Darling, just kiss me slow, your heart is all I own, you look perfect tonight

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~Perfect, Ed Sheeran.

Ok scusate per il ritardo, ma sono stata davvero occupata oggi! In più il nostro Finn è diventato di un anno più vecchio! Dio, non so quanto in positivo lui mi abbia ispirata...in un certo senso, tutto ciò che fa come attore/musicista mi ha spinta a non chiudermi in me stessa e a fare nuove, forti e durature amicizie.
In più lui mi ha fatto capire ciò che davvero voglio diventare da grande!
Quindi un grazie speciale glielo concedo, non smetterò mai di credere in Finn e in me stessa, (come lui mi ha insegnato, seppur indirettamente).
Auguri faccia da rana! +16
E per voi, buona lettura!

"La Luna è davvero fantastica stanotte..."
"Si, lo è..."

La luce lunare rifletteva sulla pelle tempestata di lentiggini e perennemente abbronzata di Jack tanto quanto rischiarava il lago, ormai ghiacciato, nel quale si erano divertiti l'estate prima.
Gli abeti che circondavano casa Wolfhard erano coperti di neve e tutto era silenzioso e calmo. Si sentiva solo il rumore del vento  invernale che andava a scontrarsi sul tetto spiovente e che attraversava i folti rami degli alberi provocando un dolce suono, quasi come un canto.
Jack afferrò la mano di Finn e questo sorrise.
Si erano seduti di nuovo sul tetto, terminato il ballo scolastico.
Il corvino rimase a guardare, come estasiato, prima il viso del castano e poi le stelle, era perfetto.
Tutto perfetto.
Avrebbe voluto vivere in quell'istante.
Voltava la testa ripetutamente ma con tutta calma, godendosi ogni secondo.
Quel ragazzo, tanto buono, allo Snowball gli aveva donato uno dei baci migliori che lui avesse mai ricevuto.
E lo aveva fatto con il sorriso, nonostante tutto quello che aveva passato.
Lo stesso sorriso che si ritrovava stampato sulle labbra ammirando il cielo e che Finn quasi aveva paura di baciare.
Non voleva certamente rovinare quel momento.
"Come mai mi hai mostrato tutto questo?"
Chiese di colpo Jack.
Finn non capì all'istante.
"Intendevo, come mai quando ti ho confessato i miei sentimenti tu mi hai portato proprio qui?"
Il più alto sospirò e giocherellò con la mano del suo ragazzo.
"Ecco...quando vivevo a Vancouver avevo una grande terrazza."
Sorrise.
"Da piccolo, io e mio padre guardavamo le stelle da un telescopio, proprio su quella terrazza..."

Jack si rese conto solo in quel momento del fatto che non sapesse come mai Finn si fosse trasferito a Port Hope, nel campagnolo Maine.
"Poi però sono cresciuto e ho iniziato a osservare le stelle da solo...per hobby...mi rilassavano e mi rilassano tuttora, e poi...sono bellissime."
Jack sentì lo sguardo di Finn su di lui.
"Lo so, è così stupido..."
Jack scosse la testa ripetutamente, sapeva qualcosa in più su Finn e non lo avrebbe fatto tacere adesso!
"No! Ti prego, continua..."
Finn gli sorrise ancora, quasi riconoscente.
"Lui ha iniziato a pensare più al lavoro che a me e Nick. I miei erano spesso fuori casa.
Sai, essere l'avvocato di diversi impresari famosi procura tanti soldi.
Così ci hanno spediti qui, appena Nick è diventato maggiorenne."
Jack gli baciò la guancia lentamente, scendendo poi verso il collo, ascoltando ancora il racconto del suo ragazzo.
"Ogni tanto guardare il cielo mi ricorda la mia città...e la mia famiglia. Ma loro non ci sono mai stai a casa e io ho imparato a convivere con Nick, lui mi fa da papà e da mamma."
"Infatti..."
Ridacchiò.
"...Non mi è molto interessato il loro parere su noi due..."
Jack era sinceramente dispiaciuto, aveva rovinato tutto con quella singola domanda.
"Ti farà bene l'aria di campagna, mi dicevano..."
Prese un respiro ma quasi gli mancò la voce.
"Mi mancano i miei amici...ma ora ho te, ed è tutto fantastico."
Jack lo baciò sulle labbra e proprio in quell'istante il suo orologio pre-impostato suonò.
"Cazzo, è già mezzanotte!"
Pensò il castano.
"Auguri amore!"
Esclamò prendendogli il viso tra le mani, ribaciandolo.
Finn rise e lo abbracciò.
"Sarebbe meglio andare a letto, festeggeremo più tardi, ok?"

La mattina dopo, 23 dicembre~
Jack si svegliò tra le braccia del suo ragazzo.
Indossava una sua felpa, dato che il vestito non gli permetteva di dormire in una posizione comoda.
Ma d'altronde, non aveva preso sonno per molte ore.
Continuava a riflettere e pensare a cosa regalare al suo ragazzo per il compleanno.
Si rigirò verso il petto scoperto di Finn e qualcosa dentro di lui si accese. Finalmente.
Era un idea folle, ma fottutamente fantastica ed eccitante.
Certo, Jack aveva una paura matta, ma se la sarebbe fatta passare per il suo grande amore.
Sghignazzò, e questo fece svegliare Finn.
"Ancora buon compleanno!"
"Grazie, piccolo."

Alle 10:30 erano già arrivati all'aeroporto di Augusta, la città capitale.
Finn era davvero emozionato per l'arrivo dei Calpurnia.
Quando scorse la capigliatura bionda di Ayla quasi esplose.
"Ragazzi!!"
"Finn! Augurii!"
I tre corsero incontro al corvino e lo strinsero a loro in un abbraccio di gruppo.
Poi questo afferrò la mano di Jack, che era in disparte, e lo presentò come suo fidanzato.
"Quindi è lui la tua fantastica morosa!"
Malcom si spostò i capelli riccioluti dagli occhi e sorrise.
"Credo che tutti qui possano notare che è un maschio!"
Affermò il ragazzo biondo, Jack Anderson.
Il castano arrossì per la situazione.
Ayla, l'unica donna del gruppo, gli mise un mano sulla spalla.
Sembrava tanto tranquilla e pacata, ma invece...
"Siete così carini!!!!"
Finn rise.
"Forza, la giornata è appena iniziata!"

"Wow! È fantastica questa cas-"
Malcom non riuscì a terminare la frase che il telefono di villa Wolfhard squillò.
"Pronto?"
"Ehi Finn! Buon compleanno!"
Strillò Sadie dall'altro capo del telefono.
"Sparisci-"
Ordinò la voce di Noah alla rossa.
"Buon compleanno fratello! Sei ufficialmente invitato alla tua festa a casa mia questa sera!"
Finn sorrise riconoscente.
"Porta chi vuoi!"
"Certo! Grazie, grazie!"
Chiuse la chiamata e, dopo aver saltellato per la felicità, fece sistemare i suoi amici nella stanza degli ospiti.

Alle 21:00 tutti erano pronti.
Nick, Ayla, Jack e Malcom erano già alla festa mentre Finn e Jack stavano parcheggiando l'auto di suo fratello maggiore nel vialetto.
"Pronto?"
"Si."
Entrarono e subito un grande Auguri! accolse Finn.
Erano presenti tutti gli amici più cari al corvino...tutti tranne Wyatt.
Noah, Sadie, Gaten, Caleb, Sophia, Chosen, Jeremy, i Calpurnia e suo fratello.
Perfino Jaeden era presente, seppur con la sua ragazza.

Dopo aver spento le candeline e scartato qualche pensierino, Finn e Jack tornarono a casa.
I Calpurnia, tutti meno Finn, si sistemarono nella loro stanza al pian terreno e spensero le luci.
Era stata una festa tanto tranquilla, senza alcool o fumo.
Ed era il momento che Jack stava aspettando da quella mattina, doveva dare il suo regalo a Finn.

"Ok, e-esci un attimo, va-va bene?"
Gli chiese il castano, fissandolo con occhi colmi di preoccupazione ma soprattutto d'amore. Le guance gli si erano tinte di rosso.
Finn acconsentì ed uscì dalla sua stessa stanza.
Mentre attendeva fuori nel corridoio continuava a chiedersi cosa intendesse Jack per: "Dovrei darti il mio regalo di compleanno, è arrivato il momento."
Continuò a rimuginarci sopra finché, d'un tratto, la porta si aprì, rivelando Jack in boxer, senza nessun altro vestito addosso, illuminato dalla calda luce soffusa che si scontrava sul rivestimento in legno della stanza e che contribuiva a rendere l'atmosfera magica.

Se il capitolo vi è piaciuto lasciate una stellina⭐️💙

𝐌𝐨𝐨𝐧𝐥𝐢𝐠𝐡𝐭 - 𝐅𝐚𝐜𝐤Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora