~You're The One That I Want, John Travolta.
Mancano pochissimi capitoli alla fine della storia ripppp.
Però, PERÒ, confermo che il sequel ci sarà.
(Che bello Millie non è più una stronzaaaaa)Jack ricordava cosa era successo la serata prima, fortunatamente.
Asher lo aveva portato in una delle stanze dell'attico e aveva iniziato a spogliarlo, facendogli dei succhiotti lungo tutto il collo.
Quando però stavano per baciarsi Jack aveva sussurrato il nome di Finn, Asher si era incazzato e gli aveva tirato uno schiaffo, il che spiegava il livido sul suo zigomo destro.
Non avevano fatto altro, la serata si era conclusa lì.
Il ricciolino iniziò a piangere in silenzio, dopo essersi rivestito.
Finn gli mancava già.
Gli mancava tutto di lui.
Ma ormai era troppo tardi per credere alle sue bugie, non gli avrebbe dato una seconda possibilità.Quattro mesi dopo~
Finn sorrise appena, staccando dal pacco un bigliettino rosa che Ayla gli aveva mandato.
"Ciao buddy! Come va? Spero che tu stia meglio dell'ultima volta, quando ci siamo sentiti per telefono. Cosa succede a Port Hope? È iniziata l'estate? Qui in Canada fa ancora un po' freddo per le t-shirt hawaiane. Wyatt? Jaeden lo ha tirato fuori di prigione? Lavora ancora? Sei in contatto con lui e gli altri o continui a fare l'asociale con Millie? Spero per te che lei non mi abbia soffiato il titolo di 'migliore amica'!"
Finn non poté non immaginarsi uno dei tanti abbracci di Ayla, mentre leggeva la lettera. L'avrebbe sempre considerata la sua unica migliore amica. Anche solo il fatto che si stesse preoccupando per lui era una conferma del bene che gli voleva.
"Da Vancouver nessuna novità, io e Malcom festeggeremo il nostro mesiversario a breve.
Vorrei che tu fossi qui, ci manchi.
Non vedo l'ora di rivederti per tirarti un po' su di morale, non abbatterti e continua a sorridere!
E, piccola sorpresa, l'estate la passeremo da voi, nel Maine!"
Finn esultò mentalmente."Ps: scommetto che tu e Jack tornerete assieme!"
Il ragazzo storse un po' le labbra, malinconico.
Non parlava con Jack da tanto, quattro mesi per l'esattezza, e non passava giorno in cui Finn non lo pensasse.
Gli mancava come l'ossigeno.
Alle volte si svegliava in piena notte per piangere.
Perché Jack non gli aveva creduto?
Perché lo odiava?
Perché continuava ad evitarlo a scuola?
Era tutto così ingiusto.
E se Finn non avesse chiarito con il castano prima della fine delle lezioni, le sue possibilità sarebbero state nulle, dato che non vedeva mai il ragazzo a nessun party mondano.
L'idea di poter tornare con Jack lo riempiva di felicità.
Quegli ultimi mesi erano stati molto difficili per Finn e anche solo parlare con Grazer, sapere che stava bene, gli sarebbe bastato.Spense la sigaretta nel portacenere in salotto e si sedette a gambe incrociate per aprire il pacco dei Calpurnia.
Conteneva diversi cibi, merendine e bibite canadesi, anche cose proibite in America, ma che Finn amava mangiare.
Poi c'era un album fotografico con diversi scatti dei suoi amici a scuola, in montagna, al bowling.
Una foto che fece quasi commuovere Finn fu quella di Ayla e Malcom, che si baciavano al tramonto sul lago ghiacciato, dove da bambini si divertivano a pattinare.
"Un idea!"
Gridò il corvino, balzando in piedi.
"La festa di inizio estate! Ci verranno tutti!""È una pensata formidabile!"
"Lo so, sono un genio."
"Non vantarti, Finna."
"La smetti di chiamarmi così?"
"Finché non avrò fatto pace con Sadie, la mia migliore amica sarai tu."
"È la nostra occasione, tra due giorni la scuola finirà e noi dobbiamo diffondere la notizia del party a casa mia."
"Tranquillo, ho già qualcosa in mente e ce la metterò tutta, aspettami all'ingresso della segreteria tra dieci minuti."
Finn vide Millie, l'unica persona con cui aveva avuto rapporti d'amicizia negli ultimi quattro mesi, correre verso le scale, raggiungendo il piano terra della scuola.
Il corvino iniziò ad appendere piccole locandine un po' ovunque, segnalando l'invito a casa sua, aperto a tutti.
Sperava tanto che Jack e suoi amici sarebbero venuti.
Si chiedeva come stesse Wyatt, o Jaeden, ma più di tutti voleva parlare con il suo ex.
E se si fosse trovato un'altra? O un'altro?
Il suo flusso di pensieri venne spezzato dalla voce di Millie, leggermente più acuta, proveniente dagli altoparlanti che il preside usava per parlare agli alunni.
"Amici e amiche! Avete voglia di festeggiare la fine della scuola ma non volete restare chiusi in uno stupido pub per ubriacarvi fino alle quattro del mattino?"
"Perché non venite alla mega iper super fantastica festa nella casa sul lago di Finn Wolfhard, tra due giorni!"
Molti dei presenti in corridoio fissarono Finn, sorridenti.
"Così potrete ubriacavi in compagnia facendo un bel bagno notturno! Ci vediamo lì, non mancate! L'indirizzo è sulle locandine, vicino al numero di telefono utile in caso di domande o informazioni var- ehi! Ma faccia con calma!"
"Sparisci da qui!"
Il preside.
Il riccioluto non poté non scoppiare a ridere.
"Si, me ne vado, me ne vad-"
L'amplificatore venne spento e, tra una risata e l'altra, il corvino corse incontro all'amica, regalandole un abbraccio.
"Sei grande e tornerai sicuramente con Noah!"
"Grazie, buona fortuna anche a te, Finna."Il pomeriggio dopo~
"Ok. Ci vado."
"Ottimo, fammi sapere."
Millie gli sorrise e Finn entrò nella galera a lui assai famigliare."Ehi."
"Ehi. Da quanto non ci si vede, eh?"
"Come va?"
"Non c'è male, ma devo farti una domanda importante."
"Taci Wyatt, io ho da dirti qualcosa di più urgente."
Oleff alzò gli occhi al cielo.
"Emmy mi ha già raccontato tutto."
"Oh...scommetto che anche tu mi odierai come tutti gli altri- ma ti assicuro che non ho fatto niente!"
"Lo so, ti credo, sono dalla tua parte."
"Come?!"
"Ho parlato spesso con quei brutti ceffi per...ehm- diciamo che so cosa combinano. Ah! Piccolo dettaglio. Credo che Jack verrà alla tua festa, ho cercato di convincere Em a portarlo."
Finn sorrise, infinitamente grato.
"Sentivo che dovevo tornare a vederti prima! Scusami per la mia assenza...sei un vero amico!"
"E voi siete una bella coppia- Ora posso parlare?!"
"Certo."
"Ecco...come sta Jae? Che tu sappia, sta ancora lavorando?"
"Si, molto. Ogni tanto passo dall'officina, lui mi evita ma io lo vedo che è molto stanco."
"Oh...beh, se riesci, ringrazialo da parte mia."I due parlarono per molto tempo e dopo Finn accompagnò i poliziotti e Wyatt fino alle sue sbarre.
Poi però, mentre tornava alla hole, passò inequivocabilmente davanti alla cella di Gavin.
"Wolfhard."
"Come scusi- oh..."
Il ragazzo si voltò, rendendosi conto di chi lo aveva richiamato.
"Come sta la mia famiglia?"
"Non è più la tua famiglia, lo sai?"
L'uomo digrignò i denti.
"Non credo che sia questo il reale problema. Mio figlio è cambiato, tu lo hai cambiato, ma è pur sempre un Grazer che ha bisogno di suo padre per tornare normale."
Finn inclinò la testa, cercando di capire il reale significato delle parole del padre del suo ex fidanzato.
"Lui ha bisogno di me, non di un frocio canadese che gli inculca nel cervello stupide cazzate. E se Jack non vorrà cambiare, gli darò io una mano."Se il capitolo vi è piaciuto lasciate una stellina⭐️💙
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𝐌𝐨𝐨𝐧𝐥𝐢𝐠𝐡𝐭 - 𝐅𝐚𝐜𝐤
Jugendliteratur{𝙚𝙞𝙜𝙝𝙩𝙞𝙚𝙨 𝙩𝙝𝙚𝙢𝙚} 1# [COMPLETA] •The light from your eyes made it feel like dancing in the moonlight• !WARNING! ~SMUT ~DRUG ~VIOLENCE ~SMOKE ~ALCOL ~FUN {Tutti coloro che ho scelto per interpretare il ruolo di "cattivi" in questa fanfic...