paio di jeans chiari, lunghi fino al ginocchio e una maglia a mezze maniche lilla.
"Cambiati, su! Oggi è il grande giorno e noi abbiamo bisogno di tutta la positività possibile!"

Qualcuno suonò il campanello.
"Chi potrebbe essere alle quattro di pomeriggio?"
Chiese Millie, tenendo ferma la scala su cui Finn si trovava.
"Sinceramente non lo so, Nick è dai suoi amici fino a domani mattina..."
Il ragazzo abbandonò lo striscione che stava appendendo, su cui avevano scritto "FOTTUTA SCUOLA", scese e andò ad aprire.
"Joshua? Non ti è bastato rovinarmi l'esistenza quattro mesi fa?! Era il minimo che tu e i tuoi amici non vi siate fatti vedere fino ad ora! Potevi restare nell'ombra senza venire a rompermi le palle?"
"Senti, è proprio per questo che sono qui. Non ce la faccio più."
Il più basso entrò in casa e si sedette sulla prima poltrona che trovò, poi scoppiò in un pianto isterico.
"I-io non volevo causarti tutti questi problemi, solo che...mi hanno costretto, ecco."
"Noi non ci conosciamo nemmeno, mi pareva ovvio che ti avessero costretto, ma potevi benissimo rifiutare!"
Esclamò Finn, incrociando le braccia al petto.
"No...io non volevo..."
"Cosa?!"
"Asher sta facendo di tutto per mettersi con il tuo ex, ha persino lasciato Pay ieri! Io non volevo che lui soffrisse come sto soffrendo io..."
Il tono di Finn si abbassò e rispose.
"Che intendi?"
"L'ho aiutato perché mi piace..."
Millie sbatté gli occhi, ripensando ai tempi in cui usciva con gli amici di Jacob. Effettivamente c'erano stati chiari avvertimenti dei sentimenti di Joshua per Asher.
"Uhm...tranquillo, se volevi che io ti perdonassi...ora sei perdonato, Josh."
Finn gli accarezzò la schiena ma il ragazzo fece no con la testa, freneticamente.
"Voglio il tuo aiuto."
"In che senso?"
"Ash ci prova con Jack continuamente. Stasera io cercherò di tenerlo impegnato, tu però promettimi che loro non si fidanzeranno..."
Finn ridacchiò.
"Tornerò con Jack, sta' tranquillo."

Finn entrò in auto e Millie lo seguì. Infilò nello stereo la sua cassetta preferita dei New Kids On The Block e insieme iniziarono a cantare.
Arrivarono in centro città all'incirca intorno alle 6.
Il sole non era ancora tramontato e faceva molto caldo.
Accostarono vicino ad un mini market ed entrarono per comprare le ultime cose per il party.
"Io prendo le patatine, tu gli alcolici."
"Perché proprio io l'alcol?"
"Perché il cassiere è un ragazzo e tu hai le tette, non ti controllerà l'età!"
Finn fece un sorrisone provocatorio e Millie sbuffò un "E va bene."
Il corvino si diresse con un carrello verso gli snack.
Era tanto preso dal controllare ogni prezzo scritto sotto le diverse marche di patatine che non si accorse di aver spintonato qualcuno.
"Idiota! Mi hai fatto cadere le-"
"Non smetterai mai di rubare il cibo, vero?"
Finn rise alla vista di Jaeden che raccoglieva un sacchetto di caramelle e se lo rimetteva in tasca.
"Sparisci."
"Dio, ancora? Dai!"
Jaeden alzò gli occhi al cielo e si morse il labbro inferiore, voltandosi.
"Jack è un mio amico, nessuno tratta di merda i miei amici."
"Ma anche io lo sono!"
"Non più-"
"Wyatt ti ringrazia."
Per un momento Jae rimase spiazzato, di spalle a Finn.
"Sei andato a trovarlo?"
"Si, lui almeno mi crede. Gli ho parlato di te e-"
Di colpo il riccioluto si ritrovò stretto all'altro in un abbraccio.
"Ho sentito la tua mancanza quasi quanto sento la sua. Mi mancano pochissimi soldi ormai."
Jaeden aveva gli occhi lucidi e un sorriso orgoglioso in viso.
"Quindi pace fatta?"
"Pace fatta! Ti offro una sigaretta, vuoi?"
"Sicuro!"

"È tutto pronto."
"Grazie Jaeden per il tuo aiuto a sistemare le ultime cose. Ora vai a metterti il costume e torna presto, forza!"
Esclamò Millie, mentre si infilava dei buffi occhiali da sole senza lenti, era davvero molto felice.
Finn tremava per l'eccitazione.
Ma poi, quando si guardò allo specchio, non poté non provare un'insolita repulsione per il suo aspetto riflesso.
"Mi sono lasciato un po' andare..."
Era più magro e meno atletico, occhiaie scure gli coloravano il viso pallido e i capelli erano tutto fuorché belli.
"Sweetheart, cosa c'è che non va?"
Lui si vergognava a dirlo espressamente, ma Millie per fortuna lo comprese.
Un quarto d'ora dopo, Finn era quasi del tutto tornato come prima e un bel sorriso gli illuminava il volto.
La speranza e la determinazione accrescevano di pari passo con l'agitazione.
E se Jack non avesse voluto incontrarlo o parlargli? Finn sentiva che non sarebbe successo.
Finalmente iniziò la festa.
Molti gruppi di persone o persino intere comitive affollarono la villa Wolfhard.
"Mills, sono tanto in ansia."

"Ehi, mi stai ascoltando? Jack? Jack, ci sei?"
"Scusami Emmy, è che sono emozionato."
"Uh, e perché?"
"Voglio parlare con Finn."
Lei gli sorrise amorevolmente, scompigliandogli i capelli.
"Ti ho visto arrossire al telefono, era lui, eh? Sei proprio carino, sarai irresistibile!"
Emmy aveva ovviamente supervisionato l'abbigliamento del castano: una t-shirt celeste chiara e dei pantaloncini per fare il bagno di un blu elettrico.
"Se lo dici tu..."
"Ne sono convinta."
"Dovrei perdonarlo...?"
"Sta a te decidere, Jack."
Il castano annuì e attraversò il soggiorno affollato, diretto alla cucina. Conoscendo Finn, probabilmente stava uscendo alcolici dal frigo.
Era determinato a parlargli, gli era mancato tanto, non solo come fidanzato ma anche come amico.
Sorrideva naturalmente ed era impaziente come un bambino.
Il suo Finn era lì e lui voleva perdonarlo!
Vide Jaeden di sfuggita, felice per chissà cosa. Urlava e saltava da una parte all'altra del corridoio come un forsennato.
Intravide anche Sophia e Chosen, ma di Jeremy nessuna traccia.
Giunto alla meta scorse una folta capigliatura riccioluta appoggiata al bancone della cucina.
"Finn?"
Ma il ragazzo non lo sentì.
"Finn?"
Ancora niente.
Però dopo pochi secondi, in cui Jack cercò di muoversi tra la marmaglia di adolescenti, la figura si voltò.
Era proprio Wolfhard, e non era solo.
Millie si trovava accanto a lui e lo abbracciava con un sorriso compiaciuto sulle labbra.

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𝐌𝐨𝐨𝐧𝐥𝐢𝐠𝐡𝐭 - 𝐅𝐚𝐜𝐤Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora