Il cringe quello vero

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Maronn, è lunghissima sta cosa. Scusate tanto, farò in modo che non si ripeta mai più.

Sinceramente non mi aspettavo una notizia del genere. Non me l'aspettavo.

Salvini che cita Martin Luther King... no, ragazzi, no.

Parto con una premessa: non è un attacco rivolto a sostenitori di Lega, M5S, cazzi, mazzi. È la presa per il culo di un articolo del Fatto Quotidiano e del discorso di Salvini, ma anche degli altri politicanti.

E l'articolo è: Lega, Salvini riempie piazza del Popolo. Cita Martin Luther King e dice: "Datemi il mandato per trattare con l'UE.

Sì, lo so, è vecchissimo. Che ci volete fare, ci metto molto tempo a scrivere.

Prima di tutto.

Questo governo, oltre a farsi chiamare "governo del cambiamento", abusa ossessivamente della parola "popolo". Popolo di qua, popolo di là, il popolo dice, il popolo deve, il popolo è coglione. Sto odiando la parola "popolo". Odio chi usa la parola "popolo". Specie se questo qualcuno è un politico. E che piazza hanno scelto? Piazza del Popolo, a Roma.

No, mi prendete per il culo, allora.

Ma partiamo subito con il cringe potente con la frase d'apertura: Nel suo intervento alla manifestazione del Carroccio a Roma, il vicepremier cambia registro e parla di "amore" e "speranza.

Ok, allora il mondo finisce domani.

"Salvini che parla di amore e speranza" è come dire "Il DNA è costituito da un singolo filamento", o "2+2=5".

Ma dai, non facciamoci cogliere dal pregiudizio e andiamo avanti, sono sicuro che Salvini può anche riuscire a parlare di amore e speranza.

i riferimenti sono tutti per "gli italiani per bene" e i loro "valori".

Eccallà. Dobbiamo sorbirci sviolinate e leccate di culo a quella parte di "popolo" che divide il mondo in neri e rossi, noi versus loro, che parla di Honestà e di valori itagliani eccetera.

Bello.

Le citazioni per De Gasperi, Giovanni Paolo II e il leader del movimento per i diritti agli afroamericani.

Bene. Siamo solo al sottotitolo e già sto impazzendo.

Ma andiamo avanti, ci sono ancora così tante belle frasi da gustare.

Il discorso del vicepremier e leader della Lega alla sua piazza del Popolo, riempita di fedeli al Carroccio, comincia con il ricordo dei sei ragazzi morti ad Ancona e subito una promessa: "In questo Paese chi sbaglia paga. E chi ha sbagliato paga e paga da nord a sud. Ovunque, da Genova ad Ancona".

Così poche righe e così tante cose da dire.

In primo luogo: non sono morti sei ragazzi ad Ancona, bensì cinque ragazzi e una donna. 39 anni sono un po' tantini per una ragazza (non me ne vogliano le trentenni e le quarantenni).

Scusate, sono pignolo.

E inoltre... Salvini sta sfruttando una tragedia per racimolare voti. Come ha sempre fatto del resto, insieme a molti suoi colleghi senza un minimo di pudore. Uno dei tanti "valori" italiani che vogliono impegnarsi a difendere.

Poi, la promessa: "In questo Paese chi sbaglia paga".

Sono io una zecca rossa del cazzo, o c'è strumentalizzazione nell'aria?

Tra l'altro non solo della tragedia ad Ancona, ma anche quella del ponte Morandi, ormai un must per quanto riguarda le strumentalizzazioni.

Figa, se non strumentalizzi il ponte Morandi non sei nessuno.

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