Parte breve così magari riesco a scriverla e pubblicarla in un giorno solo.
Partiamo col fatto che io ADORO scrivere, non so perché, ho il desiderio di mettere su carta e, in generale, ovunque le mie idee, quello che penso, riuscire a far trasparire dalle mie parole quello che sono, raccontare storie che non siano storie di eroi o principesse, bensì storie di semplici uomini, magari "bad boy" e "bad girl", ma evitando stereotipi, una cosa già di per sé non facile.
Ma se il titolo di questa parte si chiama "I miei errori", vuol dire che sto fallendo nel mio intento, e credo anche di sapere il perché.
Direi di presentare il mio peggior problema: leggo POCO e se uno vuole scrivere questo è il gesto più IDIOTA che potrebbe fare. Lo so, ne sono completamente consapevole. La lettura è fondamentale se si vuole scrivere bene, ma non quella lettura che va di fretta, quella attenta. Questo è uno dei miei principali problemi. Rispetto ad altre persone, ho letto meno libri e in un lasso di tempo troppo dilungato.
Questa è divertente: un libro l'ho iniziato e interrotto almeno tre volte, prima di finirlo qualche anno fa, e non era chissà quanto complicato come libro, era un semplice romanzo di formazione.
Inoltre, un altro problema è che leggo pochi generi: in primis storici e fantasy.
Insomma, so che dovrei leggere di più e in maniera meno selettiva.
Perché non lo faccio?
Eh, qui arriva il secondo problema.Pigrizia: sono un ragazzo estremamente pigro. Mi annoio spesso eltanto che arrivo a reputare noioso anche quello che mi piace fare, come scrivere, suonare (e faccio pure pena) o andare in bicicletta. Non di rado mi ritrovo praticamente fermo a fissare un punto qualsiasi davanti a me con gli occhi semichiusi e la saliva rappresa agli angoli della bocca, con davanti un libro, un quaderno, un foglio, il telefono o il computer. Senza fare 'na beata minchia. Senza studiare, senza fare i compiti, senza scrivere, senza far niente. A volte senza nemmeno pensare.
Impensabile (appunto).
La pigrizia è forse il mio peggior difetto, perché a causa sua io l'ho pagata cara.
Terzo problema: la discontinuità.
E qua, ci divertiamo.
Sono fottutamente discontinuo. Inizio un progetto, lo abbandono, ne inzio un altro, lo abbandono, rimango mesi senza far niente, inizio un terzo progetto, intanto ricomincio a dedicare tempo al primo, interrompo... insomma, avete capito.
Tra scuola e hobby non riesco a organizzarmi in maniera intelligente. Mi ritrovo a fare cose all'ultimo momento, iniziare due, tre, cinque progetti contemporaneamente e non concluderne uno.
All'attivo ho almeno più di una decina di progetti diversi e tutti più o meno fermi. Questo perché non so organizzarmi in maniera intelligente. Un altro dei miei problemi.
Per scrivere un buon libro devi avere una base solida su cui poggiarlo.
Ecco, tutti (o quasi) i miei progetti non hanno fondamenta solide.
Faccio un esempio: uno dei miei primi e più cari progetti è un romanzo (una trilogia, a dir il vero) con un concetto (almeno quello) ben preciso: un'ucronia che narra di un impero romano sopravvissuto al duemila settecentesimo anno dalla fondazione di Roma (1947).
Problema?
Non ha fondamenta solide. Addirittura non ho manco un'idea precisa degli Stati che ci saranno insieme a Roma. Inoltre devo avere una buona documentazione sulla storia dalla caduta di Roma al fatidico 1947, per essere sicuro di non fare minchiate, sui costumi e sulle tradizioni sia tardo-antiche sia medievali, sulla moda, sulle auto, sui costumi e su altre millemila cose per costruire un'ambientazione sensata per degli anni '50 anacronistici e, preferibilmente, evitare di scrivere una storia assurda come la Trilogia d'Occidente. Ovviamente, tutta questa documentazione è quasi inesistente.
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Pensieri da BAR
RandomPensieri da bar. O meglio, da BAR. Perché Wattpad è un bar, ma invece della TV con la partita ci sono libri e... altre cose. Soprattutto tanta merda.