CAPITOLO VENTUNESIMO-Poesia

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Cos'è la poesia? Non chiedermelo più. Guardati allo specchio: la poesia sei tu.
Roberto Benigni

In quel museo faceva particolarmente freddo. O forse era solo un'impressione di Tina. Fatto sta che, da quando Credence, Phineas e Gladys se n'erano andati nell'altra sala, la temperatura sembrava essere scesa di molti gradi.
«Bene... controlliamo le statue?» propose Katie, sistemandosi gli occhiali sul naso.
«Sembra un'ottima idea» commentò Melody, facendo qualche passo.
Non appena mise un piede sulla piastrella più vicina alla prima statua, quella fece un giro su se stessa e guardò la ragazza negli occhi.
Lei deglutì:
«Che...?»
«Lo sai benissimo» rispose secca la statua, senza staccare lo sguardo da Melody.
«Una... prova scelta da Grindelwald, non è così?» chiese, deglutendo.
«C'eri quasi. La prova è destinata solo a chi se lo merita» rispose la statua, portando una mano alla testa. In mano teneva una lancia, mentre una civetta stava appollaiata sull'altra spalla. Sul capo portava un elmo.
«Lei deve essere la statua di Atena» mormorò Melody «Dea della saggezza».
«Cosa? Mi stai dicendo che esistono gli dei?» domandò Sebastian, confuso.
«No» rispose Tina «Lei è soltanto una statua. È stato Grindelwald a darle vita. Deve averlo pensato per tutti quelli che passano di qui».
Atena annuì lentamente, e spostò di nuovo lo sguardo su Melody:
«Se mi sono animata, è perché parlarmi è il tuo compito. Superare la mia prova è il tuo compito. Pensi di essere pronta?» chiese.
La ragazza guardò la statua negli occhi e annuì.
«Sì».
«Sicura?» domandò di nuovo.
«Sì» rispose con più sicurezza Melody.
«Saresti pronta a tutto?» continuò lei, sottolineando la parola "tutto".
Lei trasalì e strinse le labbra, chiedendosi come facesse una statua a conoscere il suo segreto. Nonostante ciò rispose, alzando lo sguardo:
«Sì».
«Bene».
La statua batté le mani, provocando un frastuono assurdo. Le luci si abbassarono e una specie di occhio di bue si illuminò su Melody.
«Dunque, cara, come si chiama la protagonista de Il Meraviglioso Mago di Oz?».
«Dorothy» rispose lei «Ma cosa...?».
«Bene, hai i riflessi pronti. Proviamo con qualcosa di più difficile: Una principessa viene rapita da un orco e un cavaliere corre a salvarla. L'orco indica al cavaliere due porte e spiega: "In una c'è la principessa, nell'altra una tigre affamata". Sulla porta di sinistra c'è un cartello che dice "In questa porta c'è la tigre". Sulla porta di destra un altro cartello recita: "In una porta c'è la principessa". L'orco aggiunge: "Solo uno dei cartelli è vero". In quale porta c'è la principessa?» domandò la statua.
«Ma è ovvio. Quella vera è la porta con la scritta "C'è una tigre". L'altra è inequivocabilmente vera, perché dice che in una delle due porte ci sia la principessa» replicò lei.
«Intelletto brillante» commentò Atena «Ma sta' attenta all'ultimo indovinello. Sono chiuso e ignorante,
E mi credo assai importante.
Dalla paura son tremante
E la vostra luce è abbagliante.
Devo esser sottomesso,
Chi è, per te, il fesso?».
Melody scosse la testa:
«No» rispose.
«No?» chiese la statua. La sua voce sembrava molto più potente e solenne, ora.
«Non devono essere sottomessi. Non sono inferiori» dichiarò la ragazza.
«Quindi rifiuti il fatto che la risposta giusta all'indovinello sia quella che stai pensando?» la riprese Atena.
Melody annuì. La statua scosse la testa:
«Avevi detto di essere pronta a tutto, Melody Lestrange» disse, mentre il volume della voce cresceva.
All'improvviso una nebbia scura avvolse tutta la sala:
«Mel!» la chiamò Tina.
«Sì?» domandò lei, come se fosse tutto normale.
«Non vediamo nulla!» esclamò Sebastian, mentre Katie iniziava a tossire.
«Io vi vedo!» replicò lei, ma una forza la fece girare di nuovo verso la statua. Solo che Atena non c'era più. Al suo posto era spuntato uno scrigno, che si aprì parecchio lentamente. Per un attimo la vista di Melody si annebbiò e chiuse gli occhi, ma quando li riaprì il suo cuore perse un battito. Stava succedendo di nuovo. Il suo Molliccio la stava spaventando ancora.
"È solo un Molliccio" provò a ripetersi, ma non riusciva a resistere. Vedere Newt a terra mentre soffriva le faceva troppo male. Si era spesso domandata perché fosse proprio quella la sua paura più grande, ma solo allora riuscì a darsi una risposta: era successo. Era successo a casa Flamel, quando lui si era preso la Maledizione Cruciatus al posto suo.
«No!» urlò, correndo verso di lui, ma la solita forza la fece cadere all'indietro. Era quella forza che le impediva di aiutarlo ciò che le faceva più paura.
Chiuse gli occhi e prese un respiro profondo. Le sembrò di vederlo, di vedere Newt. Stava bene, le sorrideva. Teneva in mano la sua valigia. Era tutto normale.
Aprì di nuovo gli occhi, aggrappandosi a quel pensiero. Lo avrebbe affrontato, avrebbe superato anche quella paura:
«Riddikulus!» esclamò.
L'uomo smise di soffrire e cominciò a rotolarsi a terra dalle risate. Melody si morse il labbro inferiore, mentre un lieve sorriso le spuntava in volto. Il Molliccio si dissolse, confuso.
La statua tornò al suo posto e la nebbia sparì. Melody cadde in ginocchio, sfinita.
Tina le si avvicinò e le mise una mano sulla spalla. Ma la ragazza non piangeva:
«Ce l'ho fatta» sussurrò, sorridendo.
«A fare cosa, Mel?» chiese Katie, avvicinandosi anche lei.
«A superare il Molliccio» rispose, come se fosse la cosa più ovvia del mondo.
«Noi... non abbiamo visto nulla» mormorò Sebastian.
Melody lo guardò:
«Non importa» disse, ridendo, mentre Pickett le saliva sulla spalla e le carezzava la guancia con affetto. La ragazza lo guardò: lui aveva visto eccome.
«Mel? C'è qualcosa qui» mormorò Katie, prendendo un biglietto ai piedi di Atena e porgendolo alla ragazza.
Lei lesse ad alta voce:
«Ho incontrato persone colte e intelligenti che si sono subito arrese. Che hanno perso il senno, dopo avere visto la loro paura o, talvolta, il loro più grande desiderio. E poi ci sei tu. La più piccola tra tutte le persone che ho incontrato. Tutto, dalla tua sicurezza al tuo immenso coraggio, parla. So tutto su di te, cara. E, credimi, sei pura poesia.
Sophia».

~My space~
Sophia?! Mh...
DUUUNQUE avete scoperto il Molliccio di Mel. Ora vi rimangono solo i Patronus di tutti. Credo che uno di essi sia moooolto intuibile.
Toh, c'è una domandina pour moi!
Qual è il personaggio che, secondo te, cresce di più nell'intera saga?
Assolutamente Katie. All'inizio è timidissima, e il fatto che si raddrizzi spesso gli occhiali è dovuto al fatto che ogni volta che propone un'idea (anche se sa che è geniale) o parla con qualcuno che conosce poco, la mette in agitazione. Ora sta assumendo molta più sicurezza e... chissà? Magari un lieto fine ci sarà anche per lei!
Se avete domande riguardo alla storia (questa era di una mia amica) o riguardo ai personaggi, non esitate a chiedere, mi raccomando!
Camy❤🎶

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