Era passato un mese esatto da quando Jungkook aveva ultimato la canzone che avrebbe dovuto consegnare al suo professore di canto, la stessa canzone che avrebbe dovuto cantare al saggio di fine anno. In quella canzone era racchiuso un pezzo del suo passato nonostante fosse dedicata alla persona che aveva completato la sua vita donandogli la luce che tanto aveva agognato quando barcollava smarrito nel buio. E adesso erano a metà maggio, tutti gli studenti erano impegnati nei preparativi del saggio che si sarebbe tenuto nella sala riservata agli studenti che studiavano teatro e recitazione, in quei giorni Jungkook vedeva Jimin di rado la mattina quando erano intenti a cambiare i libri per le lezioni, seguito da un buongiorno e baci fugaci, oppure a pranzo. Ovviamente il castano non poté negare che quella situazione iniziava a stargli stretta, poiché Jimin con l'avanzare dei giorni e dei mesi era divenuto un tassello fondamentale nella sua vita, quei rari momenti in cui i loro sguardi si incrociavano, il modo in cui il maggiore lo cercava riconoscendolo anche tra il via vai di studenti nei corridoi, e il modo in cui gli sorrideva andandogli in contro senza smettere di guardarlo neanche per un misero secondo. Oppure quei giorni passati a scoprire quel terreno inesplorato che altro non era che il corpo del maggiore, mentre adesso ne conosceva ogni più piccola sfaccettatura, ovviamente da quella famosa sera in palestra Jungkook e Jimin non avevano più avuto alcun contatto fisico che andasse oltre ad un abbraccio, a detta di Taehyung Jungkook era sessualmente frustrato, mentre a parere del castano gli mancava semplicemente il suo ragazzo, tuttavia però Jungkook avrebbe mentito se avesse detto che non gli mancava anche quell'aspetto del rapporto con Jimin.
Ma c'era qualcosa che negli ultimi giorni dava molto da pensare a Jungkook, sapeva per certo che Jimin gli stesse dando tutto il tempo di cui lui aveva bisogno, tuttavia però ogni qualvolta il castano aveva toccato il maggiore, egli non lo aveva mai toccato a sua volta, o meglio era successo ma solo una volta. Jungkook aveva osservato Jimin e non gli dava l'idea di una persona facilmente sottomettibile, ma allora perché nei momenti di intimità subiva tutto passivamente? Era questa la domanda che tormentava il castano in quei giorni, la porta della stanza venne aperta e poi chiusa da Taehyung il quale vedendo il suo amico con lo sguardo perso non poté far altro che prendere posto accanto al castano.- Jungkookie c'è qualcosa che non va?- il grigio aveva notato che da giorni c'era qualcosa che tormentava il minore, ed era abbastanza certo che i suoi tormenti erano volti alla sua relazione con Jimin. Il castano sentendo la voce di Taehyung si voltò verso di lui con la consapevolezza che sicuramente l'amico avesse intuito ogni cosa.- Tae ho paura di star sbagliando qualcosa con Jimin.- Disse Jungkook volgendo lo sguardo dinanzi a sé.- Perché dici così? La vostra relazione sta andando bene.- Chiese confuso il grigio.- Parlo sessualmente Taehyung, da quando gli ho detto ciò che mi è accaduto ha paura di toccarmi so che vorrebbe farlo, ma si limita a stare fermo.- confessò Jungkook con amarezza, per tutto quel tempo aveva pensato alle sue paure e non a quelle del grigio, si era limitato a soddisfare la sua curiosità incurante dei bisogni di Jimin. Il grigio sospirò certamente nessuno dei due ragazzi era in una posizione a loro favorevole.- Jungkook certamente Jimin sapeva a cosa andava incontro dopo aver appreso ciò che ti è successo, e credo che sia normale che lui abbia adottato tale comportamento, lui ha solo paura di ferirti io penso che adesso dovresti essere tu a fare un passo verso di lui così da abbattere l'ultima barriera che si frappone tra voi due.- il messaggio di Taehyung era arrivato forte e chiaro alle orecchie di Jungkook, il quale non sapeva se era pronto o meno a compiere quel decisivo passo che avrebbe annientato ogni sua difesa. E dopo qualche ora passata a parlare con il grigio che all'occorrenza si burlava di lui come era solito fare, il maggiore dei due andò via dalla stanza perché doveva ultimare il singolo che avrebbe portato al saggio, il castano dopo qualche minuto si alzò dal letto uscendo dalla camera dirigendosi nell'ala riservata agli studenti di danza difatti alcune studentesse stavano giusto uscendo dalla sala prove, volgendo i loro sguardi curiosi sulla figura di Jungkook il quale procedeva verso la sala prove incurante dei loro sussurri riguardo la sua bellezza, ed era abbastanza certo che se Jimin ne avesse sentiti solo la metà avrebbe compiuto una strage geloso com'era.
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Quando Jungkook varcò la soglia della della sala prove gli unici presenti in quella stanza erano Jimin e Hoseok, il castano si avvicinò a Jimin il quale non aveva notato la sua presenza a differenza di Hoseok che pur sapendolo era rimasto in silenzio, infatti Jungkook gliene fu grato, dopodiché si avvicinò al grigio che era di spalle avvolgendogli la vita stretta con le braccia, poggiandogli il mento sulla spalla. E dal canto suo Jimin sentendo quel contatto improvviso sussultò spaventato per poi voltare lo sguardo riconoscendo i dolci tratti fanciulleschi di Jungkook.- Perché attenti alla salute del mio debole cuore?- Disse il maggiore usando un finto tono drammatico.- Perché sono bello ed attraente.- Disse Jungkook citando alcuni dei tanti commenti uditi dalle studentesse di danza.- Modesto mi dicono.- Rispose Jimin usando un tono sarcastico.- Veramente non sono stato io a dirlo ma delle studentesse di danza che mi hanno visto mentre venivo qui.- Jimin assottigliò lo sguardo infastidito da quei commenti volti al suo ragazzo, infatti tentò di liberarsi dalla presa di Jungkook solo per correre fuori e mettere in chiaro le cose con quelle oche starnazzanti, il castano strinse la presa trattenendo le risate.- Calma fatina il corridoio è vuoto oramai non puoi fare più nulla.- Disse il castano lasciandosi scappare una risata.- Non solo te ne compiaci ma lo trovi anche divertente?- Disse il grigio riservandogli un occhiata poco pacifica.- Non me ne compiaccio lo sai che non mi interessano le ragazze.- Disse Jungkook allentando la presa sui fianchi del maggiore.- Tu no ma loro si.- Disse il grigio indispettito.- E allora? Lasciale guardare tanto non potranno mai avermi.- Sussurrò Jungkook facendo in modo che solo il maggiore potesse sentire quelle parole. Hoseok se ne andò dopo aver assistito a quell'esilarante teatrino che i due ragazzi avevano messo in piedi lasciandoli soli dopo averli salutati entrambi, dopo poco anche Jimin e Jungkook andarono via da quella sala dirigendosi verso la stanza del più piccolo, Jungkook aprì la porta della camera chiudendosela alle spalle e una volta fatto ciò si appropriò delle carnose labbra del maggiore, il quale ricambiò immediatamente schiudendole dando all'altro il permesso di accedere alla sua cavità orale. Dal canto suo Jungkook intrecciò la sua lingua con quella del maggiore, il castano si spinse contro le labbra del grigio e l'altro a sua volta fece un passo all'indietro, in poco tempo Jimin finì sdraiato sul letto con Jungkook sopra di lui, mentre continuavano quel bacio che diveniva sempre più intenso, Jimin fu il primo a staccarsi da quel contatto seppur riluttante il suo respiro era affannoso e le labbra erano divenute ancor più gonfie a causa dei continui morsi che il minore gli infliggeva. Ben presto i ragazzi si coricarono sul letto dopo essersi cambiati ed aver messo dei vestiti comodi, Jungkook aveva avvolto la vita del maggiore con un braccio, mentre Jimin aveva il viso nell'incavo del collo del castano, il quale dopo giorni passati a sentire la mancanza del grigio poteva godere del dolce profumo alla vaniglia che emanava la pelle di Jimin, e ammirare i tratti delicati suo viso resi ancor più belli dai raggi lunari che filtravano dalla finestra, il maggiore fu il primo a cadere vittima del sonno mentre Jungkook cercò di resistere il più possibile, ma alla fine anche lui cadde tra le soporifere braccia di morfeo.
N.D.A: Halo guy ♥♥
Allora mi scuso per l'enorme ritardo, lo so sono una pessima persona ma ho avuto dei problemi personali da risolvere ma rieccomi con un nuovo capitolo, diciamo che su questo capitolo non c'é molto da dire essendo più che altro un capitolo di passaggio, tuttavia però era necessario 😉
E come vi ho detto già in precedenza la storia è agli sgoccioli quindi mancano pochi capitoli, ovviamente questa storia mi mancherà ma di questo ne parlerò alla fine con le relative spiegazioni 😉
Vorrei ringraziare tutte le persone che seguono questa storia, ed anche le persone che hanno iniziato a seguirla votandola e commentandola, ve ne sono davvero grata. Come sempre noi ci vedremo al prossimo aggiornamento e vi auguro un buon fine settimana Luv you 💜💜💜
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Amygdala » Jikook.
FanficDal Prologo: Jungkook a soli 13 anni non poteva di certo capire cosa fosse in realtà l'amore, tuttavia nonostante la sua giovane età non si era mai dato etichette e come i suoi genitori dicevano sempre l'amore era l'amore. Jungkook era d'accordo con...