Quella mattina Jimin si trovava nuovamente in camera di Taehyung e Jungkook poiché nell'ultimo periodo Jimin e Taehyung erano soliti andare in classe insieme, tuttavia però quando era entrato non aveva notato la presenza del minore e a giudicare dai rumori provenienti dal bagno il grigio pensò che il più giovane fosse chiuso al suo interno. Certo dopo l'episodio che ci fu al bar le attenzioni da parte di Jungkook nei suoi confronti si erano intensificate, ma Jimin non sapeva come altro catalogarle se non come uno pseudo corteggiamento alquanto singolare, e il giovane dalla chioma grigia lo lasciava fare col fine di vedere fin dove il minore potesse spingersi, difatti nei fine settimana erano usciti insieme andando al cinema, cenare insieme, per poi concludere la serata con una passeggiata e quello era il classico appuntamento che precedeva la frequentazione, ma ancora una volta il minore fatto e detto nulla a riguardo. E quando Jungkook uscì dal bagno Jimin non si meravigliò di vederlo ancora con l'asciugamano legato in vita, ma prima di allora il grigio non aveva mai avuto modo di notare un piccolo ma importante dettaglio che gli era sfuggito, i polsi di Jungkook erano entrambi segnati da dei tagli ora divenuti cicatrici che tuttavia erano ben visibili, e quello era chiaramente segni di autolesionismo, e ancora una volta Jimin si ritrovò a domandarsi cosa fosse successo di così grave da portare il più giovane a farsi del male. Jimin voleva aiutare Jungkook ma questo non poteva aver luogo perché l'altro non sembrava intenzionato ad aprirsi con lui, e Jimin dal canto suo non chiedeva per non essere troppo indiscreto ed invasivo. Per tutto il giorno Jimin si era chiuso in un religioso silenzio e questo stranì gli altri componenti del gruppo che si preoccuparono ancor di più quando videro che il ragazzo non toccava cibo, il ragazzo si alzò dal suo posto dichiarando di non aver fame e andò via da quel luogo divenuto troppo soffocante e opprimente sotto lo sguardo preoccupato degli amici.
Jimin si rinchiuse nella sala da ballo l'unico luogo che da sempre gli trasmetteva pace e tranquillità, ma in quel momento nemmeno quel luogo era capace di sedare le sue inquietudini interne, e la voglia di ballare era pressoché nulla quindi si sedette a terra con le gambe incrociate scrutando il vuoto, lo stesso vuoto che sentiva dentro di sé. Questo almeno fino a quando la porta di quella sala non si aprì rivelando la figura di Jungkook che silenziosamente si accovacciava siedendosi proprio di fronte a Jimin con il suo solito fare enigmatico, ed erano proprio tali comportamenti a rendere Jimin totalmente impotente, il grigio sentiva chiaramente le mute richieste di aiuto dell'altro e per quanto il maggiore volesse aiutarlo Jungkook non gli forniva i mezzi necessari per farlo temendo le sue reazioni. E dal canto suo Jungkook era deciso ad abbattere ogni muro che lo teneva prigioniero ma voleva farlo da solo, il minore prese una mano di Jimin scrutando le sue fattezze minute prima guardare il maggiore negli occhi prima che il minore avanzasse un'altra delle sue strane richieste, che Jimin aveva imparato ad accogliere senza fare domande di alcun tipo.- Puoi chiudere gli occhi e riaprirli solo quando te lo dico io?- Disse Jungkook con nervosismo crescente e Jimin chiuse gli occhi accontentando il minore. Jungkook prese un respiro profondo dopodiché si avvicinò gradualmente al viso di Jimin, posando lo sguardo sulle labbra piene del maggiore che a lui parvero incredibilmente morbide e istintivamente annullò la distanza che lo separava dalle labbra di Jimin, come se lo stessero tacitamente richiamando, e con suo sommo piacere constatò che le labbra del maggiore erano incredibilmente morbide e calde. Jimin restò immobile quando sentì le labbra di Jungkook sulle sue coinvolgendolo in un innocente bacio a stampo, finché non fu Jungkook stesso a muovere impercettibilmente le sue labbra su quelle di Jimin col fine di approfondire quel bacio e curioso di andare oltre, e il maggiore non fece altro che accontentare quelle che erano le tacite richieste del minore schiudendo le labbra, e fu allora che Jungkook insinuò la lingua all'interno della cavità orale di Jimin incontrando la sua gemella, mentre la mente di Jimin era totalmente annebbiata e il cuore gli batteva così forte che il grigio temeva potesse uscirgli dal petto. Jungkook fu il primo a staccarsi da quelle labbra per mancanza di ossigeno, e solo quando ebbe recuperato parzialmente il respiro il minore parlò.- Puoi riaprire gli occhi adesso.- E Jimin riaprì gli occhi nonostante sentisse le sue guance andare a fuoco e i battiti del suo cuore non accennavano a diminuire. Jungkook accostò la sua fronte a quella del grigio guardandolo negli occhi.- So che desideri delle risposte Jimin e giuro che a tempo debito te le darò, ma prima ti andrebbe di frequentarci?- Jimin in un primo momento credette di star sognando tutto.- Si non sai da quando aspettavo questo momento.- Disse Jimin in un sussurro che tuttavia Jungkook udì lo stesso complice anche la vicinanza dei loro volti, e questa volta fu Jimin a ridurre la distanza tra le loro labbra posando un lieve bacio sulle labbra dell'altro, dando modo all'altro di godere di quel dolce quanto effimero tocco, Jimin avvolse le sue braccia alla vita di Jungkook trasmettendogli quella protezione che aveva sempre cercato ma che prima di allora non aveva mai trovato.
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Jimin entrò nella sua stanza in perfetto orario e fu sorpreso di trovare il migliore amico steso sul letto accanto al suo, e Jimin ne approfittò per stendersi accanto a lui.- Come mai non sei con Yoongi?- Domandò Jimin poggiando il capo sulla spalla del rosa, mentre il maggiore dei due gli accarezzava la folta chioma grigia.- Volevo stare un po' con te oggi mi hai fatto preoccupare ma non ti ho seguito perché qualcuno mi ha preceduto.- Disse riferendosi chiaramente a Jungkook.- Si lo so scusa se ti ho fatto preoccupare.- Disse Jimin socchiudendo gli occhi e rilassandosi sotto le carezze che Hoseok gli stava regalando.- Tranquillo Jiminie l'importante è che abbiate fatto pace no?- Disse Hoseok voltandosi leggermente di lato.- In realtà non avevamo litigato.- fece una pausa Jimin per poi parlare nuovamente.- Ma in compenso mi ha baciato chiedendomi di frequentarci.- Disse Jimin tra veglia e sonno.- Mi fa piacere Jiminie meriti di essere felice.- Disse il rosa posando un bacio sulla fronte del minore che nel frattempo si era assopito sotto le carezze di Hoseok. Il rosa scostò le coperte coprendo entrambi per poi accoccolarsi al minore poggiando la testa nell'incavo del suo collo, e successivamente chiuse gli occhi addormentandosi subito dopo beandosi del calore che il corpo di Jimin emanava.
N.D.A: Salve belle personcine 💜💜
Come promesso ecco a voi il capitolo premetto che con mio sommo dispiacere è il capitolo che meno mi soddisfa e dopo aver cambiato e ricambiato la terminologia alla ho deposto le armi lasciandolo così, ma spero che almeno a voi piaccia almeno un pò tuttavia però prometto di rifarmi con i prossimi 😇
Detto ciò io ringrazio ogni singola persona che spende il suo tempo per leggere questa storia non sapete quanto significhi per me questo, e non smetterò mai di ringraziarvi per il vostro prezioso sostegno. In tutto questo i nostri piccioncini si sono finalmente baciati da adesso in poi le cose andranno sempre meglio 💜💜
Ci vediamo al prossimo aggiornamento, love ya 💜💜💜
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Amygdala » Jikook.
FanfictionDal Prologo: Jungkook a soli 13 anni non poteva di certo capire cosa fosse in realtà l'amore, tuttavia nonostante la sua giovane età non si era mai dato etichette e come i suoi genitori dicevano sempre l'amore era l'amore. Jungkook era d'accordo con...