Quella mattina i primi raggi di sole si infiltravano tra le tende che oscuravano le vetrate di quella camera d'albergo, e Jimin fu il primo a svegliarsi così decise di fare una doccia visto che la sera precedente non lo aveva fatto per la troppa stanchezza dovuta al viaggio, i suoi due compagni di stanza per sua fortuna erano ancora beatamente addormentati o almeno così credeva, tuttavia si affrettò a prendere un cambio dalla sua valigia per poi avviarsi verso il bagno chiudendosi la porta alle spalle, dimenticandosi però di chiuderla a chiave come era sempre solito fare anche quando era nel dormitorio dell'accademia, purtroppo quella era una sua abitudine. Iniziò a svestirsi piegando accuratamente il suo pigiama e, togliendosi la biancheria intima che aveva addosso prima di entrare nel box della doccia aprendo l'acqua calda, erano nel pieno del mese di ottobre e l'aria era abbastanza fredda, si infilò sotto il getto rilassandosi sotto quel rilassante tepore iniziando ad insaponare il suo corpo snello, forse fin troppo ma Jimin aveva sempre sofferto e soffriva ancora di problemi alimentari, il suo corpo non gli piaceva e ancora ci stava lavorando su per migliorarsi e piacersi, ignaro del fatto che agli occhi di molti lui era già perfetto così com'era. Ma Jimin era testardo e quando si metteva qualcosa in testa nulla era capace di smuoverlo dalla sua posizione, e mentre era immerso nei suoi pensieri non si accorse che qualcuno era entrato nel bagno ignaro del fatto che fosse già occupato dal corvino, infatti Jimin quando se ne accorse era già troppo tardi nonostante tentasse inutilmente di nascondere il suo corpo, dinnanzi a lui c'era un Taehyung con gli occhi sgranati e completamente sconvolto da quello che i suoi occhi avevano visto, il grigio purtroppo era riuscito a vedere ciò che Jimin cercava di nascondere ma invano, Taehyung non capiva come un ballerino potesse essere così magro, poteva tranquillamente contare le costole sporgenti, il ventre era talmente piatto da essere quasi un tutt'uno con la spina dorsale, i fianchi di quel ragazzo erano del tutto assenti, poiché si poteva vedere l'osso del bacino anch'esso sporgente e infine le gambe magre, con un evidente spazio tra di esse quella vista per Taehyung, fu orribile.- Jimin.. – Disse il grigio non riuscendo a proferire altro e, come avrebbe potuto non c'erano parole esatte per descrivere tutto ciò, Jimin dal canto suo in quel momento desiderava volentieri sparire si vergognava così tanto, che si fece piccolo piccolo pur di non far vedere l'orrore che era il suo corpo al suo nuovo amico, temeva che dopo ciò lo avrebbe deriso anche lui come avevano fatto in molti.- Taehyung, potresti uscire per favore? – Disse Jimin serrando gli occhi.- Si ti aspetto fuori Jimin.- Disse l'altro uscendo definitivamente da quel bagno, tuttavia però Jimin sapeva che Taehyung non avrebbe lasciato correre glielo aveva fatto intendere e, per Jimin era tardi per poter evitare quell'argomento di cui non avrebbe mai voluto parlare, iniziò a vestirsi e quando uscì dal bagno trovò Jungkook sveglio ma per sua fortuna si chiuse in bagno senza proferire alcuna parola, ma trovò Taehyung seduto sul suo letto come se si aspettasse delle spiegazioni da lui, Jimin onestamente non sapeva cosa dire ma per fortuna fu Taehyung il primo a parlare, togliendogli lo scomodo di farlo.- Jimin perché non mangi? Non ti rendi conto di quanto sei magro?- Disse Taehyung alzandosi per poi avvinarsi al corvino, che aveva una felpa nera più grande di lui e dei pantaloni neri attillati che evidenziavano ancor di più lo stacco tra le gambe del ragazzo.- Non è vero non sono magro, sono grasso e un ballerino non può esserlo.- Disse Jimin con una convinzione tale da far paura.- No Jimin ti sbagli, non ascoltare chi ti dice che sei grasso sei perfetto.- Jimin rimase sorpreso da quelle parole, nessuno oltre Hoseok gliele aveva mai dette e delle lacrime scivolarono sulle sue guance ormai incavate che aveva, Taehyung sentì il bisogno di stringere quel ragazzo in un abbraccio, di proteggerlo e di aiutarlo mentre egli si sfogava, con il viso affondato nel suo petto e le piccole mai arpionate alla giacca del suo pigiama, lo lasciò fare pensando a quanto dolore poteva aver subito quel ragazzo e, la rabbia lo invase perché non capiva come avevano anche solo potuto pensare di far del male a quell'adorabile ragazzo, in tutto questo dall'altra parte del corridoio qualcuno aveva scasualmente sentito l'intera conversazione dei due ragazzi.
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Jimin si ritrovò solo in camera con Jungkook poiché Taehyung aveva detto di voler fare un giro in Hotel, la conversazione con Taehyung per Jimin era stata illuminante e aveva promesso al suo nuovo amico che avrebbe cercato di mangiare e recuperare un po' di peso, e in quel momento il corvino era seduto sul bordo del letto con il cellulare tra le mani, mentre giocava a qualche gioco per ovviare la noia, ma a quanto pare qualcuno non era del suo stesso avviso.- Stai messaggiando con un tuo simile?- Disse Jungkook con un sorriso beffardo in viso e, Jimin stanco di quelle battute poco divertenti e fuori luogo decise di rispondergli a dovere.- Non credi sarebbe controproducente? Ne ho uno in stanza, anzi mi correggo due ma tu devo ammettere che rispecchi i miei canoni quindi non bisogno di cercare su internet, converrai con me che non avrebbe senso giusto Jungkook? – Disse Jimin sfoggiando un sorriso malizioso, per poi avvicinarsi al minore che dopo quelle parole si ammutolì entrando nel panico vedendo Jimin avvicinarsi sempre più a lui, tuttavia doveva trovare il modo di fermarlo ed in fretta.- Fermo dove sei non avvicinarti.- Disse il minore compiendo alcuni passi indietro, mentre Jimin non aveva alcuna intenzione di dargli ascolto.- E perché mai dovrei? Siamo soli un occasione del genere non credo ricapiterà.- Disse il corvino mantenendo quel sorriso malizioso, che a Jungkook faceva estremamente paura e, più indietreggiava più Jimin si avvicinava a lui e sfortunatamente la sua regressione cessò perché la sua schiena incontrò la parete, dove Jungkook si appiattì completamente.- Allontanati, ti prego.- il minore sussurrò la seconda parola, immobilizzandosi completamente come un tronco d'albero, non riusciva più a pensare in modo razionale, tuttavia però Jimin si fermò di fronte a lui. E Jungkook scivolò contro il muro toccando poi il pavimento raggomitolandosi su se stesso restando immobile, Jimin a quella vista fece due passi indietro non aspettandosi una reazione tanto spropositata, non sapeva cosa fare e ringraziò il fatto che in quel momento Taehyung fosse entrato in camera e, vedendo quella scena capì subito cosa fosse accaduto e tempestivamente si inginocchiò per aiutare l'amico nel pieno di un attacco di panico, il grigio prese delicatamente il viso di Jungkook nel tentativo di calmarlo.- Kookie calmo respira profondamente è tutto a posto ci sono io con te, calmati.- Jungkook fece come richiesto aggrappandosi disperatamente a Taehyung, mentre l'altro gli accarezzava i capelli sussurrandogli cose che Jimin purtroppo non fu in grado di captare. E qualche ora più tardi Taehyung dopo aver dato le medicine a Jungkook lo portò a letto e dopo qualche minuto il minore si addormentò, Jimin non capiva non sapeva dare una spiegazione a quello che aveva appena assistito, ma adesso era certo che a Jungkook fosse successo qualcosa e ciò era legato alla sua paura del contatto fisico con le persone in generale, quella notte Jimin non fu in grado di dormire serenamente attanagliato dai sensi di colpa.
N.D.A: Salve donzelle, tutto bene? spero di si 😊
Allora in questo capitolo si capirà qualcosa in più di Jimin, non ho messo il segno ad inizio capitolo perché non è necessario visto che il personaggio di Jimin è già stato introdotto, adesso deve essere solo approfondito in tutte le sue sfaccettature. E a quanto pare non c'e pace per voi I know sorry not sorry ♥♥ ma lo sapete a me piacciono i colpi di scena 😘
Comunque vi ringrazio per tutto l'amore che date a questa storia, siete delle personcine meravigliose perché il vostro sostegno mi incoraggia ad impegnarmi sempre di più ♥♥ Io adesso vi lascio ci vediamo al prossimo capitolo, a presto i love you so much girls. ♥♥
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Amygdala » Jikook.
FanfictionDal Prologo: Jungkook a soli 13 anni non poteva di certo capire cosa fosse in realtà l'amore, tuttavia nonostante la sua giovane età non si era mai dato etichette e come i suoi genitori dicevano sempre l'amore era l'amore. Jungkook era d'accordo con...