~Girls like you, Maroon 5.
Ehi!!! Scusate se aggiorno un po' tardi, ma sono stata occupata fino ad adesso. Questo capitolo non mi piace parecchio, però nei prossimi mi rifarò! Buona lettura! (Avvisatemi se trovate eventuali errori, conto su di voi!)
"Ehi, senti, io...non so se posso venire..."
Finn sospirò al telefono.
"Wyatt, ti prego, so che è per Jaeden, però...spiegati meglio! Io vorrei aiutarti, ma tu ieri sei letteralmente scappato fuori dalla mia auto. Ti piace Lilia?"
Wyatt fece per chiudere la chiamata ma rimase con il telefono a mezz'aria, ricredendosi all'ultimo secondo.
"Ti spiegherò appena potrò. A dopo, Finn."Wyatt riattaccò. Sospirando, ripensò alla sera prima. Una lacrima solitaria gli solcò il viso mentre raggiungeva il soggiorno di casa sua.
I suoi non c'erano da ormai cinque giorni e chissà quando sarebbero tornati. Erano partiti per New York per il progetto al quale stavano lavorando. Tecnologia e informatica erano il loro pane quotidiano. Wyatt credeva che non ce l'avrebbero mai fatta a creare un telefono portatile, ma questo era il loro piano.
Si sentiva parecchio solo in quel appartamento. Anche i suoi fratelli erano via, chi per il college, chi in vacanza.
Alzò il viso poggiandosi al sofà e, guardando il soffitto biancastro, gli venne un'idea. Sorrise e si alzò di scatto uscendo rapidamente di casa.Finn stava andando a casa di Jack a prenderlo. Aveva portato il suo skate, anche se non era particolarmente ferrato sulla tavoletta a quattro ruote.
Suonò il campanello e gli aprì Angela.
"Tesoro!"
Lo abbracciò e Finn arrossì.
"Come va? Tu e tuo fratello state bene?"
Il riccioluto e la mamma di Jack entrarono in casa e si sedettero al tavolo da pranzo, attendendo che il castano scendesse le scale per uscire con Finn.
"Stiamo alla grande! Voi?"
"Oh...bene."
Per un attimo lo sguardo di Angela si posò sulla figura di suo marito in soggiorno.
Aveva il giorno libero e la notte scorsa era rimasto sveglio fino a tardi in compagnia di una bella cassetta di birre.
Come al solito.
Quella mattina era particolarmente suscettibile.
Gavin, con rapide falcate, raggiunse il tavolo da pranzo e si sedette di fronte a Finn. Angela intanto avrebbe voluto sotterrarsi.
"Finn Wolfhard, mh?"
Aveva uno strano ghigno sul volto.
"Sono io, signore."
"Come è andata ieri la serata? Spero vi siate..."
Tossì.
"...divertiti."
Finn arrossì e si morse il labbro.
"È stata una serata particolare."
Cercò di cambiare subito argomento.
"Wow, le vostre decorazioni di Halloween sono davvero stupende! È un peccato che la festa sia finita..."
Gavin sembrò arrabbiarsi e Angela si spostò dietro Finn poggiandogli le mani sulle spalle, protettiva.
"Strano che tu non le abbia già notate, Finn."
Sputò acido il padre di Jack.
Ci fu solo silenzio per un po', poi il ragazzo del corvino arrivò in soggiorno, lo skate tra le mani, tutto sorridente.
Vide la situazione che si era creata e afferrò il braccio di Finn, ancora sconvolto.
Lo trascinò fuori di casa e salutò rapidamente sua madre con un bacio sulla guancia.Finn non si spiegava cosa era successo con Gavin ma non ci rimuginò troppo.
Arrivarono vicino al bosco e ci si inoltrarono. Finn aveva scovato un quadrato di terra battuta ai piedi di una collina solcata dall'autostrada.
Ci si arrivava tramite il bosco.
Avrebbero potuto skaetare tranquillamente lì.
Jaeden li stava aspettando in groppa alla sua bici.
Jack saltò sullo skate e, con un acrobazia che Finn neanche si spiegò, lo fece roteare in aria ricadendoci sopra.
"Come hai fatto?!"
"Ma dai! Ci ho messo solo tre minuti per imparare! Non è difficile."
Finn salì sul suo skate e provò a imitare Jack, con scarsi risultati.
Jack gli diede un bacio sulla guancia e lui riprovò di nuovo.Tra torsioni e risate, si fece ora di pranzo.
I tre stavano per andarsene quando videro Wyatt in lontananza avvicinarsi a loro.
Lui sorrise appena.
"Sono venuto solo per chiedervi se ci sarete stasera a casa mia. Ho invitato un paio di persone."
Jack sorrise.
"Certo!"
Acconsentirono tutti e Wyatt andò via, dopo aver lanciato uno sguardo triste a Jaeden.La sera stessa~
Wyatt era appena rientrato in soggiorno con una cassetta di drink alcolici quando suonarono il campanello.
Finn e Jack erano già a casa sua.
Aprì e si ritrovò faccia a faccia con Jaeden. Lui lo salutò con un rapido gesto della mano ed entrò.
Subito dopo arrivarono anche altri suoi ospiti.
"Ragazzi, loro sono Chosen e Jeremy, e lei è Sophia."
"Io sono Finn, lui è Jack e quello è Jaeden."
Sophia li salutò con la mano e si sedette sul tappeto.La serata trascorse velocemente.
Mangiarono pizza e chiacchierarono un po'.
Finn aveva notato la tensione tra Jaeden e Wyatt, ma non ci aveva dato tanto peso. Gli interessava solo Jack e il suo bel culo a pochi centimetri da lui.
"Che ne dite di fare un gioco, ragazzi?"
Chiese Wyatt, porgendo un'altra birra a Chosen.
"Bell'idea!"
Sophia sorrise raggiante.
"Obbligo o verità credo sia perfetto."Si sedettero tutti in cerchio.
Finn non sapeva cosa Wyatt aveva in mente, ma sentiva che gli frullava qualcosa per la testa.
Jaeden, con un mezzo sorriso, afferrò una bottiglia vuota e girò.
Puntò a Sophia.
"Mh...obbligo o verità, Soph?"
I due in quelle tre orette avevano stretto un'insolita ma forte amicizia.
In realtà era proprio quel gruppetto di sette ragazzi ad avere complicità, si capivano al volo.
"Obbligo!"
"Ti obbligo a chiamare un numero a caso e a implorare di tornare con te alla persona che hai chiamato!"
Tutti risero e lei afferrò il telefono.
Digitò un numero e gli rispose un uomo, lei alterò la sua voce e iniziò lo spettacolino.
"Tesoro! Ti prego, torna con me!"
La moina continuò per un po', finché il tizio, esasperato, chiuse la chiamata.
Così, tra le risate, Sophia rigirò la bottiglia.
Questa cadde su Jack.
"Dolce Jack, obbligo o verità?"
Lui si morse il labbro e scelse verità.
"Uhhh! C'è una persona che vorresti farti nella nostra scuola?"
Jack arrossì e Finn ridacchiò. Il ricciolino annuì e si coprì il viso con le mani.Jack girò la bottiglia e questa si fermò su Wyatt.
Il più basso ghignò.
"Obbligo o verità?"
Wyatt, che aveva un piano ben preciso, scelse obbligo.
Avrebbe sicuramente dovuto baciare una ragazza e l'unica era Sophia, e la cosa non gli stava tanto male.
"Fai un succhiotto..."
A Wyatt si illuminò lo sguardo.
"...al ragazzo che ti sta più a cuore in questa stanza!"
Testa di noodles strabuzzò gli occhi e negò con la testa.
Jack sorrise innocentemente.
Non aveva scelta, gliela avrebbe fatta pagare a quel piccolo figlio di puttana.
Sicuramente Jack non era la persona a cui, in quel momento, Oleff teneva di più. Finn non lo conosceva tanto quanto Jaeden e Chosen e Jeremy erano da escludere.
Sospirò. Era fottuto destino.
Si alzò e andò verso Jaeden.
Lui arrossì, sorridendo un poco.
Wyatt si riabbassò e, incrociando le gambe da seduto, poggiò le labbra sul collo candido di Jaeden, iniziando a succhiare.
Si fermò solo quando il suo amico iniziò ad emettere versi poco adeguati.
Ad occhi chiusi, con le gote rosse, tornò al suo posto, maledicendo a denti stretti se stesso e l'infinita sfortuna che possedeva.
Girò la bottiglia. Toccava a Finn ora.
"Obbligo o verità?"
"Per come sta andando la serata, scelgo obbligo."
Finn sorrise alzando un sopracciglio.
Era l'ora di fargliela pagare a quel piccoletto di Jack.
"Bacia con la lingua il tuo migliore amico."Se il capitolo vi è piaciuto lasciate una stellina⭐️💙
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𝐌𝐨𝐨𝐧𝐥𝐢𝐠𝐡𝐭 - 𝐅𝐚𝐜𝐤
Teen Fiction{𝙚𝙞𝙜𝙝𝙩𝙞𝙚𝙨 𝙩𝙝𝙚𝙢𝙚} 1# [COMPLETA] •The light from your eyes made it feel like dancing in the moonlight• !WARNING! ~SMUT ~DRUG ~VIOLENCE ~SMOKE ~ALCOL ~FUN {Tutti coloro che ho scelto per interpretare il ruolo di "cattivi" in questa fanfic...