» Prologo

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Jungkook fin da piccolo è sempre stato un bambino allegro, spensierato e iperattivo, uno di quei bambini che si godeva la sua infanzia a pieno, era un bambino curioso ed ogni giorno una volta tornato da scuola svolgeva coscienziosamente i suoi compiti per poi uscire a giocare con il suo storico migliore amico Kim Taehyung, le famiglie dei due rispettivi bambini si conoscevano e per loro fu facile fare amicizia e diventare infine compagni di giochi. Kim Taehyung era un ragazzino dal carattere singolare, unico nel suo genere ma aveva anche molti pregi tra cui la dolcezza, la gentilezza, l'innocenza, l'onestà e un senso di lealtà davvero raro per un bambino di soli pochi anni più grande di Jungkook, e il corvino invidiava quei particolari tratti del suo migliore amico, con il tempo erano diventati inseparabili, giocavano insieme, ridevano insieme e piangevano insieme l'uno era la spalla dell'altro, infatti si promisero che sarebbero stati insieme sempre qualsiasi cosa fosse accaduto.

All'età di 13 anni Jungkook iniziò a sviluppare le sue prime passioni tra cui il disegno, la fotografia e il canto infatti decise che una volta finiti gli anni di scuole medie avrebbe voluto iscriversi nella nota accademia musicale di Seoul, e quando lo disse ai suoi genitori subito lo appoggiarono nella sua scelta come avevano sempre fatto ovviamente. La famiglia di Jungkook era molto benestante il padre era un noto cardiochirurgo e la madre era un avvocato, e nonostante il loro rispettivi impegni lavorativi avevano sempre cercato di essere presenti durante la crescita del loro unico figlio, Jungkook per loro era sempre stato motivo di orgoglio, andava bene a scuola ed eccelleva anche negli sport, i coniugi Jeon sono sempre stati modesti nonostante la loro vita agiata ed erano anche mentalmente aperti, e avevano trasmesso questi valori anche al loro bambino, certo Jungkook a soli 13 anni non poteva di certo capire cosa fosse in realtà l'amore, tuttavia nonostante la sua giovane età non si era mai dato etichette e come i suoi genitori dicevano sempre l'amore era l'amore.

Jungkook era d'accordo con loro lo era fino a quella maledetta sera di 6 anni fa, lo era finché non scoprì sulla propria pelle il dolore, l'impotenza e una cocente umiliazione, da quella sera tutto cambiò. Jungkook fu derubato della sua innocenza e della sua adolescenza, pian piano scivolò nell'oscurità senza più uscirne, non c'era più l'ombra di quel ragazzino con quel particolare sorriso e quell'allegria che lo contraddistingueva, tutto il suo mondo gli si sgretolò davanti agli occhi e con esso anche l'anima di Jungkook, da quella sera l'inquietudine lo seguiva come un ombra e la paura era sua migliore amica.



N.D.A: Salve donnine, ecco il prologo di questa storia, premetto che questo prologo risulterà confusionario e poco chiaro, tuttavia ho gettato già qualche piccolo indizio alla fine del capitolo, dove ovviamente non è chiaro cosa sia successo ma comunque vi lascia intendere che non è un evento felice, questa storia credo che non sarà facile da leggere per voi come non sarà facile da scrivere per me per via dei temi forti che andrò a trattare, ma spero che mi accompagnerete e mi sosterrete in questo nuovo e tortuoso viaggio che sarà Amygdala. 😉

Detto ciò tra pochi giorni è natale e proprio perché a natale si è tutti più buoni, ho voluto farvi questo piccolo regalo spero che vi piaccia, a presto e buon fine settimana a tutti ci vediamo al prossimo aggiornamento I Love You 💕

Amygdala » Jikook.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora