Wanna feel alive, outside I can fight my fearIsn't it lovely, all alone?

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~Lovely, Billie Eilish.

Sciauuuuuu! Buona domenica! Solo io sono già super emozionata per il Natale? Ahhhhhh non vedo l'ora. Enjoy the reading!

Finn si voltò verso Jack, alla ricerca della sua approvazione.
Il corvino non aveva problemi a baciare il suo ragazzo davanti agli altri, e non sapeva spiegarsi il perché di tutta questa libertà d'animo che si ritrovava.
Il castano era tutto rosso, ma annuiva leggermente con la testa.
Finn decise di recitare un po' così da non far crescere sospetti nelle menti dei presenti.
"Ma non posso baciarlo! Siamo migliori amici!"
Mentre parlava le sue labbra non riuscivano a non prendere la forma di un sorriso divertito.
Intanto sentiva Jack accanto a lui trattenersi per non ridere.
"Muoviti Wolfhard!"
Chosen alzò un sopracciglio, tirandogli una pacca sulla spalla.
"Forza Finn! Un bel bacio sbavoso!" Sophia batté le mani.
Finn allora alzò le spalle e afferrò Jack per il colletto. Subito dopo Jack gli diede l'accesso alla sua bocca e le loro lingue si sfiorarono.
Approfondirono il bacio sempre di più, finché Wyatt non stoppò il tutto con una breve risata.
Staccandosi, un rivolo di saliva collegava le labbra di Jack a quelle di Finn.
Il più piccolo arrossì ulteriormente, pulendosi con la manica della felpa.
"Wow, complimenti Finn, anche io voglio ricevere un bacio così!" Jaeden ridacchiò.

Erano all'incirca le 22:30 quando Chosen, Sophia e Jeremy se ne andarono.
Jaeden aveva due bottiglie di birra in mano e beveva prima da una e poi dall'altra, Wyatt fumava e Finn guardava sottecchi Jack.
Jack, che si era accorto di Finn, decise di giocare un po'.
Ovviamente non aveva il coraggio di fare a Finn ciò che gli aveva fatto da ubriaco, ma quantomeno poteva godere del suo sguardo.
Si abbassò per allacciarsi le scarpe, praticamente mettendo in mostra il suo sedere stretto nei jeans davanti alla faccia del suo ragazzo.
Notò che i pantaloni gli ricadevano un po' giù, chissà che faccia stava facendo Finn.
Si risedette accanto a lui.
Il suo viso era rosso e il cavallo dei pantaloni era molto stretto, si notava parecchio.
Jack rise, poi sentì che Finn gli si stava avvicinando all'orecchio.
"Ringrazia Jaeden e Wyatt per la loro presenza in questa stanza."

Qualcuno suonò il clacson fuori dall'appartamento di Wyatt.
Jaeden si affacciò al balconcino ed esultò.
"Ecco le ragazze!"
"Cosa?!"
Wyatt quasi si strozzò ingerendo il fumo della sigaretta.
"Le ho detto di passare, ci divertiremo!"
"Ehm..."
Jack alzò un dito e guardò Jae confuso.
"Chi c'è lì fuori?!"
Wyatt ora era parecchio incazzato.
"Ziegler, Brown e Lilia!"
"Io non le faccio entrare."
Wyatt spense la sigaretta nel posacenere alzandosi di scatto.
"Amico, che cazzo ti prende? Non mi parli da ieri! Ci conosciamo da una vita!"
Ora anche Jaeden era arrabbiato, più che altro per la reazione del riccioluto.
"Che mi prende? Bella domanda, amico."
Wyatt si risedette, sconfitto.
Jaeden si morse l'interno guancia, afferrò il giubbotto celeste che si era portato ed uscì, sbattendo la porta.
Oleff si portò le mani sulla faccia, coprendosela alla vista dei suoi amici.
Jack e Finn erano parecchio confusi.
"Voi non andate con lui?"
Finn negò con la testa.
"Ho chiuso con Millie Brown, basta e avanza tutto il tempo che le ho dedicato."
Jack andò da Wyatt e gli poggiò un braccio sulle spalle.
Al contatto l'amico alzò il viso, piangeva.
"Che succede, Wy?"
Lui prese un respiro e si alzò in piedi, guardando Jack e Finn.
Si asciugò le lacrime, ma sempre di nuove prendevano il posto di quelle che rimuoveva.
Di solito Wyatt era sempre molto allegro, felice e simpatico, faceva un brutto effetto vederlo in quello stato.
"Alla festa...ho visto Jaeden baciare Lilia."
I suoi amici lo osservavano, attenti.
"E...ho provando tanta gelosia. Troppa."
Jack, quasi in un sussurro, azzardò un "Quindi ti piace Lilia?"
Wyatt cambiò colore, diventando rosso.
"Cazzo no! È questo il problema!"
I suoi amici restarono di stucco.
A Wyatt piaceva Jaeden?
"È per questo che vi ho fatto venire qui, che ho fatto venire qui Soph a giocare ad obbligo o verità, volevo vedere se anche lui era un tantino geloso. E mi sono ritrovato pure a dovergli fare un succhiotto!"
Guardò il tappeto, un sorriso amaro sulle labbra.

Jack era triste ma felice.
Poteva aiutare il suo amico ora, e lui e Finn non erano più gli unici a provare degli strani sentimenti.
Ma aveva peggiorato la situazione con quel obbligo.
"Mi spiace...io...noi ti aiuteremo!"
Wyatt emise un suono simile ad una risata, anche se sembrava più un lamento.
"Ma non vedi che lui è completamente cotto di una ragazza!?"
Ci fu silenzio.
"Amico, il tuo segreto è al sicuro, faremo il possibile per aiutarti a conquistare quel coglione."
Finn rise un poco.
"Andiamo Jack, è tardi."
Wyatt li accompagnò alla porta, non ci sperava per nulla alle parole dei suoi amici.
"A domani."
Se la chiuse alle spalle, ripensando a Jaeden e a ciò che poco prima aveva avuto il piacere, o la sfortuna, di fargli.

Jack entrò in casa trascinandosi dietro Finn, ridacchiava.
Si ritrovarono entrambi per terra quando Jack inciampò sul tappeto.
Gli occhi scuri di Finn ammiravano la bellezza del castano: i suoi capelli ricci, le sue lentiggini che gli davano sempre un'aria giocosa e allegra, il sorriso smagliante e gli occhi dolci.
Lo baciò e il più piccolo non glielo negò.
Jack lo trovava dolce...il modo in cui Finn inaspettatamente lo rendeva felice.
Ci fu un rumore, come di plastica che cadeva, e Jack si ricordò che era in casa. Sotto Finn.
"Amore, ora però devi andare."
Il più piccolo gli afferrò le guance e gli stampò un bacio sulla fronte.
Finn si alzò.
"Ci vediamo a scuola Jackie!"
"Si, Finnie."
Ed uscì, lasciando Jack solo.
Si trovava in soggiorno, poiché l'ingresso dava su quest'ultimo.
La tv era accesa e il tappeto beige ricoperto di lattine vuote.
Cercò il telecomando in modo da spegnere l'apparecchio, ma sembrava essere sparito. Intanto la tv, l'unica luce della stanza, trasmetteva "Grease", un film che a Jack piaceva molto.
Cercò di ignorare John Travolta sullo schermo e di pulire tutto quello sporco.
Aveva rimosso gran parte delle latine e delle macchie di birra quando qualcuno entrò in stanza.
"Mamma? Che ci fai a quest'ora sveglia?"
Lei si massaggiò il polso sinistro, facendo una rapida smorfia "Tesoro, ti aspettavo..."
"È tutto ok...?" Jack la fissò, preoccupato.
"Vai a letto, ci penso io."
Lui si alzò e corse ad abbracciarla.
"Mamma...sei strana..." il suo tono di voce era comprensivo.
"Tranquillo, amore, vai a riposarti, domani hai scuola..."
Lui la salutò e si incamminò al buio verso le scale.
Calpestò per sbaglio qualcosa che non riuscì a vedere, imprecò e salì al piano di sopra.
Entrò in camera sua ma si bloccò sulla soglia della porta dallo spavento.
"Noi dobbiamo fare due chiacchiere, giovanotto."

Se il capitolo vi è piaciuto lasciate una stellina⭐️💙

𝐌𝐨𝐨𝐧𝐥𝐢𝐠𝐡𝐭 - 𝐅𝐚𝐜𝐤Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora