Don't stop me now, because I'm having a good time

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~Don't stop me now, Queen.

Sciauuuuu! Okok, il primo capitolo e questo che state per leggere non sono così emozionanti, ma c'è un perché.
Abbiate pazienza e avrete tutte le scene dolci e mlmlml che volete.

Jack arrivò al lago e si tolse gli auricolari del walkman dalle orecchie.
Vide Wyatt in bici e, alle sue spalle, aggrappato a lui, c'era Jaeden.
I due ridevano ancora, cercando di riprendere fiato.
Scesero lasciando cadere la bici.
Wyatt estrasse un sacchetto dal cestino e Jae si scostò della polvere dai calzoncini beige.
"Come avete fatto a rompere la bici?"
Chiese Jack, riferendosi alla bici di Jaeden.
"Il coglione ha preso un chiodo e poi siamo andati da suo cugino per fargliela riparare, ci metterà tutto il pomeriggio."
Jaeden sbuffò contrariato.
"Bel gruppo di deficienti." Ridacchiò, poi notò il sacchetto di Wyatt.
"Cosa c'è lì?"
Wyatt e Jae si scambiarono uno sguardo divertito, risero un po' e infine si decisero ad aprire il sacchetto.
"Pasticcini?"
"Pasticcini, caro Grazer!" Wyatt fece l'occhiolino.
"Li avrete pagati parecchio!"
"Neanche un dollaro!" Jae mise un braccio attorno alle spalle di Wyatt.
"Siamo entrati in Chocolate Paste e ne abbiamo sgraffignato qualcuno dal bancone."
Wyatt continuò per lui.
"Peccato che ci hanno beccato, ma siamo scappati in tempo!"
Jack si fece una grossa risata.
"Spero solo che non vi abbiano riconosciuto, idioti."
"Tutti si ricorderebbero di un figo come me!"
Wyatt ricevette uno scappellotto sul collo da Jaeden.
Poi i tre si sedettero sul prato.
C'era una bella vista, lì, tra gli alberi.
Un basso dirupo s'affacciava sul lago, da cui ci si potevano fare tuffi mozzafiato.
A Wyatt venne un idea.
Corse, accompagnato dagli amici ancora ignari, verso il dirupo.
Ci si sedette a gambe a penzoloni.
Gli altri fecero lo stesso, guardandolo, tranquilli.
Poi, velocemente, Wyatt si tolse la maglia bianca, le scarpe e i jeans.
Afferrò Jae per una mano e lo trascinò giù, nel lago.
Il suo piano era di far bagnare anche Jack, ma questo era riuscito a scostarsi in tempo.
Jack sentiva Jae rimproverare Wyatt, di sotto.
Così si svestì e, in mutande, si gettò nel lago, gridando e ridendo.
"Sei un fottuto cretino! Mia madre mi ucciderà!"
Wyatt lo schizzò ancora, facendolo arrabbiare di più.
"Potevi almeno avvisarmi di togliermi i vestiti!"
"Ma così non ci sarebbe stato l'effetto sorpresa! E poi, mica potevo toglierteli io!"
I due si fissarono, uno che rideva, uno arrabbiato.
Poi finirono quella serie di sguardi con una grossa risata alla quale si aggiunse anche Jack.

Finn tornò a casa che erano le 12.45.
Sarebbe rimasto più tempo in paese, ma doveva ordinare qualcosa per pranzo al più presto, dato che suo fratello era troppo occupato per preparare qualcosa.
Difatti Nick stava ancora sistemando qualche scatolone pieno di roba mandata dai loro genitori, quando Finn rientrò.
Il soggiorno e la cucina erano completamente allestiti, il bagno era perlopiù accettabile e la camera di Nick era pronta.
"Ehi fratellino! Ti sei divertito in città?"
Finn alzò la cornetta del telefono e digitò il numero di un hamburgeria lì vicino, poi attese che rispondessero.
"Si, non male."
"È arrivata finalmente la macchina nuova tramite l'aereo, sai?"
Finn annuì e fece per dire qualcosa ma la commessa dall'altro capo del telefono finalmente risposte.
Il fratello maggiore notò che l'altro stava ordinando un cheeseburger e gli disse che voleva lo stesso.
Finalmente Finn chiuse la chiamata.
"Dovresti sistemare la tua stanza, sono due settimane che dormi su un materasso per terra!"
Finn ridacchiò e salì le scale fino al piano superiore.
Entrò nella sua stanza, completamente spoglia.
Era parecchio bella, sia per le pareti chiare sia per il parquet di legno, ci si poteva ricavare molto.
Iniziò a montare il letto, come meglio poteva, e ad appendere le varie mensole.
Intanto arrivò il fattorino con gli hamburger e lui e suo fratello pranzarono.
Poi si rimise a lavoro.
Alle 4:30 del pomeriggio era tutto pronto.
Letto finito, armadio riempito, mensole piene di cassette delle sue band preferite e la sua amata chitarra sistemata in un angolo della stanza.
A Finn piaceva soprattutto la luce soffusa che illuminava la stanza, lo rilassava.
Terminato il lavoro, decise di recarsi dove andava sempre da ormai due settimane a questa parte.
Aveva trovato quel posto per caso, mentre lui e suo fratello sistemavano una crepa.
C'era una botola sul soffitto del corridoio al piano superiore.
Tirandola giù si poteva salire sul tetto.
Finn ci salì e si sedette ad ammirare il lago e il bosco.
Poi notò che c'era qualcuno, tre ragazzi per l'esattezza.
Strano, si disse, nessuno era mai venuto a fare un bagno in quella parte del lago.
Sembravano divertirsi, quei tre ragazzi.
Assottigliò lo sguardo e ne riconobbe uno. Era proprio Jack!
Sorrise.
Magari questa era l'occasione giusta per conoscere qualche altro amico o semplicemente divertirsi un po'.

Il giorno dopo~
Finn si alzò dal letto decisamente presto.
I tre ragazzi avevano lasciato il lago molto tardi quella sera, e lui avrebbe tanto aver avuto una scusa per divertirsi come loro.
Così si vestì, mise un costume, e andò a farsi un bagno al lago, attendendo che gli altri arrivassero.

Jack intanto correva veloce con il suo skate.
Avrebbe già dovuto essere a casa di Wyatt. Stavolta era lui in ritardo.
Quando arrivò in città, sotto la palazzina in cui abitava il riccioluto, lo vide già sulla sua bici con Jaeden dietro di sé.
"Ve ne stavate già andando? Senza di me?"
Wyatt sorrise e sussurrò qualcosa nell'orecchio di Jae, che si aggrappò alle sue spalle.
Poi Wyatt sfrecciò via.
"Vi odio! Stronzi!"
Cercò di raggiungerli ma con scarsi risultati.
Arrivò al lago tutto sudato.
Andò dai suoi amici, che stavano fermi e impalati a guardare giù dal dirupo.
"Che succede, ragazzi?"
"Quel coglione ci ha fottuto il posto!"
Jack guardò giù e vide che un ragazzo stava uscendo dall'acqua.
Lo riconobbe in un batter d'occhio.
Aprì la bocca e rimase a fissarlo forse per troppo tempo.
Poi si riprese.
Con un sorriso imbarazzato e, se così si può definire, confuso, si spogliò.
"Quello è Finn!"
"Quello che ti ha permesso di chiamarci ieri?" Chiese Jae.
"Si, te ne avevo parlato!"
"Oh..." Wyatt sembrò quasi convinto.
"Ma che cazzo ci fa qui?!"
Jack corrugò le sopracciglia.
"C'è scritto proprietà del signor Oleff su questo lago?!"
"No ma-"
Wyatt non ebbe il tempo di finire che Jae, già svestito, lo spinse giù, seguito da Jack.
Risero una volta riemersi.
Poi il castano si ricordò di Finn.
Si girò verso di lui e notò che lo stava guardando.
"Ehi, Wolfhard!"
"Jack!"
Finn li raggiunse nel lago.
"Jaeden Lieberher."disse il ragazzo dai capelli lisci, porgendogli una mano.
"Tu sei Finn, vero?"
"Si, sono io."
"Lui è Wyatt" indicò il ragazzo che lo fissava con le braccia conserte sul petto.
"Bene...posso restare con voi? Cosa si fa?"
Chiese Finn, dopo che Wyatt ebbe smesso di fissarlo.
"Certo. Solitamente noi...facciamo questo!" Gridò Oleff, affondandogli la faccia nell'acqua.
Risero tutti, compreso il corvino.
Si divertirono molto, Finn strinse amicizia soprattutto con Wyatt, non notando lo sguardo di Jack su di lui ogni due per tre.
Poi propose un gioco.
"Se io prendo sulle spalle qualcuno e tu, brutto testa di Noodle, prendi qualcun altro, possiamo fare una lotta."
"Ok. E...canadese del cazzo, non chiamarmi più così!"

Se il capitolo vi è piaciuto lasciate una stellina⭐️💙

𝐌𝐨𝐨𝐧𝐥𝐢𝐠𝐡𝐭 - 𝐅𝐚𝐜𝐤Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora